Sono al limite..

Buongiorno,
sono una ragazza di 22 anni che ha talmente tante cose da dire che non sa da dove iniziare..
Sono una persona estremamente pessimista e nell'ultimo periodo mi sento in un baratro da cui non riesco a uscire, malgrado nel tempo passato io ne abbia già passate di cotte e di crude.

Partiamo con il dire che sono una ragazza che ha avuto diversi "problemi di salute" di diverso tipo, si parla di numerosi traumi, diversi problemi nell'età scolare (che non starò qui ad elencare) e ovviamente (se no, non sarei qui), problemi emotivi.

Sono già andata da una psicologa anni fà, nel periodo in cui frequentavo le medie ho fatto qualche seduta e poi iniziai una vera e propria terapia nell'età adolescenziale, che, per mancanze economiche dei miei genitori dovetti troncare di netto.

Ho un pò la paura di poter sembrare ipocondriaca, ma la realtà è che ci sono così tante sfaccettature di me..e dei miei problemi, che probabilmente mi portano a ingrandire le cose di prima persona.

Ma perchè sono qui?
Sono qui perchè non sto bene, sono arrivata al punto, attualmente, di desiderare di smettere definitivamente di mangiare.. le motivazioni sono tante, mi sento principalmente depressa e incapace: nell'ultimo anno mi sono state diagnosticate due patologie che credo abbiano influito molto sul mio stato d'animo attuale:

Sono celiaca e lo so solamente da qualche mese, questa cosa non mi sta sicuramente aiutando a desiderare di continuare ad alimentarmi e per me, diventarne consapevole è stata una vera "botta"..
Un'altra cosa che, mi è stata per così dire, "diagnosticata" è l'alisittimia, in realtà sono risultata borderline ma dal momento in cui sono diventata consapevole a questa mia tendenza, mi pare di essere estremamente peggiorata.. mi rendo sempre più conto di quanto faccio fatica a capire gli altri e di quanto poco comprendo me stessa, mi sono "sorpresa" più volte, nell'arco del tempo, chiedermi "ma perchè faccio così?" oppure "cosa mi spinge a fare questo?" è solo mia paranoia? sto ingrandendo la cosa? o potrebbe davvero essere un peggioramento?

Non ho un buonissimo rapporto con mia madre, la maggiorparte delle volte litighiamo, con mio padre non c'è un vero e proprio rapporto (è un tipo taciturno) e con mia sorella ho spesso contrasti.

Con il mio fidanzato vivo un rapporto molto litigioso, ma ci amiamo molto e sono contrasti (a differenza di quelli con mia madre e mia sorella) sostenibilissimi

Non mi sento una brava persona o una brava madre, principalmente mi sento inutile e sola

Non lavoro e vorrei, malgrado la mia incapacità, fare solo da madre, avendo così a disposizione meno possibilità di interagire con persone

Altre informazioni che mi sento di dare e che secondo me possono aver influito il mio stato sono le seguenti:
Sono diventata madre a 18 anni di una bellissima bimba
Soffro di anorgasmia primaria
Non posso dire di riuscire ad avere rapporti sociali se non tramite un apparato elettronico
Soffro di incubi ricorrenti

Grazie.
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

il quadro che descrive è decisamente complesso e richiede un trattamento psicoterapeutico che può ricevere anche rivolgendosi al CPS della sua zona o città e quindi in ambito pubblico.

Dal momento che ha una bambina è estremamente importante che lei si faccia aiutare non solo per sè stessa, ma anche per la piccola, che non può crescere serena se la sua mamma non sta bene e ha un rapporto travagliato con sé stessa e con gli altri.

Se ha ricevuto una diagnosi di Disturbo Borderline di Personalità non si tratta di una situazione semplice, né di un disagio che si possa risolvere spontaneamente, quindi il mio consiglio è di rivolgersi a chi la potrà aiutare a cambiare quegli aspetti che le stanno provocando rabbia, senso di vuoto e difficoltà nel rapportarsi con gli altri.
Cosa ne pensa?


Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la tempestiva risposta..

Se sono qui è perchè un pensierino di andare in terapia ce l'ho, ma la psicologa che prima frequentavo è costosa e ne io, ne la mia famiglia, possiamo permetterci questa spesa..

Questo CPS non lo conoscevo e mi fa piacere sapere che esista questo tipo di struttura.. tuttavia sono numerose le mie domande a riguardo..

Mi serve perforza una prescrizione del medico di base? Perchè purtroppo, il mio medico di base è un mio familiare (non troppo stretto) a cui comunque vorrei evitare di far sapere il mio stato..

Cosa devo fare per potermi far seguire li?

Credo che senza un adeguata cura potrei fare qualche stupidaggine o peggiorare la situazione.. l'unico minimamente consapevole di tutto questo mio disagio è il mio fidanzato, vorrei tanto non farlo soffrire così.. sono arrivata a pensare che se non esistessi, in realtà sarebbe un sollievo per tutti coloro che mi circondano..
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Per accedere al CPS è necessaria la richiesta del medico, ma se si sente in imbarazzo e non può cambiare medico può sempre dirgli che sta soffrendo di ansia, per evitare di raccontare particolari che non le va di raccontare.

In ogni caso può tranquillamente chiamare o recarsi lì di persona per farsi specificare tutti i dettagli.

E' importante che si attivi per ricevere un aiuto, visti i pensieri che sta riferendo e visto che vuole giustamente proteggere anche le relazione con il suo fidanzato dal rischio che il suo disagio la possa rovinare.
[#4]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile Utente,
importante è che Lei si prenda cura di sè, considerato che è madre, giovane, con un dato ponderale alterato e con una autostima dichiarata bassa. Ed inoltre anorgasmia primaria.

Le segnalo che la prossima settimana ci sarà la "Settimana del benessere sessuale" dove i sessuologi FISS forniscono anche consulenze gratuite (in fissonline.it).
E inoltre in ogni città c'è il consultorio, dove la spesa è minima.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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