Rapporto con mia madre

Ho 30 anni e, causa lavoro troppo precario, sono costretta a vivere ancora in casa con i miei genitori. Con mia madre ho da tantissimi anni un rapporto molto conflittuale. Lei è una donna davvero ammirevole, si è sempre fatta in quattro per la famiglia, e soprattutto per me che sono la sua unica figlia. Mi ha sempre detto che lei ci sarebbe sempre stata per me e, infatti, così è stato per qualsiasi problema, anche il più insignificante. Qual è il problema allora? Che lei fa ed è "troppo". Non ha mai capito quando fosse il momento opportuno per farsi da parte. Io con lei posso soltanto esprimermi in termini positivi, perchè casomai io esprima anche la più piccola preoccupazione su qualcosa, lei è capacissima di scervellarsi per giorni fino a trovare una soluzione per me, o addirittura "scavalcarmi" pur di darmi una mano, magari parlando con le persone al mio posto senza dirmi niente. Questo atteggiamento, fin da quando avevo 12 anni, ha sempre prodotto in me un grande senso di frustrazione che è sfociato in mie sfuriate epiche e litigate molto feroci con parole brutte. Ho sempre desiderato arrivare a ferirla purchè lei la smettesse. Ma purtroppo lei non ha mai smesso con questo atteggiamento. Il suo senso di abnegazione è talmente forte che, pur offesa dalle mie accuse, non è mai stata capace nè di tenermi il muso per più di 24 ore, nè di imparare a farsi da parte. Al massimo mi "minaccia" dicendomi che lei non ci sarà più per me da quel momento (e io le rispondo immancabilmente che è proprio quello che voglio), sta buona per qualche settimana, poi alla prima occasione ricade negli stessi errori: parla con le persone al posto mio e non me lo dice, prende impegni per me, rivela particolari della mia vita che le avevo chiesto di non raccontare a nessuno, inscenando teatrini assurdi pur di nascondermi di averlo fatto. Il risultato è che mi sento costantemente trattata come una bambina: vengono prese decisioni per me senza che io lo sappia, e mi vengono fatte cose alle spalle tenendomi all'oscuro di tutto "per il mio bene". Ovviamente mia madre ritiene che io sia una grande egoista che ha avuto troppo amore e troppe attenzioni da lei, e che non sono capace di accettare quello che di bello mi è capitato nella vita (avere una madre amorevole e presente). Ora premesso che mia madre è davvero una persona d'oro e questo lo so. So che potrò sempre contare su di lei, a differenza per esempio di altre mie amiche, le cui madri sono molto più assenti. Io però a 30 anni non riesco più a capire quale sia la normalità: sono normali le madri delle mie amiche che si fanno un po' i fatti loro e non sono presenti nemmeno per cose importanti (tipo aiutare a pagare l'affitto), oppure è normale mia madre che è iper affettuosa e presente (e che continua ad allungarmi il 10 euro per comprarmi la ricarica del telefono anche se ho 30 anni e si offende se non li prendo)? Dovrei solo ringraziare il Cielo di avere una madre così? Oppure c'p qualcosa che non va?
[#1]
Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Gentile signora,
da quello che descrive, è probabile che sua madre sia iperprotettiva e che abbia una tendenza a tenerla sotto controllo, ma il punto è un altro: come può, lei, vivere la sua vita tendo a freno queste invasioni di campo.

La mancata indipendenza economica favorisce una certa situazione di subalternità verso i genitori, ma lei ha 30 anni e forse deve cambiare metodo di comunicazione per stabilire i confini.

Capisco anche che l'affetto e il timore di ferire sua mamma le facciano venire il dubbio che lei sia normale e le altre mamme no....

Io credo che potrebbe effettuare una consulenza con un nostro collega di persona per chiarirsi meglio.

Un caro saluto,

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa per la risposta,
il fatto è che ho davvero paura di essere io ad esagerare e ingrandire le cose, come d'altronde mi dice sempre mia madre. Vorrei solo capire se questa situazione è oggettivamente sbagliata, oppure se è una fissazione mia, dal momento che ho tutto sommato un carattere molto orgoglioso e indipendente che mal sopporta le interferenze di qualunque tipo.
Purtroppo in questo momento non ho denaro da spendere per colloqui privati, temo che potrò farlo solo quando avrò anche le condizioni economiche per andarmene di casa. Cioè quando il problema si risolverà da solo.
Grazie mille per la risposta. Buona giornata.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile ragazza,
alla Sua età Lei dovrebbe essere fuori casa , anche se oggi le condizioni socio-economiche lo rendono difficile.
crto che Sua madre fa troppo, da come ce la descrive. Ma dovendoci vivere capisco che non sia facile raggiungere una maggiore autonomia. Inoltre l'autonomia occorre volerla in due, e nel Suo caso mi pare la desideri solo Lei.

"Denaro da spendere in colloqui privati"... ??
Ci sono i consultori, dove si paga solo il ticket. Talvolta l'aspetto economico diventa un alibi per non fare nulla, a parte online con noi che però non è mai come di persona.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
dopo
Utente
Utente
Quanto ha ragione dottoressa che dovrei già essere fuori casa! Forse è davvero giunto il momento che, anche senza garanzie economiche, io me ne vada.
Forse non andrò mai davvero da un terapeuta perchè ho paura che mi dica che mia madre ha sbagliato tutto con me. Il suo più grosso desiderio era essere una buona madre per me, mi ha ripetuto in mille salse che lei ci sarebbe sempre stata, che non avrei mai dovuto temere niente nella vita, che ogni problema lo avremmo discusso insieme. La famiglia è sempre stata la mia grande forza e il mio vanto, sarebbe davvero una delusione per me mettere nero su bianco che qualcosa non ha funzionato.
Inoltre vedo che con gli anni, crescendo, la situazione peggiora anzichè migliorare. Forse il fatto è che davvero dopo una certa età bisogna andarsene per la propria strada, soldi o non soldi.
[#5]
Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Le relazioni familiari non possono mai essere inquadrate come oggettivamente giuste o sbagliate: ciò che conta è come si vivono le situazioni.
E' probabile che sua mamma abbia investito tutto sul suo ruolo di madre, e che lei lei abbia oscillato tra l'essere "la brava bambina" e il desiderio di distacco ed autonomia. Tocca ai figli operare il taglio del cordone ombelicale da adulti.
I genitori sono esseri umani e fanno errori, come tutti. Così come i figli.
Sì, ad una certa età bisogna andarsene ed avere il coraggio di vivere la propria esistenza.

Un caro saluto,
[#6]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
<<ho paura che mi dica che mia madre ha sbagliato tutto con me. Il suo più grosso desiderio era essere una buona madre per me, mi ha ripetuto in mille salse che lei ci sarebbe sempre stata>>

Sua madre per Lei ci sarà sempre per Lei, ma solo se La lascerà andare; e allora rimarrà solo il rapporto di amore libero e non di dipendenza.

Sua madre non avrà sbagliato tutto certamente! Ora però "la tiene" (e Lei si fa tenere...) in una fase evolutiva precedente a quella Sua anagrafica attuale. Questo porta a a "stressare" la relazione madre-figlia sempre verso il peggio.
Se vuole salvare questa relazione (cosa importante per ogni figlio) si faccia aiutare. Non è una minaccia, è l'unica possibilità.