Amicizia problematica

Buongiorno a tutti. Mi rivolgo a voi senza sapere se sto cercando un aiuto o se questo vuole essere semplicemente uno sfogo...detto questo, ecco la situazione. Da circa tre anni ho stretto amicizia con una ragazza...ci conoscevamo anche prima, ma di vista, e oltre ad uno scambio di saluti non si andava...comunque, all'inizio -direi una 15ina di mesi- è stato un bellissimo rapporto di cui porto dei piacevoli ricordi...ci si sentiva ogni tanto al cellulare, ci si cercava, lunghe chiacchierate, uscite in gruppo nei fine settimana; c'era confidenza e complicità, come è giusto che sia in amicizia...ora, premetto che dopo non molto tempo averla conosciuta ho avvertito di provare qualcosa per lei; tuttavia non mi sono mai aperto, vuoi perchè non la volevo perdere, vuoi perchè lei -da molto tempo pure- un ragazzo già ce l'ha e si da il caso sia un mio amico -forse non stretto, ma di certo una persona per cui ho una certa considerazione-...non so se lei o altri abbiano mai notato questa mia "infatuazione"...apparte alcune sue uscite maliziose e provocatorie non ho elementi per dirlo...di fatto però, per diverso tempo, le cose sono andate positivamente, almeno sino all'inizio del 2014...di lì il rapporto è diventato più conflittuale; da parte mia -ma anche sua- è venuta meno la confidenza al punto che mi piacerebbe stare con lei a parlare, ma non saprei cosa dirle; lei, dal canto suo, si fa sentire poco...sì, quando c'è qualche uscita in gruppo o una cena tra amici a casa sua mi invita, ma pare quasi sempre fredda e distaccata, quasi indifferente...ad esempio, quando ci incrociamo per strada, ormai ci salutiamo e basta, null'altro...o quando capita di uscire con altri amici è capace di ignorarmi per tutta la sera salvo poi incominciare a lanciarmi frecciatine e sfottò vari...oppure quando le scrivo: spesso e volentieri non mi risponde o mi risponde a distanza di ore se non giorni...eppure, qualche mese fa, con mio stupore, mi è stata vicina in un momento per me difficile, senza che io le dicessi nulla...per tutti questi motivi non riesco a capirla: ho provato a chiederle dei chiarimenti più volte, ma non mi ha mai dato risposte: per lei non c'è nessun problema, è tutto normale, è solo una mia fissazione.
Arrivati a questo punto mi trovo combattutto...da una parte vorrei esserle amico, perchè in fondo mi manca il rapporto che avevamo e se ci fosse un modo per ripristinarlo lo farei...dall'altra invece, mi sento in soggezione, quasi la temessi. Questa situazione mi sta davvero pesando, non passa giorno senza che ci pensi. Ho provato a vedere la cosa sotto più punti di vista - incluso il suo, quello della fissazione- ma niente, non ne esco.
Non so se sia stato chiaro nell'esposizione dei fatti e di quanto sto provando. Nel frattempo ringrazio chiunque voglia intervenire.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
vorrebbe esserle amico o qualcosa di più?
Cosa è cambiato dal precedente consulto?

Il cambiamento nel vostro rapporto può dipendere da entrambi e da più di un motivo, da qui comunque non ci è possibile saperlo.
Sembra che questa ragazza occupi molto i suoi pensieri, ha provato ad allargare i suoi orizzonti?

Non crede le peserebbe meno il cambiamento nel rapporto con questa ragazza, se avesse altre amicizie, altri interessi?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,
sembra come se fra Voi ci fosse stato un "non detto" che ha inficiato l'amicizia.
e tuttavia Lei ha fatto il possibile per parlarvi.

E' faticoso accettare una situazione che viviamo come confusa e indefinita, ma se una delle due parti afferma che è tutto chiaro, la strada è sbarrata.

<<Non passa giorno senza che ci pensi>.. Ha già fatto il possibile, non lo faccia diventare un chiodo fisso.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Grazie per la risposta.

Io credo voglia esserle amico. Ciò che mi fa male infatti non è tanto la consapevolezza che da lei non possa avere altro quanto piuttosto vedere e sentire una tale indifferenza e freddezza da una persona che si considera amica. Che fossi attratto da lei l'avevo capito praticamente all'inizio e -quasi allo stesso tempo- mi ero già messo il cuore in pace. Mi andava bene così, perchè mai prima avevo avuto una ragazza come amica e con una simile confidenza. Questo è quello che sento...poi magari mi sto ingannando da solo convincendomi che l'amicizia uomo-donna esista veramente.
Nell'ultimo periodo non trovo sia cambiato nulla nel nostro rapporto, i soliti "alti e bassi" -se così li vogliamo chiamare- tipici dell'ultimo anno. C'è da dire che, forse, lei a breve starà via per diverso tempo. Io sono venuto a saperlo per fonti traverse, ma non è questo il punto. Non sapendo se e per quanto sarebbe rimasta ancora qui, le avevo inviato un messaggio di auguri per l'eventuale nuova esperienza, anche perchè, nel caso partisse, mi piacerebbe salutarla di persona. Non ho ricevuto nessuna risposta; il giorno seguente la incrocio per strada, mi saluta e basta. Il che mi fa pensare visto che difficilmente non l'ha ricevuto.

Sì, ho provato a frequentare altre persone, altri amici, ma non è così semplice. Innanzitutto due miei amici sono nella stessa compagnia di questa ragazza. Altri invece li vedo molto più raramente. Io ho provato a staccarmi, magari pure evitandola, ma non è facile visto che ci incrociamo comunque molto spesso. E poi, come dicevo poc'anzi, una parte di me vorrebbe esserle amico e non vuole perderla, un'altra la teme e vorrebbe rifuggirla.
PS: Se per amicizie intendeva amicizie e conoscenze femminili, no, ora come ora non ci sono

Ho letto solo ora l'intervento della Dott.Brunialti, che ringranzio.
Probabilmente è vero. Rimane comunque la difficoltà nell'accettare un qualcosa che come ben dice è indefinito e privo di certezze. Come scrivevo, ho provato ad allontanarmi: fa ugualmente male, fa ugualmente pensare. Mi ricordo che in autunno è passato un mese senza che la contattassi o altro, ci si incrociava e basta. Ero ugualmente amareggiato. Poi per una serie di motivi è tornata a farsi sentire, anche ad essermi vicina in un periodo non facile, e tanto è bastato per farmi ricredere se fosse davvero il caso di tagliarla fuori.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, tutto è molto poco chiaro, perchè mancano nel suo dire, molti dettagli.. Potrebbe persino darsi che questa ragazza avesse anche lei , in fondo al cuore, una attrazione verso di lei , e che si sia sentita respinta. E' solo un'ipotesi la mia, ma provi a pensarci..
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Ringrazio la Dott. Fregonese per l'intervento.

Le dirò...a questa possibilità ci avevo pensato e forse non sono stato nemmeno l'unico: ricordo chiaramente mio fratello -che conosce questa ragazza- farmi del battute in tal senso. Come dicevo, nei primi tempi, ci sentivamo spesso, anche senza alcun motivo. Cercava e nemmeno rifiutava il contatto fisico. Inoltre ricordo non si faceva problemi a "giocare" con me attraverso doppi sensi, alle volte nemmeno troppo velati. Insomma, l'idea l'avevo accarezzata. Ma mi sembrava più un modo per autodifendermi, per non demoralizzarmi...e poi si sa, quando si è attrattati si finisce per dare valore a cose che in reltà non celano alcun significato...inoltre a farmi propendere per l'ipotesi che fosse nient'altro che una mia piacevole costruzione mentale c'era e c'è il rapporto col suo ragazzo: che io sappia il rapporto è ottimo, stabile, di lunghissima durata...perchè mai lei, anche nel suo profondo, avrebbe potuto provare qualcosa per me? Comunque, col cambiare della situazione, tutto questo è venuto a mancare...giusto per fare un esempio, ormai mi sento in imbarazzo anche solo ad abbracciarla quando ci si scambiano gli auguri; vorrei, farlo, ma non mi è naturale, temo mi respinga. Alcune "maliziosità" da parte sua invece sono rimaste, ma più sottoforma di frecciatine.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
E così, continuo a pensa che lei, mio caro, abbia perso l'autobus..forse l'attrazione della ragazza per lei non era una cosa saggia e razionale, ma c'era.. Parlando in generale non è affatto garantito che anche all'interno di un rapporto ottimo, stabile di lunghissima durata.. una donna , ma anche un uomo non possa avere delle fascinazioni per una persona diversa.. mah.. poi frecciatine, appunto..
[#7]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Se davvero così fosse , non saprei se sentirmi più "sollevato" o ancor più avvilito
[#8]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Buongiorno. Eccomi ancora qui, per alcuni aggiornamenti.

In breve, sono quasi 5 mesi che non frequento lei ed il resto della comitiva di amici. Essenzialmente perchè mi sentivo ormai un estraneo e mi stava diventando difficile sopportare gli atteggiamenti altalenanti di questa mia amica e quelli strafottenti di un tizio della comitiva.
Ora come ora mi ritrovo senza una comitiva, ma -onestamente- non mi pesa moltissimo e nemmeno mi pesa non essere cercato da questo gruppo dal quale mi sono defilato. Frequento saltuariamente altre persone (tra le quali un ragazzo di quel gruppo con cui sono in buoni rapporti), improvviso le uscite la sera dei fine settimana, insomma quello che viene, viene...ho anche approfondito la conoscenza con una ragazza, niente di che, sia chiaro, ma è comunque piacevole godere di un po' di considerazione anche dall'altro sesso...certo, ovviamente così facendo sono più frequenti i momenti in cui resto solo, ma è una solitutidine diversa da quella che sentivo tempo fa: non è angosciante, anzi, direi piuttosto serena.

In questi mesi di distacco mi è capitato sovente di pensare a lei. Ma anche qui i pensieri sono diventati più leggeri e meno fastidiosi e pesanti da sopportare. La distanza mi ha fra l'altro permesso di analizzare più razionalmente il tutto: come dicevo in passato, sebbene provassi (provi?) qualcosa per lei, non mi ha mai dato fastidio il fatto che fosse impegnata. Piuttosto, a darmi fastidio, erano alcuni atteggiamenti di insofferenza totalmente gratuiti e ingiustificati, l'alternarsi continuo di comportamenti amichevoli ad altri d'indifferenza se non proprio d'ostilità, la mancanza di rispetto che talvolta traspariva dai suoi gesti e dalle sue parole, in netta contrapposizione con atteggiamenti di tutt'altra natura che avevano caratterizzato il nostro rapporto. In questi mesi mi è capitato spesso di imbattermi in lei, ogni tanto ho anche voluto contattarla, ma è stata molto strana: non risponde alle telefonate ma si scusa dispiaciuta via sms non rispondendo poi a quello che le ho inviato; mi invita ad una festa (credo più per educazione che per altro), accetto, e poi mi ignora per tutto il tempo; un giorno mi saluta freddissima quasi fosse obbligata, mentre un altro con un sorriso smagliante e fare amichevole disposta a fare due chiacchiere...e via così...da parte mia ammetto che avere a che fare con lei comporta un po' di imbarazzo e agitazione, sebbene, come dicevo, il pensarla non è più accompagnato da negatività...

Certo, vorrei sentirla, parlare con lei, recuperare l'amicizia: in fondo mi manca il rapporto che avevo con lei, ma temo di farmi male da solo...
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
<<Certo, vorrei sentirla, parlare con lei, recuperare l'amicizia: in fondo mi manca il rapporto che avevo con lei, ma temo di farmi male da solo...<<

Proprio così. Idee da evitare, dunque.



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dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Ciò che mi spiace è mettere la parola fine senza un vero chiarimento, senza capire il perché, senza cogliere il vero motivo scatenante per cui si è giunti a questo punto.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
..Senza capire il perchè...
Di molte cose non si riesce a capire il perchè, soprattutto se il perchè non è solamente il proprio ma afferisce anche all'altra persona. Che a sua volta lo capisce o no, il proprio motivo.

Può sembrare un ragionamento in po' astruso, ma abbiamoma che fare con due individualità, di cui ognuna non capisce proprio tutto di sè stesso/a.

E dunque... accettare questa conclusione è un buon passo avanti.