Ansia e stanchezza

Salve, avevo già consultato il vostro sito circa un anno e mezzo fa quando da un momento all'altro ho iniziato a soffrire di attacchi di panico. Ho seguito una cura farmacologica per circa un anno con antidepressive e ansiolici e sedute da una psicologa. Piano piano ho ripreso in mano la mia vita, ho trovato un nuovo lavoro e ho ripreso in parte a fare dell'attività fisica. Devo però essere sempre accompagnata da qualcunoperchè ho il terrore di non farcela. è questa situazione che mi pesa..non riesco ad essere completamente indipendente e non so come spiegarmi ma mi sento un po sempre in un monddo "parallelo", come spiegare...non mi sento lucidissima direi. Sono sempre svogliata, stanca e non dei veri attacchi di panico direi più che altro ansia generalizzata, malessere generale. Questo mi sembra ancora di piu da mesi a questa parte da quanto ho iniziato l'assunzione della pillola anticoncezionale "Jasmine".Premetto che anche quando ho iniziato ad avere attacchi di panico un anno e mezzo fa avevo appena iniziato ad assumere la pillola che ho subito sospeso quando ho iniziato a prendere ansiolitici e antidepressivi perchè mi sembrava di prendere troppi farmaci.
Bene non so se sia la pillola (ora farò esami ormonali) ma mi sembra che accentui questa mia ansia, poi mal di testa molto frequente, svogliatezza e un senso di estraneamento dalla realtà.
Chiedo se questo è possibile e come puo essere valutato.Vorrei inoltre sapere se potrebbe essere utile una visita da un neurologo per valutare il senso di estraneamento, di mancanza di lucidità.
So che "noi" ansiosi siamo esagerati, a volte ridicoli, ma vi dico sinceramente che a volte preferirei avere davvero qualcosa cosi da trovare un motivo reale del mio malessere e una cura adeguata. Non so se la psicologia possa aiutare perchè le sedute che ho fatto si focalizzavano solo sul fatto che non ho un genitore, deceduto qualche anni fa.In attesa di risposta vi ringrazio.
[#1]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
gentile utente,
purtroppo dall'ultima riga della sua mail si capisce che lei ha seguito un approccio psicologico poco utile alla risoluzione dell'ansia. Focalizzarsi sulla perdita del genitore non aiuta il paziente che oggi, nel qui ed ora, esce malvolentieri da casa...

Nel suo caso, infatti, sarebbe indicata maggiormente una psicoterapia di tipo cognitivo comportamentale. Grazie a questo approccio si impara ad uscire di casa da soli, senza accompagnatore, si impara inoltre a fare una gerarchia delle proprie paure (che non sono tutte uguali) e così via.

Se vuole avere maggiori informazioni sull'ansia può leggere questo articolo

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

Ma dia retta a me, non si lasci andare, non smetta di sperare, perchè la soluzione all'ansia c'è

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#2]
dopo
Attivo dal 2006 al 2011
Ex utente
salve,
la ringrazio per la risposta tempestiva.
Per quanto riguarda l'articolo lo leggerò il prima possibile. Tengo a precisare che hointerrotto le sedute non perchè "mi sentivo guarita", stando pure decisamente meglio, ma apunto perchè nessuno psicologo mi ha aiutato veramente, focalizzandosi appunto su un solo aspetto della mia vita.
Vedo dalla scheda che lei opera nelle zone in cui vivo, per cui magari potrei avere un colloquio con lei.
Ringrazio ancora.
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