Mancanza di alimentazione

Una mia amica da circa un anno passa giorni o intere settimane senza mangiare e bevendo solo caffè, the e alchol, quando arriva al limite ingerisce lo stresso necessario per poter ripetere il procedimento. Essendo una studentessa fuori sede nessuno si rende conto della sua alimentazione, ma quando torna a casa in presenza della famiglia o degli amici mangia normalmente, anche se con questi ultimi si lamenta più volte dell'aver dovuto mangiare. Quando le viene chiesto perché non mangia, risponde che non lo fa per dimagrire ma semplicemente perché non ne sente lo stimolo, quando viene "forzata" a mangiare, subito dopo dice di aver nausea e che quindi non avrebbe dovuto farlo perché la fa stare male. Quando le viene detto che quello che la sua alimentazione è sbagliato si arrabbia e risponde dicendo che sta bene e che quindi non c'è da preoccuparsi. Nell'arco dell'anno è dimagrata molto passando dall'essere in sovrappeso a un normopeso.La mia domanda è quindi questa: come devo affrontare la situazione ? Bisogna lasciarla continuare così? Il suo problema con il cibo in realtà cela problemi più gravi? Devo condividere le mie preoccupazioni con i suoi genitori? Cosa fosso fare per lei e in che modo?
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Il suo problema con il cibo in realtà cela problemi più gravi?<<
questo non possiamo saperlo senza una valutazione di persona. Però se non sente il bisogno di fare una consulenza diventa tutto più difficile.

>>Nell'arco dell'anno è dimagrata molto passando dall'essere in sovrappeso a un normopeso.<<
questo non necessariamente può essere considerato un aspetto negativo.

I suoi genitori cosa ne pensano?







Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara signorina,
E' comprensibile la Sua apprensione per la salute della Sua amica ma il massimo che Lei possa fare e' condividere con lei i suoi pensieri pieni di affetto, sperando che questo sia colto e recepito.
L'alimentazione e i suoi disturbi sono un capitolo importante della psiche umana, implicano tante dimensioni che andrebbero elaborate in una sede opportuna.
Si ponga percio' da amica affettuosa. Null'altro.. o rischia di essere estromessa dall'interessata!
Buon Natale...

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,

il disagio, che lei percepisce, anche se non riconosciuto dalla sua amica, andrebbe "monitorato" con la massima attenzione e sensibilità: discrezione e ascolto empatico da una parte ed attenzione, per evitare che possa cronicizzarsi dall'altra.

Al momento starei in osservazione e non coinvolgerei genitori dell'amica, se non in caso strettamente necessario.


Un caro saluto
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dopo
Utente
Utente
Ringrazio il Dottor Giuseppe Del Signore e la Dottoressa Franca Esposito, continuerò quindi ad avere lo stesso comportamento che ho avuto fino ad adesso, cercando di non spingerla a mangiare ma magari consigliarle di parlarne con qualcuno. Per rispondere al Dr. Del Signore mi rendo conto che il fatto che sia dimagrita attualmente non possa essere visto negativamente, ma allo stesso tempo ho paura che continui a perdere peso e che nel tempo le si manifestino carenze o problemi legati alla mancanza di un'alimentazione sana. I suoi genitori inoltre sono completamente all'oscuro del tutto.

Di nuovo grazie per le risposte e buon Natale ad entrambi.
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottoressa Antonietta Albano, farò in modo di starle più vicino e prestare più attenzione.
Buon Natale
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Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Grazie a Lei...

anche per la sensibilità che dimostra nei confronti dell'amica!


Un augurio,

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