Ansia patologica

Buongiorno.
Da diverso tempo ho un problema che mi fa sentire parecchio a disagio. Penso di soffrire di ansia patologica, ovvero un'ansia troppo eccessiva. Non riesco a gestire le situazioni in maniera razionale, penso sempre negativo, mi fascio la testa prima di rompermela e ho sempre paura che le cose vadano storte.
Sto con il mio ragazzo da due anni e lo scorso maggio si è trasferito a Torino. Torino è la sua città natale, c'è nato e cresciuto. I suoi genitori sono separati: il padre e il fratello vivono a Torino mentre la madre a Genova (dove vivo io).
A Genova aveva perso il lavoro è cosi, non riuscendo più a trovare nulla, ha deciso di spostarsi a Torino dove comunque aveva l'appoggio di suo padre. C'è anche da dire che lui ama la città dove è nato, ci sono i suoi amici di infanzia, le sue radici.
Nonostante tutto ha voluto continuare la nostra storia perchè siamo legati da un sentimento molto forte. Fin'ora abbiamo sempre fatto un po' per uno, ogni tanto vado su io, ogni tanto viene giù lui e devo dire che questa distanza ha anche rafforzato il nostro rapporto perchè è come se dessimo molto più valore al tempo trascorso insieme. Io però sto vivendo questa situazione malissimo! Fin ora non lavorava e quindi riuscivamo a stare insieme anche per una settimana di fila, mentre ora ha trovato lavoro e la cosa mi sta procurando moltissima ansia. Ho continuamente paura di non riuscire a vederci più, ho paura di perderlo, che ci lasceremo, che il fatto di vederci poco possa allontanarci. Io sono prossima alla laurea, mi manca l'ultimo esame e se riesco a passarlo mi laureo. Lui vorrebbe che lo raggiungessi su, all'inizio ero contrariata all'idea di trasferirmi per lui ma ora mi rendo conto che io qui senza di lui sto male. In più non mi trovo molto bene nella mia città, la amo perchè ci sono nata ma sotto molti punti di vista avrei bisogno di cambiare aria perchè qui non mi sento bene (questa cosa di sentirmi a disagio qui già l'avevo prima di fidanzarmi con lui, poi ho conosciuto lui e finchè c'era lui stavo bene).
Non so davvero cosa fare! Ho preso in considerazione l'idea di provarci un domani a trasferirmi, almeno provarci per vedere come va! Se va male in due ore di treno sono di nuovo a casa. Tutto questo però mi mette a disagio, ho paura delle decisioni, delle scelte, mi sentirei in colpa da una parte a lasciare qui i miei però dall'altra qui non mi sento felice. C'è anche da dire che a Genova purtroppo c'è pochissimo lavoro e nel caso in cui qui non lo trovassi sicuramente farei un tentativo a Torino dove avrei anche l'appoggio del mio fidanzato.
Non so come affrontare questa situazione senza impazzire!
Vi chiedo un aiuto o un consiglio.
Grazie.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
La situazione sembra abbastanza chiara. Ti senti immobilizzata e bloccata da un'ansia generalizzata che ti impedisce di prendere le decisioni con più libertà. In amore, nel lavoro.

Ma come spesso siamo costretti a far presente ai nostri utenti, più un problema è sentito, meno possiamo fare da qui. Se ritieni che sbloccare la situazione sia importante e ne valga la pena, dovresti preventivare la ricerca di uno psicologo/psicoterapeuta di persona.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,

< Ho continuamente paura di non riuscire a vederci più, ho paura di perderlo, che ci lasceremo, che il fatto di vederci poco possa allontanarci...>


Questo non è detto... credo in questo momento sia frutto di una sostanziale ansia.


< Io sono prossima alla laurea, mi manca l'ultimo esame e se riesco a passarlo mi laureo.

Lui vorrebbe che lo raggiungessi su, all'inizio ero contrariata all'idea di trasferirmi per lui ma ora mi rendo conto che io qui senza di lui sto male...

In più non mi trovo molto bene nella mia città, la amo perchè ci sono nata ma sotto molti punti di vista avrei bisogno di cambiare aria perchè qui non mi sento bene (questa cosa di sentirmi a disagio qui già l'avevo prima di fidanzarmi con lui, poi ho conosciuto lui e finchè c'era lui stavo bene).. >


Il trasferimento può essere una buona idea, non solo per stare vicino a lui, ma anche e soprattutto per darsi una possibilità, visto che il disagio del "luogo" era presente anche nel momento a priori della storia.


Percepisco parecchia instabilità emotiva, indecisione... meritevole di attenzione, nel senso che si evince un bisogno di essere orientata in scelte che siano sentite e consapevoli.


Provi a rivolgersi ad un Consultorio della sua città e provare a fare un po' di chiarezza in questo turbinio emotivo.


Di cuore
[#3]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio Professore per la sua risposta.
Nel frattempo lei non avrebbe qualche consiglio da darmi? So che per via telematica è molto difficile e come ha già detto lei dovrei parlarne "faccia a faccia" con un esperto, ma non avrebbe giusto qualche suggerimento per riuscire ad acquisire maggior sicurezza e serenità?
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dottoressa Albano, è stata molto gentile e disponibile.
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Grazie a lei per il confronto,

sperando possa farla riflettere su una svolta al cambiamento!



Ne vale la pena...


Di cuore.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Scusi Dottoressa se la disturbo ancora, ma mi è venuto in mente un altro particolare.
Ho notato che ultimamente arrossisco molto spesso, ho sempre arrossito per situazioni imbarazzanti ma ultimamente la cosa sta sfuggendo di mano.
Non so se sia legato all'ansia ma sono entrata in un circolo vizioso in cui ho anche paura ad arrossire di fronte alla gente. Non sono una ragazza estroversa , sono piuttosto timida ma se una persona mi mette a mio agio non faccio nessuna fatica a relazionarmi con le persone, parlare e prendere confidenza. Però si può dire che non sia la classica ragazza che parla "anche con i muri". Questa cosa del rossore però mi è capitata anche con dei familiari o con gente con cui ormai ho moltissima confidenza e alle volte sono addirittura arrossita senza un reale motivo. Penso che anche questo aspetto sia scaturito da una forte instabilità emotiva.
Lei cosa ne pensa?
Mi scuso ancora per il disturbo
[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Sì, l'arrossimento e la relativa paura che succeda di nuovo possono benissimo essere legate all'ansia.

>>> ma non avrebbe giusto qualche suggerimento per riuscire ad acquisire maggior sicurezza e serenità?
>>>

Per deontologia e regolamento non possiamo fare interventi da qui. Non funzionerebbero comunque perché non si può essere facilmente motivati a seguire suggerimenti ricevuti online, a distanza, che vanno in senso contrario ciò che si è agito finora. Occorre persuadersi di persona su quali siano le strade corrette da seguire.
[#8]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Più che altro una sorta di imbarazzo, di insicurezza...


Buona giornata !
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