Confusione della partner

Gentili Dottori,
vi scrivo perché sto passando un periodo particolarmente intenso della mia vita.Da premettere che sto con questa persona da ormai quasi 8anni e che abbiamo vissuto praticamente quasi insieme perché siamo entrati nelle rispettive famiglie e quindi molto tempo lo trascorrevamo e trascorriamo a casa dei nostri genitori. Ci siamo conosciuti all università e ci siamo innamorati ed è stato tutto bellissimo fino a poco tempo fa e cioè quando lei ha cominciato a lavorare.Io dopo la mia laurea ho deciso di cambiare facoltà e di iscrivermi a Medicina ora faccio il 6 anno ma sto un po indietro con gli esami perché nonostante ami la materia forse sono davvero stanco e vorrei realizzarmi al più presto ma non è questo il motivo per il quale vi scrivo. Lei è una persona che si butta capo e cuore quando fa una cosa e questo lavoro l'ha stressata parecchio tanto che molte volte scaricava (e continua a scaricare) anche su di me o su i suoi le frustrazioni lavorative.Ora l'ambito lavorativo va molto meglio dal punto di vista economico.Durante l 'estate lei si è sentita un po confusa e non sapeva se il fatto che fosse sempre arrabbiata potesse dipendere dal lavoro o da un suo cambiamento, pero ne abbiamo parlato e risolto la situazione anche mi sentivo ferito.Pochi giorni dopo a suo padre viene diagnosticato un tumore maligno,fa l'intervento di resezione, e ora sta bene anche se sta affrontando la chemioterapia.A lei cade il mondo addosso (come normale che sia) e in questo periodo indossa una maschera davanti suo padre per tirarlo su ma invece dentro(chiaramente) soffre.Io ho cercato di farmi in mille(e continuo a farlo)per stare vicino a loro ma lei ha vissuto il tutto come un qualcosa che doveva essere fatto solo e soltanto da lei perché è suo padre(ed ha ragione però io mi rendevo disponibile solo per le cose pratiche MAI E POI MAI mi sono sostituito a loro per una scelta sulla malattia di suo padre).Arrivo al dunque...ieri mi dice che non sa se quello che prova è solo un gran bene e stima o anche amore e mi chiede un po di tempo per staccare la mente da tutti e tutto perche si sente stressata (e lo è davvero) però non vuole perdermi e che il pensiero di non poter più stare con me e di farmi del male la fa soffrire.Io non so più che fare.È per via di tutto questo casotto? O non mi ama più? È possibile che lei abbia, passatemi il termine, "traslato" qualcosa di negativo su di me?è anche vero che i baci gli abbracci le carezze da parte sua sono diminuite.Datemi qualche consiglio.
Mi scuso per il post prolisso ma era per rendere più chiara la situazione.
Grazie.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signore,
Forse si tratta di un periodo difficile per la ragazza.
Il dolore e la preoccupazione potrebbero avere prodotto un ritiro da cio' che non sia il padre e il lavoro.
Potrebbe essere depressa.. Le e' venuto in mente questo?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
potrebbero essere più fattori tra loro interconnessi.
Certamente la grave malattia del padre influisce sull'emotività e anche sulla disponibilità affettiva, anche i problemi lavorativi hanno la loro importanza, ma il fatto che lei stia ancora studiando e dunque non ancora autonomo a livello economico, potrebbe avere il suo peso o altro ancora che non sappiamo.. E' solo un'ipotesi, non so come e se questo aspetto sia stato affrontato e se possa essere di ostacolo a progetti fatti in precedenza.

D'altra parte se la sua partner le ha chiesto una pausa è un bisogno che andrebbe rispettato, ma se avete trascurato di affrontare problemi di fondo e importanti per il vostro futuro, sarebbe da fare compatibilmente con i tempi, la disponibilità e lo stato emotivo della sua ragazza.

Cari auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Esposito,

La ringrazio davvero per avermi risposto. No effettivamente non me lo sono mai chiesto però potrebbe essere ora che mi ci fa pensare.Cosa posso fare per aiutarla?Anche a consigliarle una terapia psicologica non credo che accetterà.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Intanto un dialogo empatico potrebbe aiutarla a sentirsi sostenuta di fronte a tale problema.
Un aiuto psicologico potrebbe servire, ma dovrebbe essete la sua ragazza a volerlo. Lei puo' proporlo. Con amore.. e questo servira' piu' di tutto!
Ci mandi notizie!
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dott.ssa!

Secondo Lei dovrei starle più vicino e non smettere di farmi sentire o magari farlo con meno frequenza,oppure dovrei "sparire"un po dalla circolazione?Io sto a pezzi Dott.ssa ma non voglio arrendermi!
Grazie ancora
[#6]
dopo
Utente
Utente
Per capirci lei sa che io ci sono e ci sarò sempre me lo ha pure detto, ma si sente confusa su se stessa.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Rinella,

Abbiamo affrontato il discorso di volerci sistemare e realizzare quanto prima ma quando io sono entrato a Medicina lei era felicissima e in tutto questo tempo mi ha sempre spronato a non mollare ed andare avanti perché solo così possiamo tentare di costruire qualcosa di stabile.Che magari uno dei problemi sia questo anche se non vuole dirlo?lo trovo un po strano anche se non Le nascondo che anche io l'ho pensato.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissimo,

comprendo il suo disorientamento, ma credo che la sua ragazza stia vivendo, realmente, un momento storico molto difficile.

L'aspetto più importante potrebbe riguardare il "lutto della progettualità", che li ha "investiti" all'improvviso con la malattia del padre.

Il timore della morte porta ad annientare ogni tipo di progetto, così come potrebbe essere stato il vostro... non deve, necessariamente, essere un periodo di pausa da lei, ma dal mondo circostante, a cui si aggiunge anche la difficoltà del lavoro!

Le stia in ascolto e provi a condividere anche il suo "sentire", così da permettere un confronto costruttivo, valutandone uno professionale.


Un caro saluto,

Di cuore
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Albano,

Grazie per la risposta e il tempo dedicatomi.Se ho ben inteso il consiglio che mi sta dando è quello di non "sparire" ma di starle vicino con discrezione? Io le ho detto che ci sono e di chiamarmi quando vuole e che le lascio i suoi spazi...per me è molto difficile non poterle parlare e stare accanto anche fisicamente.Sono molto confuso a riguardo.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Non sparisca, ma ci sia con rispetto e discrezione, facendo le capire che il pensiero è a lei...

Di cuore