Problema sessuale..aiuto vi prego

Egregi dottori,
mi trovo ad affrontare una situazione molto difficile nello stare vicino ad una persona, il mio ex ragazzo con cui ho condiviso gli ultimi due anni e mezzo della mia vita, che ora soffre per lo stesso problema di salute legato alla sua sfera sessuale per cui ha deciso di chiudere la nostra relazione.
Premetto che siamo omosessuali, ci stiamo sicuramente ravvicinando e il ragazzo di cui parlo ha 20 anni. Brevemente citerò il problema di cui soffre. Oltre a soffrire di emorroidi di secondo grado, da sempre ha sofferto di un dolore al pene che si manifesta nella seconda erezione avuta nel giro di poche ore, dolore che gli impedisce per ciò di avere un secondo rapporto nella stessa giornata. Purtroppo le diagnosi avute dagli specialisti sono state a dir poco frustranti: per le emorroidi gli è stato detto che non può guarire, che ci deve convivere smettendo di bere, drogarsi e fumare (sottolineo che non si droga, non beve e non fuma). Non gli è stata data nessuna speranza.
Per quanto riguarda il problema al pene il calvario è stato ancora peggiore.
Prima diagnosi (andrologo pubblico): la curvatura (ha una curvatura che va dai 25 ai 30 gradi circa) crea il dolore, sei da operare. Ti chiameremo nel giro di due mesi…è passato un anno e da indiscrezioni sembra che se va bene ne passeranno altri due.
Seconda diagnosi (andrologo privato): non saprei, ma si, forse potrebbe essere la curvatura…ma si…fatti operare dalla sanità pubblica perché io certi tipi di interventi non li faccio.
Terza diagnosi (avuta mercoledì scorso da andrologo privato): non ci puoi fare nulla, sei nato così, hai un classico affaticamento che hanno tutti gli uomini dopo il primo rapporto…è una questione di acido lattico…di muscoli…io ti posso operare ma il problema non lo risolvi….prova magari a prendere un aulin prima dei rapporti (stiamo scherzando vero??????)….comunque questo medico dovrebbe operarlo mutabilmente verso la fine di novembre.
Questo è il quadro, sommario, ma è questo. Capirete che non dare speranze ad un ragazzo di 20 anni…fosse anche quella la verità credo che una soluzione, una via d’ uscita, anche pratica se non medica ci debba essere. Lui ora soffre molto, rifiuta la sua sessualità, non vuole più fare sesso (non se la sente ne di fare il passivo ne l’ attivo) non vede una via d’ uscita al suo problema. Non è un malato di sesso, non soffre perché lo vorrebbe fare 10 volte al giorno…ma solo perché si sente limitato, soffre perché si è convinto che a me non può dare quello che potrebbero darmi gli altri (per questo mi ha lasciato!!!)…sente gli altri che parlano vantandosi di rapporti “animaleschi” che lui non è in grado di avere…soffre perché si sente diverso!!!
Sto male anche io, lo amo alla follia, ma non so più cosa fare, non so come comportarmi con lui…ad esempio ieri ho fatto una battuta per cercare di sdrammatizzare (…dai…tu che ti fai sempre compatire per i tuoi problemi…l’ ho detto sorridendo)…ed è stato il finimondo…crisi disperate di pianto…sconforto totale.
Cosa posso fare? Per favore non ditemi solamente di andare da uno psicologo, ma datemi dei consigli pratici almeno per come comportarmi….purtroppo non abbiamo molti soldi, e non possiamo seguire una terapia da uno psico.
Io credo che lui potrebbe vivere comunque una vita sessuale serena, trovando a livello pratico una certa affinità sessuale, ma è difficile proporre questo ad una persona con cui comunque non stai assieme (anche se ci stiamo riavvicinando)…io rispetto il suo dolore…non credo che sia solo fonte di una debolezza sua…come non credo che il dolore che prova al pene sia da sminuire (l’ ultimo andrologo ha parlato di sopportazione del dolore diversa da persona a persona…come a dire che lui è una mezza pippa che si lamenta per nulla…)
Abbiamo trovato nei vari medici freddezza, cinismo nel dire le cose senza magari pensare che le stavo dicendo ad un ragazzo di venti anni…mi spiace dirlo.. ma anche molta confusione (possibile che non sia possibile arrivare ad una diagnosi comune????)
Vi ringrazio, è una situazione difficile….ogni consiglio è di certo ben accetto.
A presto

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Dr.ssa Bianca Pescatori Psicologo, Psicoterapeuta 47
Gentile utente,

per quanto riguarda il problema medico (se sia possibile arrivare ad una diagnosi comune)del suo ex compagno non è questa la sezione che la può aiutare. Le consiglio di postare la domanda nella sezione andrologia e potrà sentire il parere degli specialisti competenti a rispondere alla sua domanda.

Certamente il dolore che sente il suo compagno non è segno di debolezza, dicendo che la percezione del dolore è soggettiva si intende che effettivamente la soglia del dolore cambia da individuo a individuo, in senso fisiologico oltre che psicologico. La componente della reattività è importante, ma non è gestibile con la forza di volontà o con la sopportazione. Ci possono essere delle tecniche che aiutano a gestire il dolore, come per esempio i protocolli MBSR Mindfulness based stress reduction,questo però non toglie la necessità di adoperarsi per risolvere il problema organico.

Poi c'è la risposta emotiva di fronte ad un limite, ad un ostacolo che le circostanze ci pongono. Anche la risposta emotiva e comportamentale agli eventi che ci coinvolgono è soggettiva. Elaborare la necessità di pensarsi in modo diverso,di affrontare una perdita (come per esempio la possibilità di vivere la sessualità come più desideriamo) magari anche momentaneamente, può non essere facile, richiede tempo, può creare uno stato di ribellione e di depressione. In questo caso può essere utile un aiuto psicologico.

Comprendo che lei abbia bisogno di un aiuto immediato per sentirsi utile in questa situazione di sofferenza che la coinvolge affettivamente, ma il consiglio pratico più utile è proprio quello di non sdrammatizzare, anzi di permettere al suo amico, standogli vicino come lui le consente, di elaborare con i suoi tempi e i suoi modi questa esperienza di sofferenza, ed eventualmente, se lui lo permette, di consigliargli un colloquio con un sessuologo psicoterapueta.

un caro saluto

Dr.ssa Bianca Pescatori
psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico e cognitivista
www.omeoroma.it

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