Storia finita senso di straniamento e colpa

Mi sono lasciato dopo 7 anni. Nella coppia avevamo ruoli molto ben definiti: io più "forte" e "razionale", lei estremamente sentimentale e innamorata. In realtà eravamo entrambi innamoratissimi, con progetti di matrimonio, figli etc. Aggiungo che lei ha un attaccamento fortissimo con i genitori, che ci ha fatto litigare all'atto di decidere su dove andare a convivere (dopo 6 anni). Risolto il problema seguono promesse di amore eterno da parte sua e tutto sembra ripartire per il meglio.Dopo circa un anno andiamo a vivere non lontano dai suoi genitori; facciamo conoscere le nostre famiglie e ci accingiamo alla classica vita da "coppia tradizionale" (progetti di matrimonio e figli etc.)
Da li a 4 mesi è invece accaduto l'irreparabile. Lei trova un nuovo lavoro; inizia ad uscire di più con i colleghi e a fare più vita "indipendente" (nulla di che, semplici uscite e aperitivi, che però risultavano un pò distonici con le sue abitudini molto casalinghe). Io per tutta risposta, inizio a ingelosirmi e a tirare fuori il peggio del mio carattere...dopo un mesetto di queste discussioni iniziamo a litigare più veementemente per degli episodi veramente stupidi: lei che cambia la nostra foto su w-up, lei che esce a cena con i colleghi, lei che secondo me parlava in modo "ammiccante" con un collega etc...so che può sembrare molto stupido ma la verità è che io, per la prima volta, vedevo che lei difronte alle mie prese di posizione si allontanava sempre di più...ed io diventavo più aggressivo..e lei si allontanava.Questa follia distruttiva dura per 3 giorni in cui lei si rinchiude a casa dei genitori (le stava tornando più forte di prima il problema precedente)A questo punto io mi rendo conto dei miei sbagli e cerco di tornare indietro, di essere più dialogante. Lei mi risponde che "mi ama, non ha mai pensato di tradirmi e lei semplicemente si sente più matura ed indipendente". Io a questo punto rilancio, le dico che la voglio subito a casa...altra litigata.L'epilogo è lei che mi dice che non vuole più stare con me, per colpa del mio carattere possessivo e maschilista; mi lascia da solo a casa, mi mette un muro tremendo, non mi parla più (mi ha lasciato su w up dopo 7 anni!). Provo a risentirla due mesi dopo e lei di botto mi dice di non volermi mai più sentire, che "sono inquietante", che non mi ama più (l'ultima volta che l ho vista mi ha detto di amarmi alla follia...poi, senza più vederci, "non ti amo più"!!) . Io sono disperato, sono 6 mesi che non la sento, lei non si è mai neanche preoccupata di me, mentre io l ho implorata anche solo per avere una parola... le ho giurato che sarei diventato meno possessivo (quando lei in passato lo era peggio di me)...ma nulla. Vorrei tornare indietro, farle capire quanto la amavo..soprattutto vorrei capire il vero motivo della rottura: come si fa a passare a non amare senza vedersi? Forse avevo ragione a insospettirmi per i suoi cambiamenti?O il mio carattere ha rotto tutto?So solo che sn disperato.Grz in anticipo a tutt
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
la sua compagna che a quanto dice aveva problemi a staccarsi dai genitori riesce a conquistare una certa autonomia grazxie anche al lavoro. Poi accade cher appena inizia ad assaporarla lei comincia ad ingelosirsi e a non approvare i suoi comportamenti.

Lei ha compreso a quanto dice i suoi sbagli, ma la sua ex fidanzata sembra non volerne più sapere di lei. Certo lasciare per con un messaggio non è carino, ma forse ha trovato il modo più sbrigativo per farlo e non affrontare direttamente la situazione.

D'altra parte si cambia e si cresce e così la sua partner si è lanciata verso il proprio futuro - in un certo senso dato che è tornata con i suoi genitori, comunque una scelta che esclude lei.

Quando le cose vanno in questo modo occorrerebbe riflettere su quale personale contributo si è dato, poco proficuo incentrarsi sull'altro.

Probabilmente il suo "maschilimo" alla lunga non ha pagato, sarebbe opportuno ci riflettesse per le sue future relazioni, anche se comprendo la sua sofferenza e disperazione.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottoressa, è stata gentilissima e la sua analisi mi sembra verosimile. Io ho rifletuto molto sui miei sbagli e i miei difetti, che però ero realmente pronto a cambiare. Lei non me ne ha dato la possibilità, inchiodandomi con frasi tipo "tu vuoi una ragazza così, che non lavora, che ti da ragione e che si fa schiacciare da te"; "io ti amo ma la vita così è un inferno". Circa 10 giorni prima di ciò il bigliettino di natale conteneva la frase "ti amo ogni giorno di più" e ancora "stiamo costruendo la nostra comunità"; aveva parlato un mese prima davanti ai genitori degli “invitati al matrimonio”. Capisce il mio senso di trauma e di irrisolto? Come si può cambiare così senza dare altre possibilità? Consideri che da li in poi io sono stato a pezzi e lei non si è più fatta viva: mai un secondo di ripensamento, mai un "come stai", mai una frase ai miei genitori, mai una frase sulla casa (che ho dovuto pagare tutta io quando lei se n è andata, così come l'affitto per tutte le mensilità). Fino a 10 gg prima se uscivo senza chiamarla mi trovavo il telefonino pieno di "amore dove sei?" "amore che fai?"...ora neanche una volta le è interessato sapere come stavo...quando ho provato a scriverle io solo un "lasciami in pace, rifatti una vita" (sottolineo questo a distanza di 20 gg dai messaggi di cui sopra!). Come posso accettarlo dopo 7 anni? Come posso stare bene? Come posso rifarmi una vita? C è un aurea di mistero e di incomprensione difronte a tutto ciò...l ho anche implorata di avere un ultima telefonata per fare chiarezza, da parte sua solo insulti (fortuna che ero io quello "forte e maschilista"...lei è diventata un mostro!). Il fatto è che io vivo ancora del ricordo di Lei come era prima… quella ragazza è come se sia morta e io quando esco con altre ragazze mi sento “estraniato”: mi guardo, le guardo e dico “tu cosa vuoi da me? Tu non sei Lei… “e scappo via (ovviamente non lo dico così ma è il riassunto di un mio stato d ‘animo). In più soffro molto del fatto di non vedere più amici in comune, genitori, parenti…insomma un intera vita (7 anni su 28) passata assieme, di cui a lei non frega più nulla. Se potreste aiutarmi ve ne sarò immensamente grato. Grazie a tutti.
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dopo
Utente
Utente
Potrei avere un parere a riguardo? Grazie mille già da ora.