Doc e omosessualità interiorizzata

Salve dottori, scrissi già tempo fa riguardo al doc omosessuale che mi ha tormentato da fine Luglio più o meno.
Fino a ieri ho trovato l'odore della serenità, riuscivo a far fluire i pensieri senza farmi toccare, mi dico "Adesso sono ansioso, quello che sono, lo sono sicuramente senz'ansia, quindi non risolvo nulla se mi rassicuro o se ci ragiono", col tempo mi è venuta più automatica e sono iniziato a star bene come lo sono tutt'ora tranne che per un dettaglio:
Ieri prima di dormire prendo il telefono con la curiosità di sapere cos'è l'omosessualità interiorizzata, scopro che essa ha tutti i sintomi del doc omo... tra i sintomi leggo: ansia, repulsione/disaccordo (non ricorco bene questo termine) verso fantasie omoerotiche, angoscia ecc..

All'occhio mi è saltato quello riguardo le fantasie, un po' di tempo fa, non riuscendo a distrarmi, mentre ero in un test ho fantasticato un rapporto sessuale con un amico con il quale ho avuto un week end in un hotel fuori la mia città che ha girato nudo per la stanza scherzando e ridendo qualche volta.

Mentre l'ho fatto mi sono eccitato, in quel momento esatto ho avuto un'erezione rapida e rigida, smettevo di pensare e si ammollava, ripensavo e risaliva su velocissimamente, oltre avvertivo voglia di masturbarmi fantasticando su donne, non credo perchè reprimevo quella cosa ma perchè la masturbazione mi viene spontanea fantasticando su donne, ma se continuavo a pensare a quella vicenda omosessuale avrei potuto anche arrivare all'eiaculazione secondo me (ma l'ho collegato comunque al doc poichè ci sono casi in cui alcuni si masturbano obbligatoriamente soffrendo tantissimo dopo l'atto). Il giorno dopo ho pianto, rabbia, disperazione... un frullato di emozioni negative. Col tempo però l'ho etichettato come doc, anche perchè so che capita nei doccati di eccitarsi e soffrire per questo.

Amo la mia ragazza, sono sicuro che le donne mi attirano, da quando sono riuscito a gestire il problema ho trovato attrazione forte come l'avevo prima, verso le donne (anche se c'era anche prima un bel po') senza pormi dubbi o problemi. Fatto sta che gli uomini per strada non li guardo mai, non mi attirano, nulla. Ma soffro nel momento in cui non posso accedere più al sesso opposto, alla mia donna, alla felicità di una famiglia con lei, che voglio tanto.

Quindi quando ho letto quel sintomo sono rimasto un po' turbato, praticamente è simile al doc, vorrei sapere sa voi esperti le differenze, più che altro i campanelli d'allarme che osservate per distinguere un paziente con doc da uno con o. interiorizzata.

Secondo un mio ragionamento potrebbe essere il dubbio un campanellino per il doc.
Il doc è anche detta la malattia del dubbio, quindi io avendo il dubbio di essere o non essere omosessuale = doc.

L'omofobico interiorizzato ha comunque coscienza di essere omosessuale o non sa di esserlo? E' come un omosessuale egodistonico?

Anche per uno che non ha questi problemi, leggendo i sintomi delle due cose, le vede abbastanza simili...

Che differenze ci sono tra uno e l'altro?

Attendo qualche gentile persona da un esperto con esperienze al riguardo perchè è una cosa strana, due cose opposte con sintomi così simili...

Grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Per prima cosa non esiste il doc omosessuale, ma il doc e basta, la cui cura segue una diagnosi clinica ben fatta e competente.

Poi mi chiedevo se avesse già risvolto la sua presunta fuga venosa ed il suo d,e psicogeno?

Potrebbe esserci una stretta correlazione tra il disagio di adesso e le sue difficoltà sessuologiche

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve, la sua è una domanda molto acuta e complessa. Poiché l'omosessualità non è un disturbo, non può essere considerata all'interno di una diagnosi.
Potremmo dire che il doc si caratterizza da un dubbio relativo a una paura. Ma se l'omosessualità non è una patologia, perché ne ho paura?
Sarebbe cioè come dire: ho paura di scoprire di avere gli occhi azzurri e non verdi. Se dicessi questo, il problema non sarebbe avere gli occhi azzurri, ma la paura di averli, che genera in me il dubbio che sarebbe meglio averli verdi. La domanda sarebbe, quindi, non perché ho il dubbio, ma perché ho paura.

L'omofobia interiorizzata é una definizione che riguarda la paura della propria omosessualità, con tutto un corollario emotivo che lei stesso descrive, come rabbia e disperazione. Se questa paura non ci fosse, cioè se l'omosessualità non fosse vissuta come negativa, decadrebbe automaticamente la diagnosi di doc omosessuale.

L'attrazione è un indicatore importante per capire il proprio orientamento sessuale. Detto questo, bisognerebbe poi approfondire il suo racconto, come suggerisce la collega.

E se quello che desidera è una famiglia con la sua donna, penso che potrà realizzarla senz'altro.

Un saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
gentile utente, tutti i suoi dubbi le sue domande e le sue ricerche, così come le pone, fanno pensare ad una dinamica ossessiva. Ovvio occorre una diagnosi dal vivo.
L'omosessualità interiorizzata, ossia essere omosessuali e non saperlo, è solo una forzatura finto-psicoanalitica, la paura di quest'ultima è, quasi sempre, espressione di DOC.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Ieri prima di dormire prendo il telefono con la curiosità
>>>

Non è curiosità, è ossessività.

L'ossessività si manifesta con la ripetizione continua di comportamenti, pensieri, domande o dubbi ricorrenti. Come anche, ad esempio, la ripetizione qui delle tue preoccupazioni.

È importante che tu non cada nell'illusione di poter risolvere il tuo problema a distanza, come stai tentando di fare, e che ti rivolga a uno specialista di persona se senti che te ne senti troppo invalidato. Ed è altrettanto importante che capisca che l'ossessività funziona in modo tale che più fai domande, a te stesso o ad altri, più stai alimentando la tua ansia. Sia che riceva risposte rassicuranti o meno.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com