Ossessioni e insicurezza

Salve a tutti, sono uno studente calabrese di 27 anni. Dal 2008 a questa parte soffro di disturbi alquanto invalidanti che non mi permettono di vivere la mia vita. Tutto è iniziato quando, dopo un periodo di solitudine e stress dovuto alla vita universitaria a Roma, ho cominciato a pensare con terrore all'idea di poter vomitare in pubblico. Col tempo questa cosa è diventata una ossessione ed ho cominciato a provocarmi conati di vomito ( raramente vomitavo ma è capitato) prima di uscire, a non mangiare prima di uscire o mangiare poco o niente fuori di casa. Tutto questo si è accompagnato a condotte di evitamento che mi hanno portato a perdere amici ed evitare esperienze importanti. Nel 2011 ho iniziato una psicoterapia di stampo Junghiano che nel giro di alcuni mesi mi ha aiutato parecchio, c'è anche da dire che in quel periodo avevo una vita sociale più importante, ho affrontato alcune situazioni con amici e avevo maggiore sicurezza in me stesso. Nel 2012 ho smesso la terapia ed ho vissuto un anno tra alti e bassi ma ho litigato con alcuni amici trovandomi in una situazione di isolamento sociale. Nel 2013 mi sono fidanzato con una bellissima ragazza ma mentre uscivo con lei e mi trovavo in una strada deserta ho avuto conati di vomito e la relazione andava male perché tutte le volte che la vedevo avevo paura di vomitare e non ero più me stesso, cosi' sono ritornato dal precedente psicoterapeuta ma questa volta i risultati sono stati scarsi ed ho deciso di abbandonare la terapia. Nel frattempo la relazione è terminata nel peggiore dei modi ed ho cominciato a maturare altre insicurezze. Nel 2015 ho fatto 10 sedute di terapia strategica con uno psicoterapeuta di Roma ed al giorno d'oggi maledico il giorno in cui ho deciso di affidarmi a lui. All'inizio pensava si trattasse di una fobia e mi ha prescritto la tecnica della peggiore fantasia, ma la situazione peggiorava, ho avuto attacchi d'ansia la notte con tremore alle gambe mal di pancia e conati di vomito. Poi alla quarta seduta trattandomi malissimo ha escluso la fobia e mi ha parlato di dubbio patologico. Nel frattempo ho iniziato a preoccuparmi veramente tanto, andavo a cercare su internet, pensavo di avere un Doc, ho passato gli ultimi mesi in preda a rimuginazione, malumore, confusione e ossessioni fortissime di dover essere ricoverato, di poter vomitare tutto il giorno come un pazzo. Mi capitava di avere paura di girare la testa nel timore di vomitare, non riuscivo a mangiare, non prendevo la macchina, i 3 mesi più brutti in assoluto della mia vita. Adesso sono a casa con i miei genitori e sto cercando di distrarmi, le cose vanno meglio ed ho ricominciato a mangiare normalmente, uscire con amici, prendere la macchina, ma mi capita ancora di avere pensieri angosciosi che durano ore, insicurezza nel fare le cose, sensi di colpa, malumore. Fra qualche giorno dovrò fare un viaggio con mio padre e le sensazioni sono veramente pessime. Adesso cosa posso fare per uscire da questa brutta situazione
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
dovrebbe riprendere a curarsi.
Ora forse in relazione con il ritorno a casa dei suoi pare vada meglio, ma il benessere sembra ancora non raggiunto, dati i pensieri angosciosi, i sensi di colpa, i riflessi sul tono del suo umore, le preoccupazioni al solo pensiero di dover affrontare un viaggio.
Non si fermi davanti a precedenti esperienze terapeutiche che non l'hanno soddisfatta, il suo malessere necessita prima di essere correttamente decodificato e poi affrontato in sede terapeutica.

Le suggerisco la lettura di questi articoli per dettagli e informazioni utili per la scelta di un professionista che la possa accompagnare a recuperare il suo benessere.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa, la preoccupazione per il viaggio c'è perché all'andata devo prendere l'aereo ed al ritorno devo viaggiare per sette ore in auto, e in passato mi è capitato di stare male avendo conati di vomito e nausea. Sinceramente in questo momento sono molto deluso e scoraggiato.
Le sedute di terapia strategica hanno peggiorato la situazione, penso sia stato il tipo il rapporto con lo psicoterapeuta. Immaginavo di trovare una persona in grado di darmi tranquillità e far crescere la mia autostima, non di demolirla completamente e farmi preoccupare ancora di più andando a tentativi senza aver capito la natura del problema. Nella mia città non c'è un grande assortimento di psicoterapeuti e stavo valutando anche la possiiblità di ottenere consulenza on-line.
Quale orientamento di psicoterapia ritiene adatto al mio caso ?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

un altro approccio valido è quello cognitivo-comportamentale, se vuole può dare un'occhiata qui:

www.sitcc.it
www.aiamc.it

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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