Amore: quando perseverare e quando lasciare andare?

Gentili Dottori,
come avrete modo di dedurre dai miei consulti precedenti, lo scorso anno ho attraversato un periodo particolare della mia vita, avendo chiuso un fidanzamento di 12 anni di fronte alla prospettiva del matrimonio. I miei precedenti consulti si concentravano su una mia storia appena intrapresa, che tuttavia non è più oggetto del mio odierno post.
Ho iniziato un percorso di psicoterapia saltuaria, accompagnata però dalla lettura di numerosi testi, per elaborare il lutto e fare luce in me stessa. Qualcosa comincia a sedimentare, ma ci vorrà tempo.
Vi scrivo perché vorrei capire se mi sto muovendo nella direzione giusta. Ho sempre tenuto un diario, e rileggendolo mi accorgo che pochi erano i momenti di felicità con il mio ex, semplicemente perché non mi sono mai sentita veramente accettata e “accolta” da lui. Era pieno di complessi, assurdamente competitivo nei miei confronti (ad es. quando uscivamo insieme ci teneva ad apparire lui “più bello” di me), anche se poi ero sempre io a proteggerlo dal mondo, a risolvere ogni problema; e mai mi ha mai fatta sentire “donna” o “protetta” da lui.
Ciò nonostante, vi domando come capire se sia o meno il caso di offrirgli una seconda occasione.
Nei mesi passati ci ho ripensato, ma non ho provato nulla tale da spingermi a cercarlo. Mi ha sempre cercata lui. L’ultima volta un mese fa, desideroso di mostrarmi il suo “nuovo se stesso” più conforme a ciò che gli avevo detto che mi mancava nel nostro rapporto (es. presenza, costanza, capacità di ascolto, ecc.). Non ho ancora capito esattamente perché (e vi ringrazierei se mi illuminaste) ma – per l’ennesima volta – l’ho trattato aspramente, dura come non mai, rimproverandolo che ciò che pensava di aver migliorato “per me” era niente, e non mi interessava conoscere il suo “nuovo se stesso”. Mentre parlavo mi rendevo conto della mia cattiveria, ma non riuscivo a frenarmi.
Chiusa la conversazione ho pianto tanto, e nei giorni seguenti avevo difficoltà a trattenere le lacrime, anche in luoghi pubblici. Ero arrabbiata con lui cui davo la colpa della fine della nostra relazione, in cui avevo creduto tantissimo. Capii che dovevo perdonarlo (non per ritornarci insieme, ma a prescindere, ed) al solo scopo di consentirmi di lenire le ferite e accogliere l’amore nella mia vita, lui o non lui.
Ho avviato questo percorso e pian piano riuscirò a perdonarlo e perdonarmi. Anche io ho commesso tanti errori, soprattutto nei miei confronti, consentendogli di mettere da parte me, i miei sogni ed obiettivi, per concentrarmi sui problemi suoi e della sua famiglia. A volte mi domando se saremmo durati lo stesso 12 anni qualora io avessi mostrato la vera me, quella di oggi che mi piace molto e che non vorrei cambiare.
Sono entrata in crisi quando un mio parente mi ha detto di cercarlo io, se lo amo ancora, perché poi potrei pentirmene.
Allora mi domando: come capire quando è orgoglio o rancore, e quando invece l’amore è davvero finito?
Vi ringrazio di cuore.
[#1]
Dr.ssa Barbara Persichetti Auteri Psicologo 10 23
Cara Utente,

la risposta alla domanda che pone, la conosce solo lei.

Nonostante questo, le consiglierei di rileggere quello che ha scritto, perché mi sembra che contenga già quello che vuole sapere.

Ciò che le posso suggerire, è di continuare il nuovo percorso che ha intrapreso e vedrà che tutto le sarà sempre più chiaro.

Buon lavoro,

www.attualmentepsi.com

[#2]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Ho iniziato un percorso di psicoterapia saltuaria..<<
cosa intende? La psicoterapia o la si fa o non la si fa, di solito le vie intermedie non sono utili e denotano altre difficoltà, così come non può sostituire la psicoterapia con le letture.

>>come capire quando è orgoglio o rancore, e quando invece l’amore è davvero finito?<<
questo tema può essere affrontato in terapia, ma non on-.line.
Ha provato a chiedere allo specialista che la sta seguendo?
Come mai sente il bisogno di chiedere anche un consulto on-line?





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it