Problematica relazionare..opinione

Buonasera,innanzitutto voglio ringraziare in anticipo lo specialista che dedicherà il suo tempo in un eventuale risposta,avrei davvero bisogno di un opinione in merito ad una mia situazione.Sono un ragazzo di 22 anni,che fin dall età di 14 anni ho sempre sofferto.di ansia e crisi di panico in passato,aiutato comunque da uno psicoterapeuta che ho seguito per sei mesi l ansia sembra essere diminuita drasticamente,ansi non credo di soffrirne se non in momenti particolari,e di crisi di panico non ne soffro da più di due anni..la psicoterapia mi e servita per conoscere meglio il fenomeno ansioso,capirne i motivi Dell insorgenza,farsi un autoanalisi ed affrontarla ammettendone l esistenza e non cercando di mandarla via ma capire che fa parte di se e ciò mi ha aiutato molto,certo comunque in ogni caso ho una personalità abbastanza emotiva,un esame universitario ,un incontro con una ragazza comunque mi generano una forte tensione emotiva,sono anche abbastanza ipocondriaco,mi preoccupo per qualsiasi sintomo e ho paura costantemente di avere qualcosa di grave,rispetto a qualche anno fa credo comunque di essere migliorato,il motivo per cui chiedo un consulto e che sono stufo di una situazione:ho problemi di tipo relazionali,mi spiego meglio,nel momento in cui conosco una persona,spesso do un impatto inizialmente positivo,ma con il passare del tempo tendo ad allontanare..come mai?sbaglio sicuramente nei miei modi di fare,ad esempio in gruppo dei miei amici tendo sempre ad assecondare un mio coetaneo sulla maggior parte delle idee specificate,tendo a sorridere spesso e dico cose spesso fuori discussione,non riesco ad integrarmi nei discorsi altrui,non sopporto il silenzio,se dei miei compagni stanno per un po in silenzio io devo dire qualcosa,magari facendo battute poco gradevoli..ma il mio peggiore difetto e che tendo ad assecondare ed essere generoso con tutti e spesso la gente se ne approfitta ..tende a non dialogare molto con me..a volte vengo anche preso in giro..magari ripetono una mia affermazione..o battuta poco gradevole e ridono,non e che mi prendano in giro eccessivamente..ma la battuta su di me e la risata di tutti mi infastidisce..lo stesso vale anche con la maggior parte delle ragazze..inizialmente tendo ad avere un impatto forte..anche perché sono (piacente)come ragazzo,fisico palestrato,moro..e solo che dopo la conoscenza iniziale con i miei modi di fare tendo ad allontanare o a volte essere preso in giro,mentre noto che altri ragazzi pur non parlando molto ma avendo un carattere proprio ed una personalità forte hanno molto più successo..e ciò non mi fa stare bene con me stesso anche perché noto la differenza con gli altri..vorrei modificare questi miei atteggiamenti,ma purtroppo noto che fanno parte di me da sempre..mi vengono automatici..voi che ne pensate di tutto ciò?come potrei risolvere questa mia problematica?avete un idea in merito?grazie ancora per la disponibilità.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazzo, credo che lei debba imparare a .. dire di no.. cioè a credere ai suoi punti di vista, ad essere sì gentile, aperto, ma non down, col bisogno di garantirsi il consenso, altrimenti gli altri captano questo modo di fare accondiscendente.. troppo.. e lo leggono come una forma di debolezza..
Abbiamo tutti bisogno di amicizia certo, ma anche di rispetto.. troppo accomodante non conviene essere, perchè appunto non ti rispettano..Una maggiore autonomia , interessi e progetti e positive aspettative per il futuro .. pagano.. ottima la palestra, ma non basta.. Cosa fa, studia, lavora..cerchi di migliorarsi e di guardare più in alto, informarsi, leggere, per avere qualcosa da dire e da scambiare..
Questi che lei chiama atteggiamenti automatici, sono ancora legati a una certa dose di ansia, comprensibile, miglioriamo concretamente l'autostima per non sentirsi inferiore agli altri , anche pensando che anche gli altri, che fanno finta di niente, problemi ne hanno..
Cosa ne pensa ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Utente
Utente
Molte grazie..sono uno studente universitario della facoltà di farmacia,anche con i miei compagni universitari e lo stesso discorso,si ci parlo,scherzo,ma e come se mi trattassero diversamente dagli altri,forse il termine giusto e con Poco rispetto,non e che mi prendano in giro in modo eccessivo,qualche volta che ci hanno provato mi sono incazzato sul serio e se ne sono accorti,ma vorrei evitare di arrivare a ciò,mi prendono in giro magari su cose banali facendo la battuta o ripetendo qualche frase da me citata di poco senso...poi un altra cosa che proprio non riesco a capire e che anche con le ragazze ho un problemino simile,all impatto riesco quasi sempre a conquistare una ragazza parlando di me,Dell università,forse un po' per il mio aspetto piacente,non mi sento timido..riesco ad aprirmi..e solo che dopo massimo qualche giorno si allontanassero da me,nonostante io non sono troppo opprimente cerco appunto di non chiamare,faccio in modo che sia.lei a contattare me,..non riesco a capire la motivazione,spesso mi faccio un autoanalisi per capire mi faccio delle domande e mi do delle risposte..ma non riesco ad arrivare ad una conclusione..cosa ne pensa?avrò magari degli atteggiamenti sbagliati?
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Mio caro, credo che all'inizio di una storia con una ragazza, che le piace, lei debba essere un pò più.. corteggiante.. diciamo.. telefoni Lei, si faccia sentire interessato, brillante, gentile simpatico, altrimenti succede che la ragazza, scoraggiata, sparisce, come infatti succede..
Mi pare che Lei si faccia anche troppi problemi, cerchi di essere più spontaneo , senza sentirsi sotto esame continuamente, così vive male .. faccia parlare la ragazza invece senza parlare solo di sè.
Secondo me, sarebbe bene che Lei contattasse un Collega de visu, per migliorare .. le sue competenze sociali..chiarire e rileggere la sua storia..
Che rapporti ha con suo padre ?..