Stare ancora male per la ex dopo mesi

Premetto, sono ancora giovane, non lo metto in dubbio a 18 anni chi non lo è.
Ma spero voi possiate darmi qualche consiglio.
In pratica, circa un anno fa ho conosciuto questa ragazza, all'inizio neanche ci sentivamo, ma con il passare del tempo, siamo diventati una cosa sola.
Ci sentivamo ogni giorno(a volte perfino la notte)
Ah premetto, quella che avevo con lei era una relazione a distanza.
In ogni caso, io questa ragazza con il passare del tempo mi sono accorto di amarla,
Quando ci siamo incontrati la prima volta è stato semplicemente fantastico, non avevo mai provato nulla del genere, e lo stesso valeva per lei. È stata il mio vero primo amore, lei riusciva a farmi provare di più di ogni singola ragazza delle mie parti.
Lei mi accettava per quello che ero, quando stavo con lei mi sentivo semplicemente a casa.
Ci vedevamo una volta al mese.
Poi però, lei ha avuto una crisi, non ce la faceva più, no riusciva a sopportare la distanza... E così se n'è andata.
È stato strano, come se il mondo mi fosse crollo addosso... All'inizio piangevo, io non sono tipo che piange, poi c'era tristezza, immensa tristezza.
Ho provato a riprenderla svariate volte, ma lei, non voleva, per la distanza.
Così ho provato a rimpiazzarla(so che non si dovrebbe) ricreando situazioni analoghe alla nostra, ma niente. Tutt'oggi mi ritrovo con questo senso si nostalgia e disperazione. Non so come andare avanti.. Non voglio andare avanti(inteso come superare la situazione. Non alludo ad atti estremi. Tranquilli)
Evitate il classico
"non pensarci"
Non funziona
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Dovrebbe cortesemente sistemare la Sua eta' sulla scheda. L'ha scritta in modo scorretto dato che ora dice di avere 18 anni.
Ma veniamo a noi.
A 18 anni un amore e' una cosa bellissima, nuova ed emozionante!
Purtroppo e' raro che un amore dei 18 anni sia duraturo! Quindi e' in buona compagnia!
Se le facesse piacere Le consiglierei di leggere qualcuno dei tantissimi libri (seri) che sono stati scritti sugli amori dei 18 anni.
Sono esperienze bellissime e dolorossime.
Ma vivendole ci si allena a fronteggiare i dolori che ci propongono i sentimenti. Cosa indispensabile a vivere una intera vita!
Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio, ma vedendo i miei coetanei nessuno ha il mio stesso problema

Come posso fronteggiare questa cosa? Ormai va avanti da mesi, e mi impedisce di vivere serenamente la mia vita. Continuo a rivederla e a pensare a lei...
Mi sento abbattuto, ho perso la voglia di fare, di vivere la giornata.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Guardi,
Le strategie di sopravvivenza sono molto individuali.
Puo' immergersi nel dolore che prova fino a che raggiungera' il livello di guardia e da quel momento in poi scattera' in Lei il rifiuto, quasi un rigetto fisico verso il pensiero di quella persona, oppure puo' cercare di distogliere il pensiero da quella emozione che la fa soffrire.
Provi!
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dopo
Utente
Utente
Mi potrebbe spiegare meglio il primo metodo che ha suggerito? Il secondo non ha dato molti risultati.
Lei mi sta dicendo che c'è un modo per immergersi talmente tanto nel dolore da arrivare a uscirne odiando la causa?. Come, io è da mesi che ci penso, sfogandomi a volte. Ma il sentimento cresce.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Be' diciamo che e' il metodo della *saturazione*. Gli esseri umani rifiutano il dolore per istinto, ma lo tollerano fino a che non provano nausea.
Ed e' questo *punto di nausea* quello in cui scatta il rifiuto. Per sopravvivenza psico-fisica.
Cerchi il Suo!
Auguri!
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille, un ultima cosa. Mi può dare qualche consiglio per trovarlo? Cosa dovrei fare?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Purtroppo no! E' individuale!
Auguri!
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dopo
Utente
Utente
Amplificare il dolore è una soluzione per arrivare a quel risultato finale?
Per esempio rileggendo cose che ci dicevamo, riguardando foto e video assieme.
Insomma incrementando il dolore, si riesce a superarlo? O è solo controproducente?
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dopo
Utente
Utente
Mi potrebbe spiegare meglio il primo metodo che ha suggerito? Il secondo non ha dato molti risultati.
Lei mi sta dicendo che c'è un modo per immergersi talmente tanto nel dolore da arrivare a uscirne odiando la causa?. Come, io è da mesi che ci penso, sfogandomi a volte. Ma il sentimento cresce.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Il modo per *immergersi nel dolore* non e' *andarselo a cercare*.
Quindi NO foto e ricordi. Per carita'.
Ma non rifiutarlo come non Le appartenesse.
Se prova dolore per un ricordo che sovviene lo accetti. E' il Suo dolore. E le appartiene.
Spero di essere stata piu' comprensibile ora!
I miei saluti.