Cambio forzato terapeuta

buonasera,
da anni soffro di depressione. sono stata seguita da una psichiatra per circa sei anni, poi sono sono stata bene per circa 4 anni infine una ricaduta. ho ripreso la terapia che si è conclusa in modo brusco e per me molto doloroso... semplicemente non mi ha più dato appuntamento senza motivare la cosa, non ha più risposto alla chiamate è svanita nel nulla. con sofferenza ho elaborato la cosa e dopo un anno sempre con sintomi depressivi importanti ho cercato una nuova terapeuta... prima di trovare l'attuale ne ho girati diversi i quali mi hanno detto detto di assumere antidepressivi e basta senza supporto psicoterapeutico ma continuavo a stare male . alla fine ho trovato l'attuale dott con la quale mi sono trovata bene e mi sta seguendo da circa due anni. il cammino è lungo ma ho preso consapevolezza delle mie dinamiche , ho trovato un po' di serenità al di della situazione complessa che sto vivendo. il percorso non è concluso e mi si prospetta un nuovo cambio a causa di un mio cambio di sede di lavoro un po' lontano. io sono disponibile a proseguire con lei, ma da quello che ho capito non è viceversa... sono sprofondata nell'angoscia... forse una reazione esagerata. ho paura iniziare con una nuova terapeuta, non mi sento pronta, non ho ancora elaborato alcuni aspetti di me e vorrei farlo con lei. cominciare da capo mi sembra u dispendio di energie esagerato e soprattutto momenti bui vissuti da sola. metto in conto un lasso di tempo più o meno lungo prima di una conoscenza reciproca.
so bene che per qualunque motivo la terapia si può interrompere, anche a causa di maggiori. non mi aspettavo da ma stessa questa reazione... cosa ho sbagliato nella relazione terapeutica ... mi sento confusa, sola, angosciata e quello che mi mette ansia infinita è l'impossibilità di elaborare con lei il congedo. non voglio più soffrire quello che ho passato in precedenza con l'altra psichiatra... è stato terribile. avevo molta stima di lei...però mi chiedo come una specialista nel campo possa lasciare i suoi pazienti così senza una spiegazione ( l'ultima seduta con lei l'ho trascorsa piangendo senza riuscire a parlare tanto ero angosciata e non sapevo fosse l'ultima).ora ho paura, mi sento sola, senza un punto di riferimento e non ancora guarita..è come se fossi ricaduta. cosa non ha funzionato? dove ho sbagliato. continuo a colpevolizzarmi ma non serve a nulla. dovrei parlarne con la terapeuta ma per ora non ci vediamo quindi continuo nella mia angoscia e nelle domande senza risposta. non so cosa fare per trovare un po' di serenità e ricostruirmi.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Credo che ci sia una sovrapposizione tra il suo pregresso abbandono subito e la sua reazione esagerata di adesso.

La pregressa relazione si è recisa non sappiamo bene perché, quella di adesso deve recidersi per il suo trasloco.

È vero che è un dispendio di energia enorme, ma vedrà che troverà altri spunti, altre emozioni, altre dinamiche..con il nuovo terapeuta, elaborato nuovamente la fine ed il nuovo inizio

Auguri per tutto.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Questo piangere nell'ultima seduta andrebbe chiarito meglio.
Le e' stata per caso prospettata la possibilita' che Lei soffra di SINDROME ABBANDONICA?

Ha senza dubbio ottime ragioni nel dispiaceri di dovere lasciare una terapia avviata, ma dovrebbe considerare che una terapia non e' un "rapporto d'amore" e se la si deve lasciare per motivi logistici cio' non dovrebbe essere un DOLORE.! Potra' essere un disagio.. ma vorrei che approfondisca questo concetto che potrebbe essere rilevante ai fini dei Suoi problemi emozionali.

I miei saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
grazie mille per le risposte, mi hanno fatto riflettere. nell'ultima seduta ho pianto perchè non riuscivo ad esprimere i miei vissuti ; non avevo la più pallida idea che sarebbe stata l'ultima seduta...
non mi si è mai prospettata la possibilità di soffrire di sindrome abbandonica, nessun terapeuta me ne ha parlato. ora mi viene il dubbio che sia veramente così.
non mi sento pronta a cambiare terapeuta, mi sembra una fatica enorme cominciare tutto da capo senza la certezza di portare a termine il cammino. fino ad ora ho sperimentato solamente interruzioni senza mai arrivare ad una conclusione.
ora ho paura, non ho più le forze per ricominciare tutto...