Genitori ansiosi

Buongiorno.
Ho sempre avuto un rapporto conflittuale con i miei genitori.Mia madre ha sempre cercato di impedirmi di crescere,di fare le mie esperienze,mettendomi i bastoni fra le ruote con ricatti morali di ogni tipo (tu esci? io sto da sola).Fino ad un certo punto della mia vita c'era riuscita,poi ho iniziato a puntare i piedi,a pretendere la mia libertà.Riuscendoci,con liti infinite e con problemi che purtroppo mi sono portata dietro (insicurezze,ineguatezze).Mio padre è sempre stato succube di mia madre.E' come avessi saltato delle tappe importanti della mia vita ... come un puzzle a cui mancano dei pezzi importanti ....Ora ho 29 anni e sono a casa,sto cercando lavoro,dopo svariati contratti a tempo determinato.Questo impedisce qualsiasi scelta,sono vincolata a loro.Ringrazio che mi diano un tetto per dormire,cibo e ciò di cui mi serve,ma nello stesso tempo mi sento soffocare.Se esco ricevo un interrogatorio che non finisce più,per non parlare delle amicizie,di ogni cosa che faccio.Non riesco a mettere dei paletti.Come mi devo comportare? Certamente c'è una parte di me che ancora dipende emotivamente da loro.Non è possibile andare avanti sempre cosi',sembra che loro peggiorino sempre di più,ed io non voglio rovinare l'esistenza per colpa loro (o forse per colpa mia che glielo permetto).
Grazie
[#1]
Dr. Alessandra Grieco Psicologo 6 1
Gentile ragazza,
da quanto dice, lei sta attraversando il normale processo di autonomizzazione dalle figure genitoriali e di assunzione di maggiori responsabilità nei confronti della società.
Talvolta per i genitori non è semplice accettare la modificazione delle relazioni. Potrebbe provare a costruire un dialogo con i suoi genitori, in caso contrario, una consulenza psicologica che coinvolga tutti e tre, potrebbe essere utile a indicarvi la strada da percorrere in direzione della soluzione del problema.
In bocca al lupo!

Dr.ssa. Alessandra Grieco

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

che cosa vuol dire che non riesce a mettere dei paletti?
Come mai subisce l'interrogatorio, anzichè gestirlo?
Come mai attribuisce un peso eccessivo a quanto la mamma fa, pur riconoscendole alte quote d'ansia?
Non crede di contribuire Lei a creare il problema?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,

< E' come avessi saltato delle tappe importanti della mia vita ... come un puzzle a cui mancano dei pezzi importanti..>


Mi sovviene una fase adolescenziale non vissuta; un'affacciarsi alla vita adulta con timore e difficoltà.

Comprendo il suo malessere e disorientamento per il vissuto che ci porta... la difficoltà a rendersi autonoma e indipendente, poiché economicamente non può "svincolarsi" nemmeno da questa "dipendenza affettiva"!

Ognuno di noi, però, deve fare i conti con il suo "Potere personale", che permette di essere attivi e pronti al cambiamento.

Direi che l'indipendenza economica sia fondamentale, per iniziare questo "svincolo" e, di conseguenza, iniziare una vita più responsabile e matura.


Provi a riflettere..


Un caro saluto
[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
vi ringrazio per le vostre risposte,per i vostri imput.
Certamente non ho avuto una fase adolescenziale,quella che serve per formare il proprio carattere, la propria personalità ... questo per errore da parte di mia madre che me lo ha impedito.E ho dovuto farlo dopo durante l'università,quindi mi sono sempre sentita "indietro" rispetto ai miei coetanei,come se fossi stata tenuta dentro una campana di vetro per anni.Ho vissuto tutto il resto invece con normalità,se cosi vogliamo chiamarla (fidanzati,uscite,amicizie).Ho sempre combattuto a testa alta per avere la libertà che mi spettava.
Non si nasce genitori,e questo ho inziato a comprenderlo da molti anni.Prima provavo rancore,oggi cerco di utilizzare quel rancore e trasformarlo in altro,perchè mi avvelenerebbe.E probabilmente perdonarla,mi consentirà di proseguire con più serenità.
Mettere dei paletti per me significa farmi rispettare.Anche se se spesso perdo il controllo di me stessa e mi arrabbio ferocemente passando dalla parte del torto.Sto cercando di lavorarci da tempo,ma essendo molto emotiva,invece di ragionare con calma,mi escono le lacrime.Mi sento proprio una bambina,non un'adulta di 29 anni!.
Molte mie amiche mi dicono di fregarsene,di lasciar parlare i genitori .. fosse facile!
Certamente trovare l'indipendenza economica mi permettere di fare quel salto,e affrontare la mia vita con più responsabilità-

Aver saltato la fase adolescenziale potrebbe crearmi dei danni nella mia vita? O meglio,dei danni che non possono più essere risolti?

Grazie di cuore per l'aiuto che mi avete fornito.

[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,

nessun danno, ma solo la difficoltà a staccarsi emotivamente e a recuperare un minimo di autonomia e indipendenza.

Fa sempre in tempo ad iniziare a prendersi cura di se'... certo con l'aiuto di un professionista, potrebbe meglio "guardare" con occhi altri a questa "condizione" e riuscire a definire "dove vuole stare" realmente.

Presso un Consultorio familiare i colloqui, anche se modesti in n. di consulenza, potrebbero essere gratuiti e aiutarla ad uscire da questo impasse!

Potrebbe essere l'inizio...


Si fidi e si affidi!


Di cuore
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Aver saltato la fase adolescenziale potrebbe crearmi dei danni nella mia vita? O meglio,dei danni che non possono più essere risolti?<<
più che di "danni" si tratta di vincoli e lei continua a portarseli dietro. Questi vincoli però sono attuali e le impediscono ora di stare bene e vivere serenamente, quindi prima di pensare al futuro bisognerebbe fare qualcosa nel presente. Le persone che hanno evitato la ribellione adolescenziale lo hanno fatto per dei vantaggi secondari che al momento "rendevano molto", ma che con il passare del tempo si sono svalutati.

L'indipendenza economica è importante, così come trovare strategie diverse per "gestire" questa madre castrante; alimentare il conflitto non serve, soprattutto se emerge rabbia e aggressività.







Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#7]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Mi sono ribellata poco,non totalmente.Spero di riuscire a tagliare questi vincoli prendendomi cura di me stessa.
Ho saputo che c'è uno psicoterapeuta nella mia zona,il primo incontro è gratuito.Vorrei davvero mettere a posto questo "fardello" che mi impedisce di spiccare il volo.
Grazie per tutti i vostri consigli,ne farò tesoro.
Buon anno a voi!
[#8]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Bene...

forse il volo sta già per spiccare.... Prendiamo il primo appuntamento e valutiamo!



Un augurio di cuore.
[#9]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
E' molto bello ciò che scrive perché mi pare che Lei sia sulla strada giusta: il perdono o meglio il cambio di prospettiva attraverso la quale vede i Suoi genitori è a mio avviso fondamentale: i genitori nella loro imperfezione sono convinti di fare il meglio per i propri figli e non sempre i genitori riescono a crescere e a cambiare insieme ai loro figli. L'iperaccudimento dei Suoi probabilmente non Le ha permesso di fare alcune esperienze, ma Le ha anche permesso di non "bruciarsi"...

Come hanno già detto i Colleghi, nessun danno, perché l'essere umano è molto flessibile e pieno di risorse e quindi saprà adattarsi e cambiare.
Non tutto è da buttare via, ma secondo me è importante sentire direttamente lo psicologo psicoterapeuta perché la sola consapevolezza di un problema, per quanto importante, da sola non è sufficiente per modificare quegli schemi relazionali e cognitivi che Lei ha messo in pratica per tanto tempo e che hanno creato il problema.

Quindi Le faccio tanti auguri per il Suo futuro :-)
Cordiali saluti,
[#10]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Vi ringrazio!!
Visto che devo attendere fino alle prossime settimane per un colloquio con questo psicoterapeuta,sono in vacanza attualmente,vorrei chiedervi delucidazioni su come comportarmi di fronte a certi meccanismi.
Credo che tra di noi esista una sorta di competizione continua,non da parte mia,ma da parte di mia madre.Se fanno dei complimenti a me,puntualmente chiede se lei sia la più bella e la migliore.
Ogni complimento che ricevo,lei deve sempre smontarmelo in qualsiasi modo.E poi la competizione per lei non finisce qui,ma si estende anche al modo di vestirsi,deve primeggiare in tutto.
Se mi metto una gonna (sopra il ginocchio,niente di cosi esagerato),invece di ricevere apprezzamenti e carinerie da parte di una madre,ricevo soltanto cattiverie ("ma dove vai vestita cosi").Fare spallucce è diventato il mio hobby,ma sinceramente sono situazioni che pesano e che mi fanno riflettere.Arrivo a compatirla,quasi.Crescendo ho iniziato a risponderle con battutine, per stemperare le situazioni,ma alle volte,come dicevo in alcuni post fa,esagero e poi mi pento perchè la situazione degenera.Alle volte si litiga anche solo perchè faccio la doccia (... che poi sono sempre li' a fare quello che si deve fare,cioè asciugare e pulire se c'è bagnato per terra) ... oppure se trascorro il capodanno fuori,come è accade sempre,mi tartassa di messaggi e telefonate,perchè "devo" tornare a casa perchè lei non riesce a dormire.Ovviamente non le rispondo e mi godo la serata.

... alle volte penso che preferirei non diventare madre,per la paura di diventare cosi con i miei figli!
Grazie saluti e buon anno!!
[#11]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissima,

coraggio e non si perda d'animo!


Siamo sulla buona strada...



Un augurio,

di cuore
[#12]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>..vorrei chiedervi delucidazioni su come comportarmi di fronte a certi meccanismi..<<
gli psicologi non danno indicazioni sul "come ci si deve comportare", ma cercano di creare le condizioni giuste per mettere in atto gli atteggiamenti diversi e più funzionali.

Nel suo caso bisognerebbe lavorare sulla separazione, intesa come "giusta distanza da tenere", soprattutto con sua madre che sembra competere con lei come una sorella o un'amica.

Potrebbe essere utile riflettere su questa domanda:
Cosa farebbe sua madre senza di lei?






[#13]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie Dr. Antonietta Albano,per la fiducia!

mi sono espressa male,scusate :-)
Penso che senza di me si sentirebbe persa ... mi vede come un prolungamento di lei stessa.
[#14]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Penso che senza di me si sentirebbe persa ... mi vede come un prolungamento di lei stessa.<<
questo pensiero è già di per se "bloccante". Comprenderà bene che mettere le distanze da una madre percepita in questo modo diventa difficile, questo chiaramente è il suo modo di vedere la relazione e andrebbe modificato.







[#15]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Comprendo il suo punto di vista,effettivamente la vedo cosi,ma di certo se avessi l'occasione di andarmene di casa lo farei con molta serenità,perchè è la mia vita e lei si deve abituare.
Rifletterò su ciò che ha scritto.Grazie a tutti,di cuore.
[#16]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Grazie a lei..


Un augurio,

di cuore.