Periodo di ansia e confusione mentale

Buongiorno, mi rivolgo a voi in un periodo di continua confusione e ansia. In realtà non saprei di preciso a cosa questo sia dovuto ma fatto sta che prosegue a fasi alterne da ormai un paio di anni. I problemi che mi attanagliano di più sono sicuramente la mia incapacità di relazionarmi con le ragazze che mi fa sentire molto solo. Da ormai due anni sono uscito da una storia che non era mai decollata ma che comunque era andata avanti per un annetto. Da quel momento i miei rapporti con le ragazze sono stati nulli; praticamente non riesco a provarci con nessuna per via della mia timidezza con le ragazze che invece in altri ambiti non si presenta.
Inoltre un altro problema è la mia attuale situazione familiare visto che praticamente mio padre è andato via di casa da circa due anni e mezzo dopo anni di litigi e violenze su me e mia madre che sono andate avanti praticamente da quando ho un ricordo nitido della mia vita. Ora non sento né vedo mio padre praticamente da circa 8/9 mesi anche se i rapporti erano ridotti al lumicino già da molto più tempo. Ho sempre evitato di parlare di questo con i miei amici e posso affermare di aver sempre mascherato bene questo aspetto visto che comunque la mia vita sociale è sempre stata più che buona.
MI trovo anche di fronte ora all'importante decisione di andare a vivere dal prossimo anno nella città della mia università (una 40ina di km da casa mia) e smettere di fare il pendolare come negli ultimi tre anni; questo vorrebbe dire abbandonare mia madre ad accudire mia nonna e la casa (visto che rimarrebbe praticamente sola) ma anche lasciare tutto ciò che mi ha cresciuto,i miei parenti, i miei amici, il mio sport (il calcio) che pratico da 16 anni. A essere sincero al momento non mi sento molto pronto.
Aggiungo che nell'ultimi periodi mi sento molto meno felice quando esco la sera e sono spesso pervaso da un senso di insoddisfazione che riguarda tutti gli aspetti precedentemente esposti. Ho quasi la sensazione di aver sbagliato molto nella mia vita; di non aver nulla ancora per riallacciare i rapporti con mio padre, di aver tralasciato alcune amicizie, di non aver saputo apprezzare e amare l'unica ragazza che mi abbia degnato di attenzioni.
Inutile dire che queste sensazioni hanno avuto ripercussioni anche nello studio (anche se comunque mi ritengo abbastanza soddisfatto del percorso fatto fino a ora); temo anche che ne avranno in futuro visto il cammino lungo che mi aspetta ancora in una facoltà come Medicina.

Ho pensato molto a tutto ciò e alla fine ho deciso di rivolgermi a voi per un aiuto o anche un piccolo consiglio.

Ringrazio per l'attenzione
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dopo
Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
da quanto ha descritto non si riscontrano con chiarezza sintomi ansiosi ma piuttosto, come suggerito da lei, una condizione di confusione rispetto a delle scelte da fare, senso di insoddisfazione e infelicità in aggiunta al problema relazionale con persone del sesso opposto. Non potendo fare in questa sede né diagnosi, né consulenza, il consiglio che le posso dare è quello di rivolgersi ad un professionista psicologo della sua zona che provvederà, con un percorso di sostegno psicologico o psicoterapico, ad aiutarla a gestire il problema e, più in generale, questo periodo di difficoltà anche attraverso lo sviluppo e il potenziamento delle competenze psicologiche e sociali, come la capacità di prendere decisioni, risolvere i problemi, gestire lo stress ecc.
Saluti

Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Di problematiche Lei sembra averne diverse.
Ma dovendo circoscrivere i due temi fra cui si dibatte direi che dovrebbe scegliere fra:
- rendersi indipendente dalla Sua famiglia
(scelta osteggiata dai suoi sentimenti, dal suo bisogno di restare attaccato a tutto cio' che e' il suo passato per quanto doloroso)
- restare fermo/bloccato/prigioniero di questa famiglia che le chiede tanto

E' indubbiamente una scelta non facile ma forse necessaria.
Dal punto di vista psicodinamico infatti esiste un inconscio che a un certo punto manda un segnale. Un segnale imperioso.
Sta a Lei trovare il coraggio di ascoltarlo o meno.
Certamente un consulto da parte di uno psicoterapeuta dinamico potrebbe esserLe di aiuto per chiarirsi le idee attraverso l'analisi dei sogni o dei significanti che vi compaiono.

Ci mandi Sue notizie!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
Buonasera, in anzitutto ringrazio entrambe per la risposta.
Riguardo la seconda risposta volevo specificare che quello del lasciare casa non è l'unico dei problemi.
Inoltre da come lei si è espressa mi sembra propensa a consigliare di trasferirmi. Consiglio che naturalmente rispetto e comprendo. C'è da dire che la mia indecisione sta nel fatto di dover comunque dipendere da mia madre e quindi non sarebbe un indipendenza totale ma solo una comodità per gli spostamenti; senza contare il fatto che tornerei ogni weekend.
Rinnovo i miei ringraziamenti in attesa di ulteriori risposte anche sulle altre problematiche.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Be' sarebbe un distanziamento graduale.. meno traumatico mi sembra che un "taglio netto".
E Lei? Che ne dice?
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno, sicuramente sarebbe meno brusca come questione. Però quello che mi preoccupa non è la rapidità con cui avviene ma il fatto comunque di separarsi da famiglia e amici con cui faticosamente ho costruito il rapporto che ho oggi. Diciamo che tra qualche anno alla fine dell'università non avrei problemi a lasciare casa ma in questo momento mi sento di dover vivere la mia gioventù con queste persone con cui mi trovo bene e che sono veramente importanti per me. Anche il fatto di sapere che tutti i miei amici (che vivono più o meno alla stessa distanza) fanno l'università nella mia stessa città ma che ogni sera tornano a casa è come se mi rendesse ancora più diffidente da questa scelta. So che può sembrare bizzarro come ragionamento ma al momento sono queste le sensazioni che provo.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Qualunque possa essere la decisione che prendera' in futuro mi sembra utile che Lei si sia posto ora la questione. E abbia messo dei "confini" a cio' che per Lei e' importante.
Questo attivera' anche inconsapevolmente delle riflessioni in Lei, e conseguentemente una risposta.
In bocca al lupo per i Suoi studi e per tutto.
I migliori saluti.
[#7]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente per l'attenzione che mi ha dedicato. A volte anche semplicemente parlarne ha il suo effetto positivo.

Cordiali Saluti
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