Non voglio provare più emozioni

Proprio così... Le emozioni e i sentimenti sono scomodi, fanno soffrire. Voglio trovare un modo per distaccarmene e non provarne più. Mi dareste qualche soluzione?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

non ci sono soluzioni: tutti gli esseri umani in vita provano emozioni e le emozioni sono utilissime per la sopravvivenza.
Semmai potrebbe imparare a riconoscere e gestire tali emozioni che ora percepisce come disturbanti: di quali parla in particolare?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Sono diverse: tristezza, nostalgia e non mi voglio proprio affezionare a nessuno. Se riuscissi a separarmi da queste cose forse starei meglio.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

sta attraversando un brutto momento e sta soffrendo e quindi è chiaro che le emozioni che sente siano quelle, però la soluzione non è cancellarle, ma leggerle e modularle, utilizzandole a Suo vantaggio, non a Suo svantaggio.
Perchè, se sta soffrendo così, non si fa aiutare da uno psicologo psicoterapeuta di persona?
La Sua richiesta è molto "chirurgica", cioè Lei vorrebbe l'asportazione delle Sue emozioni, anzichè apprendere la capacità di utilizzarle...
Ci pensi.
[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Non ho voglia di andare da un Suo collega, più che altro perchè penso di riuscire da me a risolvere il problema. Effettivamente è una cosa "chirurgica", sarebbe molto meglio non provare alcunchè.
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Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4 20
Buongiorno,
La invito a riflettere sull'utilità della sofferenza.A che serve la tristezza?

Provi ad immaginare un mondo dove non si provi l'emozione della tristezza.

Come potrebbe sapere se ci tiene ad una persona (che ipotizziamo abbia perso), se un certo scopo è per lei importante (che ipotizziamo lei non abbia raggiunto)....

Come potrebbe capire quello che è per lei veramente importante e che spesso si comprende solo dopo averlo perso?

Senza la tristezza, pensa che interromperebbe il comportamento che l'ha generata?

Ci rifletta.
Saluti,

Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
" Non c'è una via di mezzo per un'emozione, o c'è o non c'è.
Se non c'è nulla la crea, se c'è anche se l'annienti riaffiora"

Alle riflessioni dei colleghi che mi hanno preceduta, le allego una frase di un libro a me molto caro, spero l'aiuti a riflettere.

L'anestesia emozionale", non è auspicabile, sarebbe una sorta di fuga- malsana- dalla vita, impari a fare amicizia con le sue emozioni, anche le più dolorose, le piu desruenti, le più scomode.....anche da quelle si impara, anzi si impara più da quelle che dalla felicità.

Ogni perdita, reale o simbolica, porta via parti psichiche di noi stessi, ma la ricostruzione è sempre possibile

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Oltre alle riflessioni dei Colleghi sarebbe utile riflettere su questa frase:
"Non ho voglia di andare da un Suo collega, più che altro perché penso di riuscire da me a risolvere il problema."

Probabilmente non è così, perché altrimenti non avrebbe sentito il bisogno di chiedere un consulto on-line.






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
""Non ho voglia di andare da un Suo collega, più che altro perché penso di riuscire da me a risolvere il problema."

Se così fosse, lo avrebbe già fatto da un pezzo.
Si faccia aiutare, non c'è nulla di male e si risparmia della sofferenza inutile.

Cordiali saluti,
[#9]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentili Dottori, proprio voi avete suggerito la possibile "soluzione": l'anestesia emozionale, e sarà questa che adotterò. Non serve un arto in cancrena, è opportuno amputarlo: così sono per me le emozioni. Datemi l'"in bocca al lupo". Cordialità.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Forse non ha compreso bene le risposte ricevute.






[#11]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Di "anestesia emozionale" ne ho parlato io.


Ma il senso non è quello che ha recepito lei.

La invito a rileggere la mia risposta

"" Non c'è una via di mezzo per un'emozione, o c'è o non c'è.
Se non c'è nulla la crea, se c'è anche se l'annienti riaffiora"

Alle riflessioni dei colleghi che mi hanno preceduta, le allego una frase di un libro a me molto caro, spero l'aiuti a riflettere.

L'anestesia emozionale", non è auspicabile, sarebbe una sorta di fuga- malsana- dalla vita, impari a fare amicizia con le sue emozioni, anche le più dolorose, le piu desruenti, le più scomode.....anche da quelle si impara, anzi si impara più da quelle che dalla felicità.

Ogni perdita, reale o simbolica, porta via parti psichiche di noi stessi, ma la ricostruzione è sempre possibile