Mi sento un inconcludente cronico

Ciao a tutti,
francamente mai avrei però pensato di divenire un utente attivo del forum ma ora lo faccio per un solo e semplice motivo: ho bisogno di parlare e gettare fuori quello che penso ormai da anni e che non condividerei mai con nessuna persona della mia cerchia sociale.
Innanzitutto sono un ragazzo da poco laureato e che vive all'estero. Per me l'estero è stato da sempre un sogno, un qualcosa di cui portarne vanto, e nella mia cerchia dei valori lavorare all'estero è tra i primi posti. L'occasione che ho avuto è però di vivere in un paese dove per lavorare "basta" l'inglese ma non per vivere in mezzo alla gente. Anche per questo non ho costruito (nei pochi mesi che sono partito) nessuna relazione sociale degna di nota.
Non che in Italia ho tante amicizie. Reputo infruttuoso dedicare tanto tempo a persone che mi potrebbero tradire o parlare alle mie spalle da un momento a un altro e non ho Amici ma solo compagni (persone con le quali ci prendo un caffè o una pizza ma che mai sapranno nulla dei miei fatti intimi). Ho una ragazza (in Italia) da alcuni anni, ho investito molto su di lei, la rispetto e la amo. Ho anche un cattivo rapporto con le altre ragazze, in passato (anche già da fidanzato) quando entravo in confidenza con persone di sesso femminile della mia età ne ho approfittato per ferire la mia ragazza. Per questo ho creato quasi involontariamente un pò di "imbarazzo difensivo" allorquando mi capita di conoscere una persona di sesso femminile. Detto in altre parole cerco di parlarle ed entrare in contatto con lei il meno possibile.

Sul lavoro non ne parliamo. Vengo spesso definito una persona intelligente e svogliata. Non so se sono intelligente ma di certo sono svogliato. Rimando tutto, creo scuse per i ritardi, cerco di fare tutto negli ultimi istanti prima di qualunque scadenza (con risultati pessimi) e reitero questo mio comportamento ormai da 3 anni. La mia ragazza e la mia famiglia intuiscono i miei problemi lavorativi ma ne parlo poco cerco sempre di deviare l'argomento perchè mi imbarazza ammettere quanto sia stupido a perdere le occasioni della mia vita.
Mi definisco immaturo, apatico, con la testa fra le nuvole e inconcludente.

Il punto è che ci soffro, rischio di mandare all'aria tutti i miei studi e lavori (se fossi il mio superiore già mi sarei messo alla porta).
La mia vita sociale è ai minimi storici e prima o poi troverò una valida e stupida ragione per mollare la mia ragazza (quante volte in passato ci ho provato e solo grazie alla sua caparbietà che stiamo ancora insieme) e vivere da perfetto eremita.

Andare a parlare con un professionista è fisicamente impossibile, cosa posso fare?
[#1]
Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

il fatto di non aver <<costruito (nei pochi mesi che sono partito) nessuna relazione sociale degna di nota>> e di essere <<spesso definito una persona intelligente e svogliata>> e << immaturo, apatico, con la testa fra le nuvole e inconcludente>> suggerisce una scarsa fiducia in se stesso.

Non è chiaro perché <<Andare a parlare con un professionista è fisicamente impossibile>> ma può cominciare a chiedersi da dove scaturisce questa Sua insicurezza, e magari poi parlarne anche con un professionista.
[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Buonasera dottor Repici,
innanzitutto la ringrazio molto per l'attenzione dedicatami.

Ci ho pensato a quanto mi ha detto e mi ritrovo nelle sue parole.
Sono consapevole che la risoluzione di un problema psicologico non è semplice e immediata come l'assunzione di una pillola ma dato che all'estero non riuscirei a farmi capire e capire a mia volta un suo collega mentre in Italia quest'estate ci sarò per poco tempo (per di più tornerò ad agosto e molti psicologi saranno in ferie), che consiglio pratico si sente di darmi per rimettermi in carreggiata?
Mi importa "relativamente" poco della mia vita sociale e degli altri problemi che ho (anche se molto probabilmente influenzeranno indirettamente il mio lavoro) ma cosa posso fare per cercare di ritornare produttivo lavorativamente parlando?
Più volte ho provato a ripetermi "apri il pc e lavora!" oppure a cercare l'umore giusto con alimenti tipo cioccolata e dolciumi vari ma ormai ho l'impressione che tutto non serva più a nulla. E sento di autoiscrivermi di qui a poco all'infinita lista di giovani disoccupati.

Un cordiale saluto
[#3]
Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Caro ragazzo,
probabilmente farsi cacciare dal lavoro, lasciare al sua caparbia ragazza, vivere da perfetto eremita(senza P.C, amici, lavoro, TV, I Phone, I PAD ecc ecc) sarebbe la perfetta sferzata che le occorrerebbe per apprezzare ciò che ha adesso.
E' probabile che l'estero non le piaccia e che, più o meno inconsciamente, lei stia sabotando l'esperienza. Ma esistono altri modi di affrontare la realtà a noi poco comoda.
Noto, nella descrizione che ci fa della sua vita, una certa compiacente convinzione che ciò che è sia la dimensione giusta.
Se cerca bene, credo che anche ad agosto, potrà trovare qualche collega che lavora così come uno di lingua Italiana nel paese estero dove risiede.
Tantissimi auguri.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

[#4]
Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Oltre a ciò che Le ha già risposto la Collega, aggiungo che il punto non è:

<<cosa posso fare per cercare di ritornare produttivo...>>

ma

"cosa VOGLIO (fare per me stesso) e _PERCHE'_ lo voglio".


[#5]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Gentili psicologi,
vi ringrazio per la vostra risposta.
Prendo le vostre parole come spinta motivazionale anche se in parte già me le sono ampiamente ripetute in passato e ora mi scuotono poco.
Può sembrare assurdo ma ho trascorso 8 anni di formazione universitaria fra lauree e specializzazioni (neanche un anno da fuoricorso) e mi trovo senza sapere cosa voglio fare e perchè lo voglio. Iniziare di nuovo da zero per me non è più possibile, cercherò di uscire da questo tunnel e riprendere i comandi della mia nave che mai come ora è decisamente in balia delle onde.

Vi ringrazio per la vostra professionalità e attenzione,
un cordiale saluto
[#6]
Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Si figuri caro ragazzo.
"cercherò di uscire da questo tunnel"
ponga qualcosa in fondo a quel tunnel. Qualcosa che si intraveda o solo si immagini mentre lo imbocca: costruirsi una professionalità da spendere poi sul mercato del lavoro italiano, costruire una famiglia, comprare una moto, una casa, partire per un viaggio spirituale in Tibet...le lista potrebbe essere lunga! chiuda gli occhi e immagini cos' è che le darebbe piacere e lo desideri, lo sogni, lo persegua ponendolo immaginificamente all'uscita del tunnel.
Credo inoltre che tutto ciò abbia come condicio sine qua non la costruzione di una rete sociale nel paese dove risiede. Gli amici sono importanti.
Ci riscriva pure per aggiornarci sulla sua vita.
Le rifaccio tanti auguri.
[#7]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Gentili dottori, vi scrivo per comunicarvi a distanza di poco più di un anno come si è evoluta la mia situazione.

Premetto subito che non sono tornato per ricevere altri consigli, quelli che mi avete già dato erano e sono ancora validi. Però non li ho ascoltati perchè rifiuto totalmente l'idea di ammettere i miei fallimenti ad altre persone (professionisti o non) oltre me stesso.

E così, esattamente come chiunque avrebbe potuto prevedere, mi sono guadagnato il non rinnovo nell'ambiente dove lavoro e fra pochi mesi vengo sbattuto fuori.
Non ho migliorato sul versante delle relazioni sociali ma ho sviluppato la capacità di tenere a bada il bisogno di avere amicizie. La ragazza però non l'ho persa, per fortuna. In compenso mio padre mi parla poco e niente (suppongo perchè mi vede un fallito e inconcludente e perchè non riesce più ad imporre le sue idee) e con mia madre quasi sempre ci confrontiamo infruttuosamente sulle reciproche idee inerenti il mio futuro.
Tutto sommato cerco di tenere botta e generalmente ora sto meglio.

Mi stupisco io stesso dell'essermi rivolto a questo forum un anno fa (dato che non è da me parlare delle mie cose, specialmente se negative) ma probabilmente ero proprio disperato.
PER QUESTO SONO RIPASSATO PER RINGRAZIARVI ANCORA UNA VOLTA.

Un bacione!