Rapporto con un'amica

Salve dottori, fino a 9 anni ho vissuto in Calabria, poi mi sono trasferita con i miei a Milano per lavoro. Alle medie, ho conosciuto una ragazza che poi è diventata la mia migliore amica. Alle medie il rapporto è stato bellissimo, ci trovavamo d'accordo su tutto, ridevamo e scherzavamo. Stessa cosa anche in prima liceo (anche se abbiamo fatto due licei diversi). Dal secondo anno in poi le cose sono cambiate: non la seguivo più, lei cambiava ragazzo da un giorno all'altro, io invece non ne avevo ancora avuto uno e inconsciamente forse ero gelosa o mi sentivo inferiore. Poi mi facevo dei complessi perché lei è molto magra e io invece ero, almeno fino a tre anni fa, un po' più grassottella. Il rapporto si è proprio deteriorato perché faceva cose per me assurde: si ubriacava, un giorno ricordo che è finita in ospedale perché aveva bevuto troppo, io ero una brava ragazza quindi mi sono arrabbiata a sentire una cosa del genere, da un lato perché le volevo bene ma anche perché si stava allontanando dal tipo di persone che a me piacevano e per terzo era la mia unica amica e la stavo perdendo. Finiva a letto con chiunque, a me certe cose sconcertavano, forse perché io esperienze del genere non le avevo mai fatte, comunque le sono sempre stata accanto anche se vedevo che lei iniziava a snobbarmi e a frequentare altre persone senza invitarmi alle uscite. Il rapporto è andato avanti (grazie a me che lo trascinavo con entusiasmo, non da parte sua che mi dava sempre bidone a ogni uscita) finché un'estate (forse in terza superiore) è sparita dalla circolazione e non rispondeva più ai messaggi. Ovviamente mi sono arrabbiata molto e l'ho lasciata perdere. Un anno dopo si è rifatta viva dicendomi che aveva combinato un casino (forse ad essere sparita) e che voleva parlarmi. Io ero arrabbiata e non le ho risposto. Mi sono rifatta viva un anno dopo. Mi ha spiegato che non riusciva più dopo che si è allontanata ad avere il coraggio di ricercarmi. Comunque in fondo sapevo che il rapporto si era deteriorato quindi anche se diciamo che avevamo ricominciato a sentirci, io ero sulle mie. Anche perché comunque per troppo tempo ero stata amica di una ragazza che non riconoscevo più. Al primo anno di università, succede che ho la mia prima storia importante e mi lascio con questo ragazzo. Sto malissimo e mi allontano da tutti, lei compresa. Mi rifaccio viva un anno dopo, e lei come se mi facesse un piacere dice che ho sbagliato (vorrei dire, tu hai fatto lo stesso tempo prima, l'hai scordato?) ma che lei è comprensiva e quindi vuole accettare di vedermi. Già qui la cosa non mi piace, ma vabbè ci vediamo, facciamo la pace. Cosa succede da due anni a questa parte? Non mi ci trovo. Lei ora dopo tutte le esperienze che dice di aver passato fa un po' la psicologa/maestrina, è pesante. Non si riesce a fare un discorso che deve sempre analizzarti. Pensa di avere sempre ragione. Oltre al fatto che su certe cose non è cambiata, se ai tempi del liceo nascondevo i miei veri sentimenti perché se raccontavo una cosa lei sminuiva, ora a parte le volte in cui fa la morale, o schernisce oppure ancora sminuisce. Perché le sono ancora amica? Perché comunque la conosco da quando sono a Milano, e quindi le voglio bene e poi è tra le poche persone che a volte riesce a farmi un discorso profondo.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Perché le sono ancora amica?
>>>

Potrebbe essere per vari motivi.

Può essere perché sotto sotto la invidi, dato che lei si è permessa di vivere e fare cose che, sebbene un po' eccessive, a te sarebbero comunque sempre state precluse dal tuo senso morale più sviluppato.

Può essere perché dentro hai un buco affettivo da colmare, che ti ha fatto attaccare alla prima amicizia che ti è capitata, senza riuscire più a sostituirla con altre. In altre parole, ti sei accontentata per bisogno e per mancanza di altro.

Può essere perché sei ancora immatura e non riesci a vivere in modo indipendente, senza bisogno di confrontarti con altre persone.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,

< Perché le sono ancora amica? Perché comunque la conosco da quando sono a Milano, e quindi le voglio bene e poi è tra le poche persone che a volte riesce a farmi un discorso profondo...>


Può essere, ma è anche contraddittorio ciò che afferma: non è mai stata in accordo con il suo modo di essere e di agire eppure sostiene di fare con lei discorsi profondi...!

Apparentemente sembra ci sia una bassa autostima ed una scarsa fiducia in se stessa, che le permettono di avere un comportamento contraddittorio con questa persona: una sana invidia forse?

Proprio per il fatto che questa ragazza si sia "aperta" alla vita, mentre lei è rimasta dove era!


Si, forse un probabile bisogno di affetto.


È nella sua infanzia, probabilmente, che vanno ricercate le risposte; rapporto con la famiglia e anche il trasferimento, spesso, sortisce effetti da non sottovalutare.



Provi a riflettere...


Un caro saluto
[#3]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, concordo coi Colleghi , si cresce, si cambia e questa amica.
, molto disinvolta fin troppo, forse è stata un pò l'ideale dell'io a cui lei si è rapportata, un pò invidiandola in fondo al cuore e un pò rimproverandola.. I rapporti sbilanciati alla fine non durano, secondo me..
Lei vorrebbe di più da questa amica, ma forse è un'illusione , la difficoltà di staccarsi dalle sicurezze di un tempo..
Ci pensi e si guardi intorno.. nuove amicizie . più in sintonia, sono possibili .. cosa ne pensa.. ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie per le vostre risposte Dottori, provo a rispondere a tutti:

Dottor Santonocito: sono d'accordo su tutto, soprattutto con la seconda, perché infatti con la mia prima storia importante che non funzionava per vari motivi, nonostante il ragazzo mi facesse capire che non volesse impegnarsi, io che invece volevo di più gli sono stata accanto perché non riuscivo a staccarmi per paura di stare sola o che non trovassi qualcun altro.

Dottoressa Albano: volevo aggiungere una cosa a quanto lei ha detto dato che mi invita a riflettere, e per farlo voglio fare un esempio, l'ultimo "discorso" che abbiamo fatto, uso le virgolette perché è impossibile fare un discorso senza che lei lo tronchi sul nascere trovando una qualche causa psicologica, è che io per fare conversazione, mi lamentavo del fatto che ogni volta che ho il ciclo divento nervosa per poi trovare serenità una volta passato, lei tira fuori il fatto che succede perché ho dei problemi da risolvere che non so cosa c'entri. Capisce che è difficile riuscire a fare un discorso se dico "a" e deve trovare una causa psicologica a tutto quello che dico. Non lo fa solo con me, un po' con tutti.

Dottoressa Fregonese: lo penso anch'io Dottoressa che sia un'illusione, mi sto comportando come facevo con il mio ex ragazzo pensando che di volta in volta possa cambiare e che le conversazioni possano essere migliori e invece non succede mai.
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< Capisce che è difficile riuscire a fare un discorso se dico "a" e deve trovare una causa psicologica a tutto quello che dico. Non lo fa solo con me, un po' con tutti...>


Si, non deve essere affatto semplice, ma deve farci i conti con questa cosa... non crede?


Accogliere questa vostra diversità se, in fin dei conti, la arricchisce "essere in amicizia" con lei o prendere le distanze.


Riflettere ed elaborare questi vissuti con un professionista, che la aiuti a mettere un po' di ordine?



Di cuore.
[#6]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Sì, ci penserò, grazie.
[#7]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
A lei,

per il confronto....


di cuore.