Depressione e bulimia

salve sono una ragazza di 20 anni.
sono una persone molto introversa che tende a farsi carico di tutte le problematiche che mi circondano,penso che sia per questo che 2 anni e mezzo fa incominciai a tagliarmi,e a farmi più male che potevo.ho tentato il suicidio una volta.
circa un anno fa il mio ragazzo mi disse che se mi avesse trovato tagli o bruciature sul corpo mi avrebbe lasciata.ero molto innamorata e pur di stare con lui decisi di non farlo più trovando un'altro modo per farmi del male.
cominciai a vomitare ogni cosa che mangiavo e da allora ho continuato.
non so se si possa chiamare propriamente bulimia.le persone bulimiche si abbuffano e poi vomitano,io se quando mangio,mangio poco e quel poco lo vomito.
sono dimagrita di 20 chili e tutti mi dicono che continuo a dimagrire a vista d'occhio.
non ne ho mai parlato con nessuno,soprattutto perchè non voglio caricare gli altri dei miei problemi.tra l'altro vivo fuori e non posso chiedere a mio anche i soldi per uno psicologo,mi da già più di quello che mi dovrebbe dare e su mia madre non posso fare affidamento.
vorrei tanto avere un consiglio da uno psicologo.
grazie mille.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza
Il suo disturbo dovrebbe essere valutato attraverso consulti specialistici di persona. Qui possiamo offrirle delle indicazioni di massima, ma che non possono sostituire un percorso di valutazione ed eventualmente cura effettuato nel mondo reale.

E se i dati relativi a peso e altezza che ha riportato sono giusti, e se è vero che ha già perso 20kg e che continua a dimagrire, sarebbe opportuno che si facesse visitare anche in modo abbastanza urgente. E anche se a 1,70x60kg non può ancora dirsi sottopeso, a questo punto, visti anche i suoi comportamenti passati, un consulto credo che sarebbe più che indicato.

Può rivolgersi anche da sola alla sua ASL di residenza, chiedendo un consulto psicologico, psichiatrico oppure presso il centro per il trattamento dei disturbi alimentari, se la vostra ASL ne è provvista, spiegando la sua situazione.

Ma non aspetti dell'altro.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Lara Catanese Psicologo, Psicoterapeuta 93 5
Cara utente, dietro all'autolesionismo (farsi del male)e ai disordini alimentari (indipendentemente che possano rientrare nella diagnosi esatta di bulimia o meno)c'è un disagio. Questo è quello che dovrebbe capire e cercare di farsi aiutare per farlo emergere e poterlo affrontare.
I sintomi che riporta (vomito, dimagrimento) vanno al più presto monitorati da uno specialista. Consideri che se il suo umore è già depresso, il vomito spesso porta ad un ulteriore senso di angoscia, abbattendosi ulteriormente.
Richieda un aiuto in un consultorio, che sono pubblici e provi a parlarne con qualche persona a lei vicina, affinchè la possano sostenere a cercare una cura.
Per avere qualche informazione sul trattamento dei disturbi alimentari può rivolgersi all'unità operativa dell'AIDAP (associazione italiana disturbi alimentari e del peso)che nella sua regione opera a Lecce aidap.le@virgilio.it responsabile Dr.ssa Loredana De Luca.

Mi auguro che riesca a trovare al più presto un aiuto al suo disagio.

Dr.ssa Lara Catanese
Psicologa-Psicoterapeuta
www.loanopsicologia.it www.nonpartoditesta.it

[#3]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
penso che dovrebbe seguire gli ottimi consigli dei Colleghi che mi hanno preceduto, ai quali non saprei cosa aggiungere se non che rileggendo la sua mail sembra che lei parli poco di "aspetti alimentari" e tanto di "cose che mi fanno soffrire", il che dovrebbe ulteriormente spingerla a richiedere una consulenza specialistica

Vedrà che i risultati arriveranno, stia tranquilla

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#4]
dopo
Utente
Utente
grazie per i consigli anche se avrei voluto sapere cm poter fare qualcosa da sola.l'autolesionismo l'ho guarito..senza l'aiuto di nessuno.
sarebbe inutile dirlo ai miei amici dato che non saprebbero cm gestire il problema.
la mia migliore amica l'ha scoperto questa estate perchè entrò in bagno però ha saputo solo piangere e farmi sentire ancora più in colpa.
ripeto non voglio che gli altri soffrano per un mio problema.
ma a cosa mi potrebbe portare se il problema andasse avanti?
ormai vomitare è diventata una routine ma non lo faccio per sentirmi magra,lo faccio perchè è come se tutte le volte depurassi la mia anima e con essa i problemi se ne andassero per un po.mi sento meglio,mi sento libera da quelle ansie che se non lo facessi mi farebbero piangere.
grazie per le risposte..
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Se vomitare è diventato un comportamento abituale, ciò non è nient'altro se non una conferma che sarebbe opportuno farsi visitare.

Anche se da qui non è possibile essere sicuri che questo sia il suo caso, potrà esserle utile sapere che il vomiting è una variante del disturbo bulimico. E malgrado possa sembrare difficile da credere, è un comportamento basato sul piacere proprio di vomitare.

Anche un atto di per sé disgustoso come il vomitare, come qualsiasi altro atto ripetuto un certo numero di volte, può diventare piacevole.

Può leggere ulteriori informazioni da questa pagina del mio sito:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_bulimia.htm#altri

Essendo un disturbo basato sul piacere è difficile da eliminare da soli senza un aiuto specialistico. Per certi aspetti può essere paragonato a una vera e propria dipendenza.

Cordiali saluti
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