In tutte queste volte prima dell'atto in se l'ansia di poter cadere in quella trappola mi tornava

Buona sera cari dottori, ormai credo che abbiate già un quadro chiaro della mia situazione in merito ai post passati. Vi scrivo perchè sono stanco di una cosa, anzi non stanco ma sfinito credo sia il termine esatto. si tratta di un problema che ormai si ripresenta a livello sessuale. già in passato avevo chiesto un vostro parere in merito alla mia "disfunzione erettile" al momento dell'instaurarsi di un rapporto sessuale con la mia partner, ora il problema sembra essere una costante che si ripresenta e sta mettendo a dura prova il nostro rapporto. mi spiego meglio, circa 6-7 mesi fa si è presentato questo problema di disfunzione al momento dell'atto sessuale, non ci badai dimenticandomene e fin qui tornò tutto alla normalità con la mia partner.(apro una parentesi io e la mia partner stiamo insieme da tanti anni,abbiamo un bellissimo rapporto in tutti i campi siamo giovani 23 e 22 anni ci amiamo molto e vogliamo un futuro insieme), chiusa parentesi. successivamente circa 4 mesi fa il problema si è ripresentato senza un reale motivo nel momento in cui volevamo fare l'amore con vera e propria impotenza fin dall'inizio del rapporto che non è neppure cominciato dato lo stato delle cosea. da li in poi allora ho avvertito dentro di me come un campanello di allarme iniziandoci a pensarci su. passati circa 20 giorni improvvisamente una sera io e la mia compagna eravamo soli in casa, dapprima io avvertii quell'ansia che mi attanagliava ma come per "magia" avvicinandomi a lei tutto passò pian piano e facemmo l'amore.a questo punto io sentii dentro me una forza strana come se questo mio "successo" nel poterla soddisfare mi rendesse ancor più sicuro di me. successivamente passarono 15-20 giorni e si presentò un'altra occasione per fare l'amore ma da qui fu la fine, non solo questa volta ma altre ben 3 volte non sono stato in grado di avere un minimo di erezione . in tutte queste volte prima dell'atto in se l'ansia di poter cadere in quella trappola mi tornava in mente e per l'appunto si concretizzò ogni volta.io amo puramente alla follia la mia partner mi attrae in una maniera incredibile. i primi anni insieme non accadde nulla di ciò! solo in questi ultimi tempi!. SO DI ESSERMI DILUNGATO MOLTO ma sono sfinito moralmente e fisicamente da questa cosa. è un mese e mezzo due che ormai non abbiamo un rapporto sessuale e la cosa inizia a gravare nel nostro rapporto. chiedo a voi un parere un consiglio un aiuto di ogni modo su come poter sconfiggere questa "malattia" nON SO NEANCHE come definirla, ho parlato col mio medico di base ma non ha saputo risolvere nulla dicendomi di aspettare e aspettare. chiedo a voi medici e specialisti un aiuto prima che tutto questo mi porti a un circolo vizioso senza fine!
cordialmente
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Dai consulti che hai inserito in passato sembra abbastanza evidente che la tua ansia ti sta giocando brutti scherzi. Se dal punto di vista medico non hai nulla - e questo lo possono dire solo il tuo medico di base ed eventualmente un andrologo/urologo; queste visite le hai già fatte vero? - il passo successivo è farti dare un parere da uno psicoterapeuta, con relativo ed eventuale percorso di cura.

Darti rassicurazioni e pacche sulle spalle da qui non servirebbe a nulla, anzi rischierebbe solo di alimentare la tua ansia e confonderti ancora di più.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazzo,

comprendo la frustrazione di questi vissuti, ma è importante porsi in modo deciso al " problema " :

primo passo diagnosi andrologica, che ci permette di escludere ogni causa organica, nonostante la sua giovane età e l'evidente ansia da prestazione... questo perché, a volte il disagio può essere rappresentato anche da una componente mista: organica e psicologica insieme.

A prescindere, comunque, il consulto con un Collega Psicoterapeuta ( possibilmente formato in Sessuologia) lo ritengo necessario, afffinche' i meccanismi inconsci di origine ansiosa, che si sono innescati, possano essere dipanati!

Le motivazioni per cui si sperimenta questamesperienza possono essere diversi e una diagnosi differenziale è necessaria.


La sollecitazione è di provare a contattare lo Spazio Giovani della sua città ( se rientra ancora per l'età), dove può avere la possibilità di incontrare sia la figura dell'andrologo che del terapeuta in forma totalmente gratuita.

Si attivi e non continui a rimanere in attesa, perché il rischio è che si crei un circolo vizioso complesso e rischioso, anche per la coppia che, al momento, non escludo possa essere presa in carico per una possibile terapia sessuale di coppia..

Questo perché, dopo parecchio tempo che si vivono momenti di frustrazione nell'area erotico-sessuale, si rischia di minare la fiducia e l' affetto anche nella sfera affettiva e relazionale.

Una terapia di coppia, per la coppia e con la coppia potrebbe ripristinare questo mondo affettivo e sessuale, di cui si sente aver perso il " potere "!

Al consultorio, ad es., potreste recarvi anche assieme!



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