Crisi matrimoniale

Buonasera,
scrivo per un consulto riguardante un problema nato negli ultimi mesi fra me e mio marito, nonchè padre delle mie due figlie di 4 e 6 anni. Io ho 34 anni, siamo conviventi da 13 anni di cui 7 di matrimonio. Da novembre all' improvviso ho cominciato a sentire un forte desiderio di evasione che si è piano piano trasformato in una sensazione di soffocamento insopportabile.
Contemporaneamente ho cominciato a gradire le avances che un mio collega di lavoro da diverso tempo mi rivolgeva, (avances che io prima di novembre non avevo mai neanche lontanamente ipotizzato di ricambiare) al punto da cercare io per prima di attirare la sua attenzione in maniera inequivocabile. A dicembre c' è stato fra noi un bacio, e da quel momento il mio interesse nei suoi confronti si è trasformato per me in una vera e propria ossessione, mentre lui da parte sua ha nei miei confronti un atteggiamento incomprensibile: sul lavoro sembra gradire la mia compagnia ed a livello verbale diminuisce sempre di più le distanze fra noi, ma alla mia proposta di incontrarci fuori dall' ambiente lavorativo ha risposto in maniera evasiva (premetto che è sentimentalmente impegnato anche lui). Qualche giorno fa ho informato mio marito che non lo amo più, e la sua proposta è stata quella di prenderci una pausa di riflessione. Mi rendo conto che non vedo l' ora che lui vada via, ma allo stesso tempo ho paura di star buttando alle ortiche la mia famiglia per una stupida infatuazione. Premetto che lo scorso anno ho vissuto dei mesi molto stressanti per motivi di lavoro e studio. Ho la sensazione che lo stress accumulato abbia generato in me una carica di energia precedentemente sopita che ora abbia bisogno di esplodere. Non so più quale sia la causa, se lo stress vissuto, il non-amore verso mio marito, l' infatuazione per l' altro...e quale la conseguenza. Credo di avere però una certezza: non ho mai amato mio marito, l'ho fortemente voluto con me in un momento di solitudine (che ha caratterizzato tra l' altro la mia vita dall' infanzia a causa della mia storia familiare), ricordo di aver provato per lui tanto affetto solo durante la mia prima gravidanza, e nient'altro. Per anni non sono riuscita ad avere rapporti sessuali con lui se non rarissimamente, ma da novembre, da quando la mia libido è stata risvegliata da qualcun altro, riesco anche a concedermi a lui. Ora ho mille paure, da una parte temo le conseguenze della separazione: rovinare la mia famiglia e quello che abbiamo costruito per un' infatuazione probabilmente non corrisposta, non essere in grado di innamorarmi di qualcun altro e rimanere sola (da sempre il mio timore più grande), e dall'altra temo le conseguenze del lasciare le cose come stanno: abbandonarmi alla rassegnazione e ad un rapporto con uomo per cui non provo nulla se non talvolta un po' di irritazione, ma che nonostante tutto è un compagno ed un padre modello. Sono confusa e non mi riconosco più. Confido in un vostro aiuto.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Sig.ra,
benvenuta sia la crisi se squarcia il velo dell'ipocrisia e dell'autoinganno, se le consente di dare voce alle sue paure più profonde, in primis la solitudine, ma prima è necessario dissipare la nebbia che le fa perdere l'orientamento e interferisce con la possibilità di individuare le sue priorità.
Tra le due scelte estreme ossia la separazione e la possibilità di "rimettere la testa sotto la sabbia" facendo finta di niente, forse c'è una terza via da provare a percorrere, che innanzi tutto passa dall'opportunità di mettersi in ascolto e accogliere ogni emozione che affiora dal suo vissuto anche se, alcune di queste, le faranno "tremare i polsi" e sentire tutta la vulnerabilità che finora era latente ma ora è riuscita a "rompere gli argini" di una stabilità fittizia e fuorviante.
E' un momento molto delicato e sono in gioco scelte importanti quindi le consiglierei di chiedere aiuto rivolgendosi di persona ad uno psicologo-psicoterapeuta, eventualmente insieme a suo marito in modo da valutare insieme qual'è la direzione migliore da prendere.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it