Eccessiva preoccupazione

Buongiorno, scrivo perchè comincio ad essere stanco del mio modo di affrontare le preoccupazioni implicite dell'essere padre.
Mi spiego meglio...
E' da sempre che mi preoccupo eccessivamente per la salute dei miei cari (genitori in particolar modo). Tutto e' peggiorato con la nascita di mia figlia. I "primi" sentori li ho avuti durante le visite ginecologiche di mia moglie, i giorni prima della visita non riuscivo a non pensare: "sarà tutto a posto", speriamo sia sana, ecc...
Pensavo fosse normale essere preoccupati, così non ho dato troppo peso.
A mano a mano che cresce (ora ha 20 mesi quasi) però mi sto accorgendo che sono esagerato!! Fortunatamente mia moglie è l'opposto e quindi per il momento non sta creando grossi problemi il mio modo di essere (a parte a me stesso ovviamente).
Mi preoccupo per tutto (ora è il periodo del benzene...a causa del fatto che ho casa vicino ad una strada ad alta percorrenza ). Il brutto è che mi preoccupo così tanto che arrivo a vedere sintomi delle malattie a cui penso in mia figlia (sono terrorizzato dalla leucemia per esempio...).
Anche le preoccupazioni sulla mia salute sono aumentate e non perchè ho paura per me ma perchè penso al fatto che mia figlia deve crescere serena e quindi io non mi devo ammalare...
Scrivo perchè vorrei sapere se una o più sedute con uno psicologo potrebbero servirmi oppure se questo modo di essere è impossibile da sradicare... Scrivo anche perchè, oggi per la prima volta da 20 mesi, mia figlia non sta bene (penso abbia un pò di febbre e non è allegra come al solito) e già sento preoccupazioni ulteriori...
Fortunatamente, nessuno si accorge di come mi sento (con mia figlia e con mia moglie per il momento riesco a "nascondere" le cose peggiori) e risulto solo particolarmente attento sui particolari (es. spengo il wi-fi, non faccio stare mia figlia vicino ai cellulari di casa o li spengo direttamente, ecc...). Tutti sanno che sono apprensivo con mia figlia ma, per il momento, non sanno quanto... Se però continuo su questa "scia" sono sicuro che posso rovinarmi ancora di più l'esperienza di essere padre...
Cosa ne pensate?
Grazie
Auguri...
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signore,
Da quello che ci dice la sua e' una ansia "di tratto". Non si attiva ad hoc ma la accompagna sempre.
Potrebbe coesistere una ossessivita' anche essa di tratto.
Come terapia 1 o 2 volte mi sembrano appena,suffucienti a fare una breve analisi della sua domanda. Ma potrebbe essere un inizio.
Nella sua famiglia,d'originw tale atteggiamento era presente?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

intanto bisogna dire che le preoccupazioni da genitore sono assolutamente sensate. Lei ora non è più da solo e non lo sarà mai più. Inoltre ha ragione nel dirsi preoccupato non solo o non tanto per se stesso, ma anche per la Sua bimba, di cui Lei è responsabile.

Diventare genitori infatti cambia l'identità delle persone e un po' di preoccupazione ci sta: immagino che anche le conversazioni che fa con Sua moglie ad esempio siano orientate al prendersi cura della bimba...

Però se la preoccupazione diventa eccessiva allora è il caso di fare qualcosa per ridimensionarla: discuterne con uno psicologo psicoterapeuta di persona potrebbe essere un'idea ed è probabile che Lei riesca a rasserenarsi un po', oppure che sia necessario un altro tipo di intervento, ma tutto dipende dalla valutazione che il professionista farà.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,

anch'io tenderei a prestare attenzione ai miei pensieri, bisogni ed emozioni e capire se, dopo un evento così stressante come nascita e responsabilità, sia il caso di monitorarsi in altro modo: confronto con uno Psichiatra / Psicoterapeuta, per individuare, eventuali, idee persistenti legate alla paura delle malattie.

In primis potrebbe confrontarsi anche con il suo medico di famiglia.



Ci tenga aggiornati, se le fa piacere.

Un caro saluto