Ansia, difficoltà nella concentrazione

salve, sono uno studente con forti problemi a concentrarsi. legato ad esso o come sua diretta conclusione, ho la sensazione di non riuscirmi ad autodeterminare, ad emancipare la mia visione del mondo e di me stesso rispetto al giudizio degli altri che, in primis,associo ai miei genitori. La mia storia in breve è questa: buon andamento liceale fino ultimo anno dove stavo per essere bocciato. comincio l' università e con una scelta totalmente irrazionale e insensata,legata a motivazioni delle quali mi vergogno (l'idea del posto fisso, di un buon guadagno, non da meno quella figura di sicurezza che si legge nelle definite immagini del business man) e legata a quella sensazione di incapacità a volere quello che voglio, ho scelto economia, dove il primo anno sono andato bene, ma con l' inizio del secondo ho cominciato una costante decrescita nella resa. questo ultimo fatto è dovuto al cambio di facoltà di un mio amico che da economia si è spostato a lettere, mio discreto interesse che non ho mai avuto il coraggio solamente di pensare a intraprendere seppure presente nella mia vita( interessi: libri, cinema, teatro). da quel momento ho deciso anche io di cambiare, ma frenato dalle scarse opportunità di lavoro e dalla forte opposizione dei miei genitori ho continuato a studiare economia, dando esami con una media leggermente inferiore al mio standard ma con un sacrificio non irrilevante: la mia vita. ho rinunciato a tante esperienze che una persona più tranquilla e soddisfatta può vivere, dall' avere una ragazza a vivere quello chemi succedeva. non ho mai lascito l' università, non sono neanche più convinto cosa mi piaccia studiare. non ho nessuna alternativa e l' unica via di uscita forse è prendere questa laurea. il problema però continua ad essere la scarsa concentrazione che ho mentre studio. a volte penso ai momenti di crisi del secondo anno, e ricordo della frase che mi dissi : "ormai la rottura con economia è avvenuta" di li è cambiato il mio approccio alla materia : voglia di essere come i miei compagni di corso, ma questa testa costantemente rallentata dai miei pensieri me lo impedisce. ad un tratto desidero avere successo in quello che faccio, forse sono contento anche di non aver cambiato quello che studio, ma questo mi porta a che schematizzare ed estremizzare sempre di più i miei ritmi,convinto di poter in questo modo raggiungere il mio obiettivo. non capisco come sia riuscito a dare esami in questo stato e arrivare alla laurea che si terrà a marzo. il problema è che nn mi sento me stesso, mi sento vuoto privo di identità, quando conosco le persone mi vergogno a dire quello che faccio, perchè so di farlo come uno stupido. la mancanza di concentrazione mi impedisce di leggere cose che prima leggevo con discreto interesse. non riesco a sviluppare un hobby perchè penso levi tempo al mio progetto.da poco ho conosciuto una ragazza ma la vedo come una minaccia al mio progetto. cosa pensate?le domande sono molte nn potevo esplicitarle una per un
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazzo,
l'ansia è nemica della concentrazione e dello studio proficuo che richiede animo sereno e mente sgombra da pensieri e preoccupazioni.
Lei ha seguito una strada che non la convinceva, si è applicato in modo pervicace, lasciando indietro se stesso e i suoi bisogni che comunque sembra riconoscere ma che ancora non riesce a soddisfare, teso al raggiungimento di un obiettivo prossimo...uno sforzo notevole.
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Ora è vicino alla meta, ma poi si dia pace , si ascolti di più cerchi di capire cosa vuole dalla sua vita...un lavoro che piace, verso il quale si è motivati rende la vita migliore.

Magari si trovi uno spazio anche per sé, immagino stia sempre curvo sui libri e preoccupato...è così?
Frequentare una ragazza che le piace perché non può essere compatibile con lo studio?
Non crede che dare un po' di aria alla sua vita la aiuterebbe?

Comunque potrebbe afferire al centro ascolto della sua facoltà o anche al Consultorio Familiare ASL, ad esempio, per incontrare un nostro collega per quanto riguarda le difficoltà attuali,l'ansia che denuncia e anche per ciò che concerne le sue scelte future.

Un grande in bocca al lupo

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Mi sembra che Lei abbia effettuato una scelta pratica e strategica che forse non Le sara' negativa nella vita lavorativa.
Ora pero' si "riappropri" di se' stesso.
Ha fatto una importante esperienza e potra' giovarsene.
Chieda consiglio al Centro Orientamento della Facolta' e cerchi di orientarsi circa possibilita' di proseguire i suoi studi in una branca maggiormente confacente ai suoi interessi umani, piu' che lavorativi.
Ci faccia sapere quando sara' il momento!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
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vi ringrazio dei consulti!
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