Sintomi depressivi

Salve, ho 29 anni e da un bel po' di mesi soffro di nausea (soprattutto la sera) e un senso di pesantezza e tensione allo stomaco.
Ho fatto ogni tipo di accertamento e terapia per quanto riguarda la situazione ''organica'' (Levopraid, Motilium, Motilex, Noremifa, Lucen), sempre con scarsi risultati. Il Motilex mi alleviava i sintomi, ma non sono mai uscito da questa situazione. Il medico (chirurgo) che mi seguì la prima volta è arrivato alla conclusione che si tratti di una situazione psicosomatica, quindi ha deciso di farmi iniziare una terapia con Levopraid 2 volte al giorno, Zoloft, mezza compressa e Samyr (solo una scatola) da fare per un mese.
Dall'inizio della terapia, la nausea si è accentuata maggiormente, poichè essa è il mio punto debole, perchè ho la fobia di vomitare, ho subito sospeso tutto e mi sono rivolto ad uno psichiatra. Da quando mi hanno detto che si tratta di ansia e probabilmente depressione, la mia situazione è peggiorata sempre di più, fino a venirmi quasi degli attacchi di ansia con nausea ancora più forte, umore a terra, pensieri negativi, voglia di fare zero e sonnolenza frequente. Lo psichiatra, quindi, mi ha prescritto Xanax 0,50 da prendere tre volte al giorno, inizialmente per una settimana.
Nella prima settimana, la nausea, l'ansia e l'umore sono migliorati, ma da qualche giorno a questa parte, ho l'umore che mi sbalza di continuo.
Sono tornato dallo psichiatra, che mi ha aumentato la dose di Xanax a una compressa e mezza + mezza compressa di Paroxetina, da provare per 4 giorni e vedere se mi crea dei fastidi. Io sono fabico, quindi allergico sia a farmaci che a vari alimenti (soia compresa), quindi, leggendo il foglietto illustrativo, ho deciso di evitare anche questi. La mia paura non è solo questa, ma anche di non riuscire a tollerare gli effetti collaterali che un antidepressivo può portare; ho paura di stare peggio e di non riuscire ad uscirne, viste le testimonianze sui vari forum di persone che assumono questo tipo di farmaci.
Vorrei provare con l'aiuto di una psicologa, ma mi domando: la mia è una depressione curabile anche senza l'ausilio di farmaci, o devo necessariamente assumerli? Lo psichiatra non mi ha avvertito degli effetti che essi possono provocare, anzi, mi ha rassicurato che ne posso uscire tranquillamente.
Cosa posso fare? Ho paura di entrare in un limbo che forse potrei evitare... sono confuso e disorientato e non so a chi dare ascolto.
Ho girato troppi medici e ingerito pillole per un anno e mezzo, e sinceramente sono stanco di fare esperimenti su esperimenti...
Cordiali saluti e grazie in anticipo.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

una precisazione: i farmaci non sono esperimenti su esperimenti, ma quando lo psichiatra Le ha prescritto i farmaci lo ha fatto sicuramente seguendo le linee guida e dopo aver valutato direttamente la SUA situazione clinica.

Quindi il Suo atteggiamento verso il farmaco è da discutere con il curante e non qui, perché io non conosco la Sua situazione, ma so solo che Lei ora ha la fobia del farmaco e il forte timore di stare male dopo l'assunzione del farmaco.

Questo atteggiamento può ostacolare la guarigione e quindi è bene parlarne col curante.

Per quanto riguarda una eventuale psicoterapia, tenga presente che è sempre prima indispensabile una valutazione diretta per capire se sia il caso oppure no di impostare un trattamento psicoterapico. In linea generale, per problematiche ansiose o/e fobiche la psicoterapia va bene e anzi porta risultati eccellenti in tempi stretti.

Ma nel Suo caso, discuterei anche di questa possibilità con lo psichiatra. Posso chiedere se si fida dello psichiatra?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.ssa Angela Pileci, a dirle la verità sono sempre stato un po' scettico riguardo psicologi e psichiatri, ma dopo aver fatto tutti i controlli (gastroscopia, raggi, ecografia, analisi, breath test e test per la celiachia), aver avuto sempre esiti negativi e aver provato molteplici farmaci con scarsi risultati, mi sono convinto anche io che si tratta realmente di una situazione psicosomatica e quindi mi sono convinto a seguire il consiglio del mio medico, ovvero quello di rivolgermi ad uno psichiatra/psicologo. Ho fatto solo tre colloqui, quindi non le posso dire con certezza se mi fido. Diciamo che spesso mi autoconvinco (forse per paura di sentirmi ''malato mentalmente'') di poter uscire da questa situazione senza l'ausilio di antidepressivi. La mia situazione è un po' complicata, sin da piccolo e fino all'età di 19 anni, ho subito non pochi traumi in famiglia, e da piccolo ho avuto lo stesso problema... Oltre la nausea che mi tormentava giorno e notte, arrivavo anche a vomitare, avevo atteggiamenti compulsivi (ripetevo azioni più volte), piangevo senza motivazioni e temevo di avere malattie. Finì in ospedale, quasi collassato, mi ricoverarono e dopo avermi effettuato dei controlli, mi prescrissero una terapia con Ranidil, Antepsin + vitamine. Parlo del 1999, da allora (non so come o perchè) non ebbi più problemi di nausea, non ho più vomitato e sparirono anche gli atteggiamenti compulsivi. Da un anno e mezzo a questa parte, dopo aver vomitato a causa del virus intestinale (io ho il terrore di vomitare), è riaffiorato tutto. Spesso avverto gli stessi malesseri di quando ero piccolo e non riesco ad uscire da questa situazione. Anzi, la situazione è peggiorata a causa degli scarsi risultati ottenuti.
Non capisco quale sia la strada o il percorso giusto da seguire e sono molto confuso.
Grazie per la risposta
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