Recuperare una relazione facendo passare la sofferenza causata al partner

Salve, sarò breve..
Tre mesi io e la mia ragazza, dopo cinque anni di relazione, abbiamo optato per una piccola pausa per riflettere su alcuni dubbi che avevamo, legati soprattutto a futuri lavorativi impegnativi che volevamo vivere senza limiti. Da 5-6 mesi a causa dei rispettivi impegni ci eravamo un po' allontanati vedendoci con meno frequenza, e questo ha evidentemente logorato la relazione senza che ce ne accorgessimo.
Dopo una ventina di giorni la mia ragazza ha capito che ero troppo importante per lei tornando sui suoi passi e chiedendomi di ricominciare, io purtroppo no. Avevo bisogno di un po' di spazio e tempo in più. Inoltre la campagna elettorale che seguivo mi prendeva tutte le energie.
Dopo due mesi in cui non ci siamo né sentiti né incontrati (per scelta) mi sono accorto che anche io avevo bisogno di ricominciare la relazione, dopo un incontro con lei in cui mi ha detto cose molto toccanti e che mi amerà per sempre.

Purtroppo in questo periodo la mia (ex)ragazza ha sofferto tantissimo, in particolare 3 settimane in cui mi ha raccontato di essersi sentita completamente abbandonata da me perché non mi facevo sentire, lei piangeva tutto il giorno, ha pensato anche a gesti estremi e dormiva 3-4 ore a notte con crisi di pianto. (Io non ne sapevo nulla, ho solo saputo alla fine).
Adesso lei non crede più nel nostro futuro, nella relazione e a me. Dice di non esser più innamorata. (peccato che in quell'ultimo incontro, che sanciva il termine del periodo di sofferenza, teneva ancora a me e credeva in noi.. nei successivi 18 giorni però è cambiato tutto).
Io dubito che in 3 mesi possano passare sentimenti forti come lo era il nostro. Era una storia bellissima senza mai nemmeno una litigata né problemi fino a questo momento. Stavamo perfettamente.
Credo ancora si possa recuperare perché credo sia stata questa sofferenza a cambiare tutto, ed è evidente dal fatto che mi ha detto che non riesce a guardarmi più. in effetti ci siamo trovati tre volte, io ho fatto il mio mea culpa e ho cercato di ricucire ma lei - piangendo - mi ha rifiutato però non riesce proprio a guardarmi, ad un abbraccio ha reagito freddamente e quando mi avvicino si allontana.

Credo che se non ci fosse più nulla non reagirebbe così. E credo quindi di dover farle dimenticare o sorpassare quella sofferenza, e così ci sarà possibilità di ricominciare. Altrimenti per lei è tutto finito e dovremmo andare avanti per le rispettive strade. Però me lo dice piangendo ogni volta.. e penso che se lo sentisse davvero non starebbe così male.

Ciò che vi chiedo è: cosa posso fare? è possibile? magari anche con l'aiuto di specialisti.
È possibile che la sofferenza provata abbia creato questa distanza e che sia questo ad allontanarci? ed è possibile cancellarla considerando che non ho fatto altro che allontanarmi (non sono stato con altre, non abbiamo nemmeno litigato).
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Lei non e' proprio un ragazzo, ha 29 anni e alla Sua eta' dovrebbe essere un po' piu' pratico dei sentimenti umani.
Invece le domande che fa dicono il contrario!.
L'affettivita' umana e' una cosa molto delicata e non la si puo' trattare come un punge-ball.
Se la Sua ragazza ha sofferto questo ha prodotto in lei un trauma.
E non basta che Lei ora che ha terminato di fare le Sue cose si rivolga a lei perche' tutto abbia termine! Non Le pare?
Rifetta su quello che e' accaduto e se ne assuma la responsabilità' fino in fondo.
Quello che la ragazza ha provato e sofferto non si cancellera' e spetta solo a lei decidere come si senta ora verso di Lei. Avra' perso la fiducia. E questo e' un prezzo caro da pagare per Lei che ci scrive. Perche' la fiducia una volta persa non la si recupera piu'.
Rifletta e faccia maturare la riflessione. Se ne ricavera' qualcosa di positivo sara' bene per Lei anzitutto.
Poi lasci alla ragazza fare le sue scelte sulla base di cio' che e' maturato anche in lei!
Auguri per entrambi!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
Gentile dott.ssa

Non mi pare di nascondermi dietro ad un dito. Mi prendo le mie responsabilità e, al contrario di quanto asserisce Lei, credo le mie domande siano del tutto mature.
È possibile, attraverso qualche riflessione o aiuto esterno, riuscire a oltrepassare il trauma che si è creato?

Non intendo dire che questo debba portare alla ricostruzione della relazione, ma perlomeno che porti la mia ex ragazza a poter elaborare in modo sano e cosciente la propria scelta. Da questo potrebbe scaturire anche solo un mantenimento di un rapporto amicale. Ma in questo momento lei non riesce proprio nemmeno a guardarmi (letteralmente)..
Quindi ogni scelta che prenderà sarà solo frutto di una reazione al trauma e di certo non porterà buoni frutti in quanto farà male ad entrambi e potrebbe portarla a pentirsene in futuro.