Rapporto madre vedova con altro uomo

salve, sono un ragazzo di 23 anni, ho due sorelle una di 15 e l'altra di 26. A dicembre del 2012 abbiamo perso nostro padre per un brutto male. da due mesi a questa parte mia madre(50 anni) ha cominciato a frequentare un altro uomo. inizialmente l'unica a sapere della sua relazione è stata mia sorella minore mentre io e la grande ne eravamo all'oscuro perchè mamma quando usciva la sera( sabato e domenica) diceva di farlo con amiche. io sto frequentando un corso fuori città e mamma sostiene di non avermi detto niente dall'inizio( quando lo scoprii si chiamavano già "amò")perchè io ero lontano e non poteva affrontare questa discussione per telefono. oggi sembra di essere arrivati ad un punto di non ritorno: fosse per lei, lui già vivrebbe in casa in pianta stabile perchè mia madre sostiene di doversi rifare una vita dopo due anni di sofferenza totale;" i tempi sono corti, la vita è una sola e voglio vivere questa storia perchè sto bene con questa persona".Lui lavora nella fabbrica dove lavora mamma e si conoscono come amici/colleghi da 8 anni. mamma fa leva su questo fatto per dire che ormai lo conosce abbastanza bene da poterlo portare in casa. noi non vogliamo perchè lede la nostra sensibilità il fatto che lui possa, ora, soltanto prendere un caffè in casa nostra; non vogliamo conoscerlo perchè non siamo pronti. Per mamma e per quest'uomo noi non saremo mai pronti per cui tanti vale farle da subito le cose. Noi le abbiamo ripetuto che accettiamo la sua storia ma al di fuori della nostra casa, perchè se no prenderà facilmente piede tra di noi.ieri puntualmente mamma lo ha fatto salire a prendere un caffè e noi siamo rimasti chiusi nelle nostre stanze. oggi ho chiamato quest'uomo dicendogli in modo garbato come la pensiamo della situazione ed ho ricevuto soltanto critiche del tipo: " voi siete bambini viziati che non volete il bene di vostra madre perchè la vita è la sua e non la vostra". Io non credo che una persona adulta possa ragionare in questo modo, non conoscendoci nemmeno, ma credo che invece un uomo deve voler bene e avere rispetto prima della famiglia della compagna, perchè in questo modo le dimostra il suo presunto amore. noi siamo stati categorici con mamma ma lei lo ha portato comunque, non considerando per niente il nostro parere e la nostra sensibilità urtata. io non le avrò scritto tutto ma le chiedo: è normale che una mamma si comporti cosi?una mamma che dopo due mesi vuole già portarlo a casa nostra per paura di rimanere sola un giorno?che dice: "vivete la vostra vita felicemente e lasciate stare la mia vita privata"? che dice che lei deve avere l'ultima parola su questa situazione?
adesso siamo tutti contro tutti, mamma non ci vuole più sentire e continua a vedersi con questo tizio nonostante sia in pericolo il bene della sua famiglia.
grazie per l'attenzione, attendo risposte.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Non credo sia una questione di "normalità", ma di buon senso. Voglio dire che un conto è alimentare una relazione al di fuori della mura domestiche, un conto è cercare di integrare "forzatamente" questa relazione all'interno della vostra famiglia.

In genere i figli dovrebbero essere "preparati" a questi avvenimenti, con il tempo e in maniera empatica. Invece la situazione da lei descritta sembra partire con il piede sbagliato.







Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
La perdita di un padre ,e per di più con queste modalità così dolorose, non è affatto facile ed il "dopo" non è semplice e dall'univoca lettura per nessuno.

Chi urla..
Chi piange...
Chi si chiude nel silenzio più assoluto..
Chi si innamora nuovamente ...

Immagino che sua madre stia vivendo il solito conflitto tra il patto di fedeltà alla sua famiglia - cioè voi figli - ed il desiderio di esorcizzare la paura della morte, cercando di aggrapparsi alla vita, ancora una volta.

Forse sperava nella vostra comprensione, nel vostro supporto, pensava che un caffè potesse solo tastare il terreno della situazione, non fare precipitare la situazione.

Ottimale sarebbe non dover scegliere tra i figli ed il nuovo compagno.
Datevi tempo, tutti, dialogando a cuore aperto sul dolore, paure, aspettative, desidei, bisogni...




Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66

Gentile ragazzo e fratelli,
accettare che qualcun altro prenda il posto del padre defunto non è facile, spoprattutto se si è ancora in età evolutiva e conviventi con l'unico genitore rimasto.

A Vostra madre direi che, proprio perchè la vita è breve, non c'è tempo da perdere in diatribe e conflitti con i figli, che sono in grado di avvelenare questa nuova relazione.
La convivenza non è l'unico modo che gli adulti hanno per amarsi.

Voi figli cercatevi un'autonomia. La sorella più piccola crescerà e andrà all'università, i legami con il genitore si allenteranno un poco per tutti Voi.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/