Psicoterapia psicodinamica chiarimenti

Buongiorno Dottori sono in terapia psicodinamica da due anni circa, credo di aver capito il funzionamento della terapia, si tolgono le difese, il sintomo è indice di un conflitto interno, si cerca di capire cosa voglia dire, ci si dialoga sopra, si elabora e così si snodano alcune dinamiche (correggetemi se sbaglio) la mia domanda è: quando si elabora ciò su cui si è dialogato? o forse è meglio dire: come si elabora? io e la mia terapeuta siamo ferme sullo stesso argomento da tre mesi, e neanche l'ombra di un'elaborazione, mi sento ferma e questo mi preoccupa, ho chiesto a lei e mi ha dato risposte vaghe: forse non accetto determinate cose, forse sono difese. Io vorrei capire meglio come funziona,
Vi ringrazio Anticipatamente .
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
dovrebbe discuterne con chi ha il piacere di occuparsi di lei.

Capire non serve, serve invece comprendere il suo stato d'animo e capire perché - sempre secondo lei - siete fermi da tre mesi,.

Ma questo può saperlo solo il suo analista non noi.

Posso chiederle per cosa è in cura?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente

Posso chiedere per quale ragione è in terapia e nella fattispecie su quale tema lei e la terapeuta siete arenate?

Se ritiene che le spiegazioni date siano vaghe come mai non li ha fatto presente alla terapeuta?

Che tipo di risposte ha dato?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
prima di tutto vi ringrazio molto Dottoresse per aver risposto tempestivamente al mio messaggio, sono in terapia per una dipendenza affettiva nei confronto dei miei genitori, ansia generalizzata, e non esco di casa da praticamente due anni (non me lo permettono i sintomi) non credo che il mio problema sia piccolo, credo che ci vorranno ancora degli anni per risolvere la situazione. Sono anche in cura da uno psichiatra che mi ha prescritto dei farmaci per contenere un pò l'ansia e gli attacchi di panico ma non mi affido molto ai farmaci, non mi danno un grande aiuto. Comunque rispondo alla Dottoressa Randone: non sono molto brava a capire i miei sentimenti purtroppo, quindi non saprei dirle perchè siamo ferme, mi viene da dire che non riesco ad elaborare i contenuti che si presentano in terapia, la mia terapista mi ha parlato di difese.
Per la Dottoressa Pileci ribadisco che la mia terapista ha parlato di difese, siamo ferme sul fatto che non riesco ad accettare i miei difetti, non nel senso che non mi piaccio, nel senso che nella vita ho sempre cercato di non mostrarmi (con nessuno) arrabbiata, o triste, ho sempre mantenuto un comportamento "adeguato" e ho sempre avuto paura di stare male davanti alle persone, perchè per me stare male è inaccettabile, quindi nella vita ho sempre avuto paura che gli altri vedessero le mie parti più nere. (ho cercato di spiegarmi nel miglior modo possibile spero di esserci riuscita). E niente scrivevo per sapere come avviene un'elaborazione, so che avviene grazie alla riflessione però trovo delle difficoltà, non riesco ad avere una "comprensione emotiva" ecco.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente

Si è spiegata perfettamente e credo fondamentalmente che una volta capito qual è il problema sia importante che lei inizi a comportarsi in modo diverso da come ha sempre fatto. So che probabilmente le riesce difficile dal momento che è andata in terapia proprio per questo, ma non sono d accordo sul fatto che per forza debbano occorrere anni di trattamento per cambiare e forse non si tratta neppure di difese o resistenze dal momento che lei per prima non si spiega come mai vi siete fermate.

Perché non domanda alla terapeuta indicazioni più chiare per cambiare?
Inoltre i disturbi d ansia si trattano bene e velocemente e due anni di terapia in una persona giovane mi sembrano tanti.

Valuti di fare il punto della situazione col curante, anche con lo psichiatra cheha impostato la tp f armacologica e eventualmente di cambiare terapeuta per scegliere un approccio attivo e prescrittivo.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
grazie per i suoi consigli Dottoressa, ne terrò conto. Buona giornata.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Sono una psicoterapeuta dinamica e spero di poterle essere di aiuto.
Ci ha nominati "Le difese".
Sono dei meccanismi molto importanti che servono a proteggerci da qualcosa che non potremmo fronteggiare. Qualcosa di doloroso e pesante.
Quindi non "si tolgono" cosi' facilmente.
Non sarebbe auspicabile.
Si lavora sui contenuti psichici che le difese stanno a proteggere.
Quando questi, con l'elaborazione e il lavoro terapeutico, si siano alleggeriti, le difese possono essere anch'esse alleggerite.
Quindi abbia pazienza e rispetto di se'!
Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Le suggerisco di condividere con il suo analista i suoi dubbi, diventeranno uno strumento di lavoro.

Anche io le dico che i meccanismi di difesa, secondo l'orientamento che sta seguendo, hanno un senso...sono dei rallentatori per non andare troppo velocemente e non schiantarsi...(adoperando una metafora che evoca la guida ed il percorso...)

Anche lo stare chiusa in casa ha un senso..

Se facesse quello per cui non è pronta potrebbe stare male, anzi peggio.

Vada per gradi e rivolga le sue perplessità al suo analista.
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottoresse per i chiarimenti, esporrò i miei dubbi alla mia analista e avrò cura di me, cordiali saluti e grazie ancora.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Bene, lieta di averla ascoltata.