Amore a distanza

Salve, sono una ragazza di 21 anni e sto con un ragazzo di 23 anni. Abbiamo da 3 anni una storia a distanza: io abito a Milano e lui a Firenze. Ci siamo incontrati in vacanza e non è stato subito amore a prima vista, ma ci siamo conosciuti pian piano e poi ci siamo innamorati. Abbiamo deciso di cominciare la nostra storia, nonostante fossimo tutti e due titubanti riguardo agli amori a distanza. Ci alternavamo nel viaggiare, eravamo uniti e molto innamorati e si era instaurato un bel rapporto anche con le famiglie. Lui era molto innamorato e avrebbe fatto qualsiasi cosa per me.
Da qualche mese lui si è distaccato: rispondeva poco ai messaggi ed evitava i discorsi sul vederci, ma nonostante questo quando stavamo insieme stavamo benissimo. Io ci sono stata parecchio male ma non ho mai chiarito la questione pensando che fosse solo un periodo di stress.
Finalmente lui non ha retto più si è aperto (per telefono) e mi ha confessato di essersi stancato della lontananza, anche se continua ad amarmi, ma non regge più la situazione e non sa che fare. Io ho provato a fargli capire che finché c'è l'amore allora si è disposti a fare dei sacrifici e che la cosa sarebbe durata ancora per il periodo l'università e che poi avremmo cercato una soluzione insieme. E ho cominciato a chiedergli se il problema fosse solo la lontananza o se fosse davvero ancora innamorato di me e lui mi ha risposto che forse non era più sicuro dei sentimenti. Io sono in crisi e non so che fare, lui mi ha promesso di riflettere su di noi e pensare a cosa prova davvero perché non voleva perdermi e intanto ha ricominciato a scrivermi normalmente. Ma ho paura delle sue decisioni, ho paura che si renda conto che sta bene anche senza di me e che chiuda la nostra storia solo per colpa della lontananza.
Ci sto malissimo e questa cosa mi sta condizionando la vita. Ma io continuo a pensare che finché ami una persona allora la lontananza si riesce a superare e che vale la pena provare e che se la storia è durata 3 anni allora non è una cosa da niente. Non capisco più nulla e ho bisogno di conforto e pareri a riguardo anche perché ora non so più come comportarmi con lui.
Ringrazio per l'attenzione.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazza,
le relazioni affettive seguono un percorso relazionale ma anche individuale fatto anche di scelte, ma prima ancora dei significati che ciascuno di noi attribuisce all'esperienza che vive. Solo confrontandovi apertamente potrete fare chiarezza su quale direzione prendere, per questo è importante sgombrare il campo da eventuali "giochi di compiacenza" che si utilizzano per non ferire la sensibilità dell'altro ma che diminuiscono la trasparenza all'interno della relazione di coppia.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

<<io continuo a pensare che finché ami una persona allora la lontananza si riesce a superare <<

La Sua è una apprezzabile convizione romantica dell'amore (presente in romanzi di tutte le epoche), che però - nei fatti - talvolta si realizza e talvolta no.
Dopo mesi di lontananza è possibile avere maggior bisogno di una presenza più costante dell'altro/a, per nutrire i sentimenti e il quotidiano. Per questo ritengo che la Sua convinzione possa essere per Lei fuorviante, perchè può impedirLe di "vedere" la realtà concreta.

Con ciò - come vede - non Le fornisco alcuna rassicurazione, bensì la invito a riflettere su eventuali Suoi schemi mentali che non l'hanno aiutata. Lavoro da fare per evitare di ripetere.

Questa lettura Le farà capire meglio.
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5734-sei-innamorato-a-il-cervello-ti-si-illumina.html

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 479 13 31
Gentile ragazza,

la vostra relazione si è costruita e fondata sulla distanza e non sulla condivisione quotidiana, fatto salvo i periodi di vacanza o i momenti di visita reciproca.
Mi sembra un po' difficile, anche se non impossibile, costruire una relazione solida su queste premesse senza che vi sia lo spazio per la condivisione della vita " di tutti i giorni".

A volte capita il contrario, ossia che amori che sembravano solidi e che si erano sviluppati nel quotidiano si frantumino alla prova della distanza.

Può avvenire comunque che anche amori nati in questo modo, nella distanza, poi proseguano su basi più solide e mi sembra che ora siate a una svolta in tal senso.

Prima di prendere decisioni definitive occorre che ci pensiate, ma la invito a considerare, come le ha detto anche la collega Brunialti, che la distanza non è per tutti "cosa da niente".

cordiali saluti

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it