Non amo il mio ragazzo ma non riesco a lasciarlo

Ho trent'anni e da quasi dieci sono fidanzata con lo steso ragazzo di sempre, siamo cresciuti insieme e se all'inizio andava tutto bene pian piano il nostro rapporto è cambiato o quanto meno io sono cambiata. All'università, circa sei anni fa, avevo conosciuto un ragazzo per cui ho perso letteralmente la testa, e questo è stato il primo segnale che ha incrinato la nostra relazione. Il sentimento che provavo per il mio compagno di corso non aveva nulla a che fare con quello del mio fidanzato, da lì ho iniziato a farmi delle domande chiedendomi se lo amassi davvero. L'ho lasciato ma tempo nemmeno un mese, non ha funzionato con l'altro (si è tirato indietro) e sono tornata sui miei passi. Circa cinque anni fa siamo andati a convivere, ho passato un brutto periodo, è morto mio padre io sono stata operata, lui mi stava accanto e mi sentivo in dovere di dare tutta me stessa a lui che non mi ha mai abbandonato. Dopo due anni di convivenza io sono esplosa, esplosa perchè non c'era più intimità tra noi, e quel poco che restava non mi piaceva ma mi faceva star male. Ho cominciato ad uscire con altri ragazzi e lui sempre lì accanto a me, ho confessato il mio tradimento e dopo fiumi di lacrime mi ha perdonato e mi ama sempre come il primo giorno. Io però non credo di amarlo più eppure non riesco a dire basta, a mettere un punto, a chiudere. Mi sento troppo legata a lui, è come se fosse diventato parte del mio corpo e tentassi di tagliarmi un braccio, come si fa? Non riesco a darmi pace e non so più da che parte girarmi per uscirne, gli sto facendo del male e me ne sto facendo a mia volta eppure tutte le volte che mi guarda come se lo stessi torturando non riesco ad esser decisa e troncare. Cosa posso fare? E' vero che non lo amo più?
Grazie in anticipo
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

una relazione decennale non è semplice da interrompere, soprattutto se si è sviluppata in anni fondamentali per la crescita dell'individuo.
Lei e il suo compagno siete letteralmente diventati adulti insieme e ciò che vi lega è presumibilmente un sentimento complesso, fatto di tante cose e non solo di amore.

E' probabile che il naturale cambiamento che entrambi avete effettuato negli anni abbia portato lei a sentirsi insoddisfatta, ma non lui: a volte uno dei partner è ancora innamorato dopo tanti anni e l'altro no, ma il rapporto è conservato su accordo di entrambi perchè è tale l'intreccio e l'intrico fra le due vite che separarle sembra una violenza inaudita.

Forse anche a voi sta accadendo questo e lei non riesce a lasciare il suo compagno perchè gli vuole bene, gli è riconoscente per la vicinanza e la cura che ha avuto per lei e non riesce ad immaginare la sua vita senza di lui, immaginando che, essendo lui ancora innamorato, non sarebbe possibile porsi l'obiettivo di rimanere in contatto e quindi lo perderebbe.

Pensa che lasciarlo significhi ferirlo, d'altro canto gli fa del male anche restando con lui controvoglia e mettendolo al corrente della frequentazione di altri ragazzi.
Si tratta di una situazione difficile da affrontare e le consiglio di chiedere un sostegno psicologico per farlo, dal momento che ci sono molte cose in gioco e che non si tratta solo di capire se lo ama o non lo ama più.
Ci pensi!

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8
Gentilissima,

Capisco la sua sofferenza e il suo disagio; sicuramente vi siete amati e avete condiviso esperienze belle e anche tristi insieme;
Lui è sempre stato il suo porto sicuro dove ritornare anche se lo sente stretto, ora.
Lei ha iniziato a frequentare anche altri, lo ha perfino confessato a lui che l'ha perdonata e tutto è ritornato ad una pseudo normalità.
Questa situazione va affrontata d'accordo con la collega insieme ad una psicologa/o in quanto non è solo il sentimento che vi lega ma l'esperienza di vita.
E' vero quando dite che vi fate male entrambi e credo sia arrivato il momento di prendere tutto il coraggio dentro di se e di andare a fondo alla questione, sempre supportata ovviamente.

Restiamo in ascolto

Dr. Sara  Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it









Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Grazie ad entrambi per le vostre risposte.
Sì siamo cresciuti insieme e ci siamo supportati per anni nei momenti più difficili, lui è il mio porto sicuro, la mia spalla su cui piangere, il mio centro dell'universo, per qualsiasi cosa alzo il telefono lo chiamo e so che riuscirà a tranquillizzarmi.
Vivo momenti alterni, in cui sto bene, ho voglia di vederlo, altri in cui non mi manca affatto e sono infastidita dalla sua presenza e da alcuni suoi gesti. Gli rimprovero tutto, e non gliene lascio scappare una, più lo tratto male e lo allontano più lui si avvicina, credo per paura di perdermi.
Abbiamo litigato l'altro giorno e dopo mesi mi ha detto in faccia che mi ero comportata male (tralascio la parolaccia) e io gli ho dato ragione, gli ho detto che ha fatto bene perchè so di meritarmelo, per tutta risposta tempo nemmeno 10minuti ha ritrattato tutto scusandosi e chiedendomi di perdonarlo. E' il suo atteggiamento silente, da vittima a impedirmi forse di parlare, quelle due volte che ci siamo più o meno lasciati è scoppiato in lacrime e io con lui, guardandomi con occhi supplichevoli e quando fa così non ho le forze di tener fede ai mie propositi.
Non riesco a capire da dove viene tutto questo, forse la mia è diventata una grande amicizia nei suoi confronti e nulla di più. Quando mi bacia e mi cerca non sento nulla, le famose farfalle, l'emozione del lo star vicini, durano tutta la vita o solo il tempo dell'innamoramento? E ciò che resta in un rapporto con gli anni è solo questo dunque, stare bene insieme da amici?

Grazie ancora
Segnala un abuso allo Staff
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Mi sembra che in realtà le sia piuttosto chiaro il fatto che il sentimento che provava si è trasformato da amore in profondo affetto.
Le segnalo comunque questo articolo che tratta del dubbio "amore o abitudine?":
http://www.serviziodipsicologia.it/amore-o-abitudine-come-capirlo/

Da quanto ci scrive sembra altrettanto chiaro che in questo momento ha due precisi timori:
- perdere una persona che negli anni è diventata il suo "centro dell'universo"
- far soffrire una persona alla quale vuole molto bene e che ha già manifestato segni di grande sofferenza quando lei si è allontanata.

Di conseguenza si sta trattenendo dal prendere una decisione perché lasciarlo definitivamente significherebbe forse (ma non è detto) tagliare del tutto i ponti con lui e nella sua mente questo può equivalere a buttar via tanti anni spesi assieme, oltre a perdere un punto di riferimento fondamentale nella sua esistenza.

Non è poi da sottovalutare il fatto che lasciarlo significa riscrivere un futuro che fino a poco tempo fa era per lei molto più certo e rassicurante.

Gli aspetti in gioco sono quindi molti ed è comprensibile che lei non riesca facilmente a prendere una decisione.

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile

Consulti su problemi relazionali

Altri consulti in psicologia