Facoltà di medicina

Al liceo sono stata molto sopravvalutata , ho avuto voti che non meritavo ma comunque nonostante questo sono riuscita ad entrare a medicina. Al secondo anno e a 21 anni ormai capisco di nn essere all'altezza degli esami... Ho scelto medicina non per passione ma xk volevo riuscire a superare i test e perché non mi piaceva nulla particolarmente.
Ora mi sento una fallita, non studio, mangio solamente , vorrei dormire sempre, mi trascuro... Mio padre attribuiva tutti i miei insuccessi al fatto di essere fidanzata e così mi sono lasciata col mio ragazzo, stanco ormai di sentirmi sempre lamentare... Mi manca , tanto ma lui non vuole una inconcludente complessata come me ... E sto ancora peggio!
Piace quello che si studia ? O lo studio fa sempre schifo ?! A me viene da piangere quando apro i libri e non ho nessuno stimolo. Non esco, non ho vita sociale e mio padre ingegnere dice che anche lui nn usciva... Il divertimento viene dopo l'università... Secondo lui "prima il dovere e poi il piacere " quindi mi fa sentire una ... .. Mamma non c'è più x malattia e anche lei si laureò in lettere con tante difficoltà , lavorando anche... Quindi mi sento un parassita della società, non so come riprendermi... Mi va tutto male ... Università, amore, famiglia ... Vorrei tanto donare i miei organi x far vivere persone che hanno più diritto di me di vivere... Io sono contro il suicidio e queste cose da negligenti e esagerati ma avrei dato volentieri la mia vita a mia mamma o ad una persona che merita di vivere perché "produttiva e utile" per la società... Infatti sto donando il sangue e faccio spesso volontariato... Sento di dover dare le mie energie a chi le merita davvero
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Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, leggendo le sue parole mi è venuto in mente che il problema "medicina" possa essere una specie di "punta dell'iceberg".

Le sue parole mi comunicano una grande tristezza, un abbattimento che non riesco a ricondurre solamente a difficoltà nello studio.

Da quanto tempo si sente così?
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dopo
Utente
Utente
Da molto tempo... Diciamo che fin da piccola ho avuto problemi , con un padre alcolista... Che di mattina amo e di sera odio... Forse per questo ?! Non saprei perché tutte le famiglie hanno problemi e le altre ragazze non sono ridotte come me. Una famiglia a cui sono legatissima ma che è molto particolare, oltre a mancare di un componente e io sono la prima figlia riferimento dei più piccoli. Sono sempre stata giudicata matura dai parenti, ora non capiscono nemmeno loro che mi succede. Solo ora mi rendo conto di aver avuto sempre disturbi che sono peggiorati negli anni e si sono manifestati diversamente a seconda del periodo. La psicologa non posso pagarla purtroppo
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Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Mi aiuti a comprendere. Ci sta accennando la sua storia personale, ricca di elementi che meriterebbero un approfondimento.

Una famiglia a cui è molto legata, ma da cui è anche molto condizionata: quali problemi riconduce alla sua famiglia?

Un papà alcolista: nel senso che beve o che ha una vera dipendenza da alcol? Questo ha comportato dei problemi per lei, gli altri figli e/o sua mamma?

E' prima figlia, riferimento dei più piccoli: avverte questa come una responsabilità? Come ha vissuto questo suo ruolo?

La mancanza di una figura importante, la sua mamma: cosa è accaduto? Quando è venuta a mancare? In che circostanze? Cosa significa questo per lei?

So che le ho posto molte domande, ma, pur essendo un'universitaria, spero non lo scambi per un esame! ^___^