Mancanza di memoria

Salve, sono una ragazza di 20 anni e sto facendo l'università ma con scarsi successi, perché non ricordo mai cosa studio. Prima avevo un ottimo metodo di studio, ossia leggere parecchie volte ciò che dovevo studiare ad alta voce e semplicemente ascoltandomi imparavo. Dopo la morte di mio padre, avvenuta 3 anni e mezzo fa, questo metodo non ha più funzionato e ora sono disperata perché non c'è altro metodo con cui io riesca a memorozzare. L'unico che funziona un pó è leggere e cercare di ripetere, ossia imparare a memoria ma faccio davvero troppa fatica e vorrei riuscire a tornare al mio solito metodo, con cui non facevo affatto fatica. Come posso fare? Grazie in anticipo per la risposta
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Dopo la morte di mio padre, avvenuta 3 anni e mezzo fa, questo metodo non ha più funzionato>>

Gentile Ragazza,
come e quanto è cambiata la sua vita in seguito al lutto che la sua famiglia ha subito?

In base a cosa ha scelto la facoltà che sta ora frequentando?
Quali sono i suoi progetti di vita?

Oltre allo studio, quali sono i suoi interessi, i suoi affetti, le sue amicizie?

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Utente
Utente
Adesso lavora solo mia madre, lei di salute non sta bene ma nonostante questo fa un lavoro molto pesante per mantenerci. Abbiamo cambiato casa e ora viviamo insieme io e lei. L'ultimo anno di scuola superiore avendo più pagine da studiare facevo molta fatica e ho dovuto saltare parecchi giorni per riuscire a mettermi in pari. I miei professiori se la sono presa e nonostante la disgrazia di mio padre, che gli altri anni ho sempre avuto la borsa di studio e che avessi avuto tutti i voti sufficienti o più mi hanno fatta uscire con 60. In questo modo non sono potuta andare a lavorare perché non avevo un punteggio abbastanza alto. Allora decisi di andar a fare l'università ma mi accorsi di non riuscire a memorizzare nulla. Allora mi sono presa un anno di pausa in cui mia madre mi ha accusato di essere un peso, una fallita. Quest'anno ho cominciato la facoltà di Scienze della Comunicazione ma le cose non sono cambiate molto...ne con mia madre ne con la mia memoria.
Ho scelto questa facoltà perché vicina a casa mia e limitava le spese. Non ho amici se non alcuni di circostanza. Non ho progetti di vita. Mi piace cantare e recitare ma mia madre non approva e non mi aiuta ne moralmente ne economicamente. Per la mia famiglia sono solo un peso.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Immagini la memoria un serbatoio che per potere essere riempito deve essere pulito, senza detriti che lo occuppino, deve essere alimentato senza che nulla blocchi l'afflusso.
In pratica forse non e' la Sua memoria di "ripescaggio" che non va ma e' il Suo stato emozionale che la distrae in modo inconsapevole e la porta a non "fissare" cio' che studia.
Il Suo interesse e' altrove presumibilmente. Anche se Lei non se ne rende conto.
Inoltre la situazione che vive in famiglia penso che non le permetta di essere serena.
Purtoppo il lutto che ha subito non e' una cosa da poco e occorre tempo.
Forse dovrebbe farsi aiutare ad elaborarlo fino in fondo perche' possa davvero superarlo.
Il lutto ha delle fasi che occorre affrontare. Fasi anche amare. Fatte non solo di dolore ma di rabbia e rancore. E attraversare queste fasi da soli e' difficile. Le si esclude per non soffrire troppo e questo puo' significare permanere nel lutto. Non elaborarlo.
Quindi rifletta su questa difficolta' che le si sta manifestando: potrebbe essere un indicatore prezioso!
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Ero andata da uno psicologo ma non prendeva sul serio il mio problema. Ho provato ad andare anche da altre persone ma tutte mi guardavano storto. Comunque grazie mille
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Con uno psicologo occorre stabilire una relazione terapeutica.
E occorre un po'.
Non credo che uno psicologo che sia tale non si renda conto del disagio che Lei manifesta.
Certamente Lei deve provare fiducia altrimenti non si puo' fare alcun lavoro.
Ma non si fermi ad una iniziale sensazione.
Inoltre tenga presente che la psicoterapia non e' una chiacchierata con gli amici ne' con un parroco.
Si tratta di altro. E' una relazione terapeutica. Non lo sottovaluti mai.
Ok?
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Utente
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Ok grazie mille
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Credo che gli argomenti di cui Lei abbia bisogno di parlare siano davvero tanti e tutti decisamente importanti. Ma è necessario rivolgersi di persona ad un professionista che la sappia ascoltare e indirizzare.
Provi a contattare lo Spazio Giovani del Consultorio della sua Asl:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_913_listaFile_itemName_9_file.pdf

Saluti cordiali.


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Grazie mille davvero. Seguirò i vostri consigli