Doc e pensieri intrusivi

Ho un problema, abbastanza invasivo e fastidioso negli ultimi tempi.
Io soffro della sindrome ossessivo-compulsiva. Negli anni passati sono riuscito ad uscirne in parte, ma recentemente, alla luce di eventi poco piacevoli nella mia vita, ci sono ricaduto.
Si tratta dei cosiddetti pensieri intrusivi, e sono circa due/tre anni che ci convivo. Il fatto è che adesso sono diventati così radicati, che ogni qual volta penso ad una determinata parola o concetto, essi emergono senza preavviso ed io sono "costretto" a ripetere formule mentali per "evitare il pericolo che certe cose possano accadere". Sembra che il mio cervello entri in una sorta di black out, e il dover pensare continuamente a qualcosa e ripetere a mente parole o discorsi rituali, distoglie il mio pensiero dal resto delle cose.
A livello numerico sto parlando di centinaia (se non migliaia) di episodi al giorno. La situazione è diventata ingestibile.
Ho provato a combattere da solo ma non ci sono riuscito e ritengo, ora come ora, di aver bisogno di un supporto professionale.
Avrei quindi un paio di domande :
- E' normale che questi pensieri in un certo modo limitino le mie capacità intellettive? Perchè ,rispetto a qualche anno fa, mi sento più distratto, dimentico parole, cose dettemi un minuto prima, faccio fatica a formulare discorsi, sento di aver perso padronanza nel linguaggio e soprattutto nei ragionamenti.
O è solo una mia suggestione ?
- A chi è meglio rivolgersi in questi casi, psicologo o psichiatra ?
- Il "danno" è reversibile? Nel senso che ,pur sconfiggendo le ossessioni, dovrò convivere sempre con questa "mente annebbiata" ?
In attesa di una risposta, vi porgo i miei cordiali saluti.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve a lei, immagino cosa significhi per lei essere costretto a ripetere formule, a dover pensare continuamente qualcosa, a convivere con tutto questo da 3 anni. È come essere intrappolati e probabilmente questo può portarla a essere più distratto e a fare più fatica a concentrarsi sì.

Dal punto di vista psicologico non dovrà convivere con la "mente annebbiata", nel momento in cui il suo funzionamento cambierà e i pensieri intrusivi non saranno più presenti.
Il fatto che senta il bisogno di consultare un professionista è un passo importante e condivido la sua scelta.

In linea generale lo psichiatra somministra farmaci, ma prima di considerare l'assunzione dei farmaci, può rivolgersi a uno psicoterapeuta. Personalmente sceglierei prima uno psicoterapeuta, vedrei come mi trovo e poi valuterei altre strade se non sono soddisfatto. Questa scelta comunque è soggettiva e differente da professionista a professionista. Il mio parere è questo.

Ci sono diversi orientamenti e scuole di pensiero degli psicoterapeuti.
Posso parlarle del mio, che è psicoanalitico, e della mia lettura del suo racconto. Trovo cruciale che sente la necessità di "evitare il pericolo che certe cose possano accadere". In terapia, questo aprirebbe un discorso fondamentale sia sul suo vissuto emotivo molto specifico, il senso di pericolo, sia su queste cose che possono accadere: quali sono queste cose che teme e di cui sarebbe il responsabile se non ripetesse il rituale?
Oppure, quando parla di eventi poco piacevoli della sua vita, per me questo merita molta attenzione.
Oppure ancora, quando non aveva la mente annebbiata, com'era la sua vita, si sentiva soddisfatto, era libero di esprimersi oppure no?

Si tratta di aprire i capitoli della sua storia e di capire il senso di quello che lei vive. La psicoterapia psicoanalitica è uno spazio in cui fermarsi ad ascoltare se stessi liberamente, è un modo per esprimersi, facendo i conti con i propri sentimenti, i desideri, i giudizi e le paure ad esempio.
Questo è consentito non da una tecnica che le indicherà cosa fare, ma è consentito dalla relazione terapeutica stessa, attraverso cui lei potrà riattraversare i nodi profondi della sua esistenza, imparare a scioglierli e a essere libero. Libero dai pensieri intrusivi, potendo incontrare un nuovo se stesso e un mondo finalmente differente.

Un saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
Il disturbo che Lei descrive sembra essere davvero pesante per Lei.
Questo avere la mente sempre occupata da pensieri intrusivi o ripetizioni infinite di numeri o parole deve davvero sfinirLa e renderle difficile qualsiasi attivita'.
Bisognerebbe comprendere il senso di cio' che occupa la Sua mente. E per far questo occorre un aiuto professionale : una psicoterapia dinamica o analitica La potrebbe aiutare a orientarsi.
Se lo desidera potrebbe contestualmente effettuare una visita psichiatrica per concordare l'opportunita' o meno di una terapia farmacologica di sostegno.
Ci faccia sapere! I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132