Crisi per laurea..

Buonasera,
Vorrei piu che un consulto un consiglio da persone piu esperte di me .. A breve, mi mancano circa quattro materie, mi laureero' dopo tanti tanti anni di sacrifici, demoralizzazioni per un traguardo che sembra non arrivare mai. Il problema pero' sta quando penso al giorno della laurea, ho una sorella con cui non ho rapporti e un padre che e' sempre stato praticamente uno sconosciuto seppur viviamo nella stessa casa.. Vorrei laurearmi da sola, solo con il mio fidanzato e non dire niente ad entrambi, perche' non lo dico per presunzione, ma non sono degni di accogliere la mia gioia in quel giorno e le mie soddisfazioni.. Non lo meritano perche' non hanno condiviso ne gioie ne dolori di tutto cio'..(oltre al fatto che non hanno rapporti con il mio fidanzato che e' stato l' unico a starmi vicina..) Ma da un lato non so come giustificare questa scelta, e cosa dire per evitare uno scontro visto che ancora vivo a casa.. Loro ovviamente non sanno quanto tempo manca ancora alla mia laurea.. Secondo voi come dovrei affrontare la situazione? Grazie mille.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Perché non concentrarsi intanto sui quattro esami che mancano? :-)
Che cosa a Suo avviso non funziona nella relazione col papà e con Sua sorella, tanto da definirli "sconosciuti"?
La mamma che ruolo ha? Ha altri fratelli?

Lei li ha mai coinvolti nelle gioie e dolori di questi anni?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Mio padre e' tossicodipendente, Ricordo che quando ero piccola, dai tre anni circa insomma, anche quando si avvicinava per abbracciarmi mi disgustava la sua presenza senza sapere il motivo e lo scansavo.. Non e' stato un buon padre ma l' ho sempre rispettato seppur non gli ho mai voluto bene.. ha cercato di rendere la mia vita un inferno, e parte del ritardo dei miei studi e' anche colpa sua. non mi e' mai stato d' aiuto, ne affettivamente ne economicamente, non si sa cucinare e quando mia madre lavora devo farlo io, e non si accontenta cosi facilmente. Mia sorella e' stata sempre la sorella preferita perché e' stata una ragazza ribelle, viziata , un po"figlia unica" ,sempre accontentata da mia madre che un po per "ignoranza" ha scaricato tutte le sue frustazioni su di me. Sono stata sempre usata da parte di mia sorella, che si e' approfittata della mia bonta' chiedendomi di prestarle i soldi che avevo da parte quando lei aveva finito i suoi,per farsi i viaggi con il fidanzato, questo con il consenso di mia madre(lei aveva messo i soldi da parte ad entrambe) e cosi sono finiti anche i miei che non erano mai stati spesi per comprare neppure una spilla. Sono schifata dall' ipocrisia che mi circonda, ho dubitato che mia sorella avesse incominciato a fare uso di droga, per strani atteggiamenti, ma penso che i genitori a volte non sappiano guardare oltre il loro naso... Non voglio fare entrare mio padre e lei perché non sono degni di avermi nella loro vita e io ne esco sempre sconfitta, ma lo dico non con superbia, anzi con molta umiltà. So che bisogna pensare una materia alla volta, ma visto che il percorso da fare e' meno di quello fatto, nella quotidianeita' dello studio questo pensiero si fa sentire, e quando penso a eventi belli come la laurea o il matrimonio.. Mi sento cosi inerme e mi sembrano cose cosi complesse...che rimpiango i rapporti normali.. Ho solo questa sorella.