Morbosità e depressione per mio figlio

Buona sera, sono una mamma di un bimbo di 18 mesi nato prematuro a 30 settimane . Dopo 2 mesi di TIN sono riuscita a portarlo a casa e da allora vivo nella paura e nell'ansia che lui non mi voglia bene.
I primi mesi non lo facevo toccare a nessuno poi ho ripreso il lavoro e sono stata costretta a lasciarlo con la baby sitter, non con i nonni per paura che si affezionasse a loro invece che a me.
Lui è un bimbo socievole, sta con tutti e sempre sorridente e io soffro perchè mi cerca poco, non vuole che io lo baci ( sinceramente non si fa abbracciare da nessuno) e molte volte cerca il papà e con lui sembra si diverta di più.
Io soffro terribilmente e mi chiedo perchè proprio il mio di figlio non è mammone come gli altri, se fosse mammone mi sentirei amata, cercata e desiderata da mio figlio.
Poi ci sono momeit in cui mi corre incontro e mi dice mamma...allora li posso anche morire dalla felicità.
Cerco di uscire poco perchè ho paura che se non sto con lui poi lui non mi voglia bene.
Sto male e sto male da troppo tempo, mi aiuti per cortesia
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<e da allora vivo nella paura e nell'ansia che lui non mi voglia bene.>

Gentile Signora,
non ci dice come stesse prima dell'arrivo del suo bimbo, ma comunque l'esperienza della nascita prematura e la conseguente ospedalizzazione l'hanno certamente molto provata, verosimilmente caricata di sensi di colpa e paure .
Il ritorno al lavoro, senza aver recuperato una condizione di benessere, ha probabilmente amplificato il suo stato, tanto che ha deciso di non affidare il suo piccolo ai nonni, per il timore che si legasse adaltri e non a lei.

<Lui è un bimbo socievole, sta con tutti e sempre sorridente> questo significa che il suo bambino sta crescendo bene, pretendere che sia mammone è una sua esigenza (di lei che scrive) dovuta ai suoi vissuti, è necessario che un bimbio sperimenti anche relazioni altre per il suo sviluppo (che nulla le tolgono) oltre a quelle con la mamma.

Non significa per questo che non le voglia bene, che non abbia sviluppato un legame con lei.

Dovrebbe arrivare a comprendere e divenire consapevole che sono solo le sue paure che le fanno temere che il suo bimbo non la ami abbastanza. Paure e ansie che oltre a inficiare il suo benessere si potrebbero ripercuotere sulla serenità del suo piccolo e influire sul vostro rapporto. I bimbi infatti sono come spugne e assorbono le ansie dei genitori.

Nulla ci dice su come sia la sua situazione di coppia, con i suoi affetti familiari, in che modo abbia vissuto la gravidanza e da dove eventualmente queste sue paure, oltre all'esperienza descritta, possano eventualmente prendere le mosse.

E' opportuno che si faccia accompagnare da un nostro collega a riconquistare la sua serenità, ad affrontare paure e ansie pervivere la sua maternità in modo equilibrato e non "morboso" , come lei stessa titola il consulto. E' necessario non solo per lei, ma anche per il benessere del suo bimbo e di tutta la famiglia.

Restiamo in ascolto




Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara signora, vorrei rassicurarla e dirle che certamente il suo bambino la ama e l'amerà sempre, a 18 mesi il bambino , intelligente, amplia i suoi spazi, comincia a scoprire il mondo , bene che stia volentieri col papà che giochi , scherzi con lui, vuol dire che il rapporto è bello e che il bambino cresce.. Quanto ai nonni, perchè privare il bimbo , i nonni ,di un affetto e lei di un aiuto.. ,
La diade chiusa madre bambino, è una tappa iniziale della vita, poi via via , la vita si allarga e si colora..
Si rilassi , mia cara, e stia contenta, va tutto bene, dopo la paura iniziale, ed esca . col bimbo e da sola , e si faccia aiutare da suo marito, dai nonni , anche da un Collega.. peccato rovinarsi i giorni e l'umore quando tutto va bene..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Genrile Signora,
Mi associo alle riflessioni delle Colleghe che condiviso.

Il cordone ombelicale andrebbe dolcemente allentato e poi reciso, ma per questo non significa che suo figlio avrà meno amore per lei.

All'età di suo figlio possono subentrare altre figure importanti, come i nonni, le tate o anche i compagni del nido, ma il referente affettivo rimane sempre lei.

Le allego delle letture che potrebbero aiutarla a riflettere, le legga e, se desidera, poi ne riparliamo.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4405-genitori-e-figli-maschi-istruzioni-per-l-uso.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2019-calo-del-desiderio-sessuale-e-nascita-del-primo-figlio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3364-donne-mamme-acrobate.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4262-mamme-o-carriera-o-mamme-in-carriera.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/444-essere-madri-stili-e-copioni-di-maternita.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile signora,

dal suo racconto si evince un enorme bisogno di "essere vista", amata e riconosciuta!

Non sono gli eventi... i comportamenti del bambino a metterci in riflessione, ma il suo comportamento... il suo pensiero ansioso e destabilizzante.

Necessario farsi aiutare da un terapeuta, per comprendere realmente cosa sta vivendo e provare a chiarificare e ad elaborare certi vissuti, perché solo in questo modo potrà rendere libero suo figlio e se stessa!

Un caro saluto