Attacchi di panico e depressione

Salve, avrei davvero bisogno di aiuto. Ho 19 anni e sono una studentessa al primo anno di medicina fuori sede. Da qualche tempo a questa parte, in particolare da quest'estate, ho iniziato a sviluppare una sorta di depressione con attacchi di panico terribili e crisi di pianto. All'inizio pensavo che fosse legato al fatto di dover cambiare città e lasciare tutto, ma adesso, a distanza di mesi, questa cosa continua, anzi peggiore. Ho quasi sempre brutti pensieri, non sono abbastanza concentrata nemmeno per leggere un libro, figurarsi per studiare. Vivo nella costante paura che mi possa succedere qualcosa di brutto a me o ai miei cari, ma nonostante questo penso che morire è l'unica soluzione ai miei problemi. Inoltre sono sempre stanca, ho difficoltà a dormire e non ho fame. Io non so più cosa fare. Non ne ho parlato nemmeno con i miei genitori perché non vorrei farli preoccupare e sono terrorizzata perché per fare il medico ci vuole una mente molto lucida e ho paura che questi pensieri mi rovino la carriera oltre che la vita. Vorrei solo trovare un modo per uscirne e vivere spensierata come gli altri miei coetanei perché questa situazione è ormai insostenibile per me. Ho paura di non riuscire a venirne fuori.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Anche i medici si ammalano....e si curano.

Il percorso da poter seguire è una diagnosi clinica del suo malessere, se trattasi di ansia, di depressione, di altro....e poi stabilire quale percorso di cura effettuare.

Se trattasi soltanto di paura del cambiamento e del trasferimento potrebbe bastare soltanto qualche colloquio psicologico di sostegno a questa delicata fase della sua vita, affinché le laure non prendano il posto della voglia e capacità di adattarsi al nuovo.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile Utente, il cambiamento ed anche l'avvicinarsi alla complessità e difficoltà del lavoro che sceglie , possono renderle più presenti le problematiche inerenti al nostro corpo , alla malattia alla morte..Normale.. ora però proprio tutto quello che imparera' la renderà via via più capace di leggere diversamente questo nuovo modo.
Si faccia accompagnare da un Collega de visu e pensi che i medici migliori sono quelli più sensibili , capaci di cogliere le paure e i sintomi veri e .. trovare la quadra..
Cari auguri, dottoressa!
Tra qualche anno..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per l'incoraggiamento, ma i miei "brutti pensieri" non sono riferiti alle malattie, bensì a incidenti o cose comunque esterne al corpo. A volte, quando sto insieme agli altri, non so perché, penso che quella potrebbe essere l'ultima volta che li vedo oppure quando prendo un impegno a lungo termine, una vocina nella mia testa mi dice che potrei anche non arrivarci a quella data. Non riesco nemmeno a impegnarmi perché non riesco a pensare lucidamente. È come se una parte di me fosse costantemente impegnata a ricordarmi tutte le cose brutte che possono accadere. Io lo so che questo non è normale e ho paura. Sto cominciando a temere per la mia sanità mentale. Mi dispiace assillarvi ma sono disperata.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Mah! secondo me c'è una accresciuta consapevolezza del corpo , degli accadimenti negativi, del fatto che la vita è a termine e i libri che studia a mio parere, aumentano l'attenzione sul corpo , sulle fragilità che tutti abbiamo..
Rinnovo gli auguri ed i consigli..
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Anche la paura della morte, va analizzata con cura, spesso cela un dostirbi depressivo.

Si faccia aiutare.
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