Trattare "male" mia madre e poi piangere per avere paura di perderla

Salve, ho 18 anni e credo di essere depressa. 4 anni fa persi mio padre per via di un tumore, diciamo che si puo dire che si uccise da solo, lui era una persona fantastica di giorno ma ogni sera beveva, era alcolizzato, di notte diventava violento con mia madre a volte anche con me ma con me si limitava a violenze verbali, per tale motivo subi un trapianto al fegato esuccessivamente prendendo determinati farmaci cancerogeni il tumore se lo porto via nel giro di un mese. Detto questo dopo la sua morte la mia sorellastra si rifiutó di vedermi per piu di un anno in quanto diceva che assomigliavo troppo a lui e non ce la faceva nonostante lei abbia 10 anni in piu di me. Poco dopo la sua morte iniziai a fare uso di droghe (md, cocaina, erba) in quanto mi misi con un ragazzo poco raccomandabile, un anno dopo smessi di fare ció in quanto ci lasciammo. È da quando è morro che cerco una figura maschile costante nella mia vita. A volte cercandola anchequasi "disperatamente". Sono 4 anni che mi ritrovo ogni 2mesi circa ad avere 3/4 giorni consecutivi in cui mi annullo, piango, mi immagino scene raccapriccianti in cui rimango per es:orfana e sola, scene che diventano quasi ossessioni. Dal nulla è come se il mio cervello creasse un'altra realtà in cui mi immergo. Non so se queste cose siano normali o no vi chiedo risposte per questo motivo, è normale che ogni due mesi circa cadere in questo stato ? È normale che io cerchi cosi asfissiatamente una figura maschile? È normale che a volte quando "entro " piu in intimità con un uomo mi venga da piangere? In fin dei conti vivo una vita normale ho amici esco bevo vado a ballare studio faccio tutto cio che una normale semi adulta dovrebbe fare ma non mi sono mai aperta con amici o amiche è come se mi vergognassi di mostrare il mio 'lato debole'. Con le altre persone io sono quella a cui non importa niente delle cose futile, una ragazza estroversa che non ci pensa due volte a dire cio che pensa, molti miei amici mi dicono che "intimorisco" le persone ragazzi e ragazze che siano con il mio carattere che apparentemente sembra molto forte agli occhi degli altri. Prima non ero cosi non sembravo cosi menefreghista e cosi di "ghiaccio" . Eppure quando sto sola sto male in generale per non parlare di quei giorni insopportabili che rispuntano ogni due mesi. Cosa devo fare? Non voglio piu piangere non voglio piu mostrarmi agli altri con maschere, non voglio avere paranoie ne ossessioni non ce la faccio piu a sopportare questo ad essere prima felice poi triste ad uscire bere e rinchiudermi nei bagni perxhe mi vengono attimi di malinconia in cui non so neanche a cosa sto pensando. Trattare "male" mia madre e poi piangere per avere paura di perderla. Perfavore indicatemi una strada.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

immagino che questa condizione ti faccia soffrire molto, anche se apparentemente non lo mostri con i tuoi amici, ma ci sono molti aspetti che non mi sembrano "normali" e cioè il bisogno disperato di qualcuno. Stare con qualcuno è un piacere e una scelta.
Probabilmente la morte di papà ti ha segnata...
Con la mamma come vanno le cose? Siete solo voi due ora?
Perché non ne parli direttamente con uno psicologo psicoterapeuta, magari allo spazio giovani della tua città?
Potresti mettere meglio a fuoco la problematica e capire cosa fare per risolvere....

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazza,
l'elaborazione del lutto è un processo che a volte si "congela" nella seconda fase quello della rabbia che segue la fase della negazione e del rifiuto. Questa sofferenza, temporaneamente messa a tacere con l'uso di droga, riaffiora periodicamente attraverso questi momenti di angoscia e disperazione nei quali affiorano tutte le emozioni che hai "soffocato" per non mostrarti "debole" agli occhi dei tuoi amici.
Inoltre la dipendenza dall'alcol ha dolorosamente condizionato i rapporti tra i tuoi genitori e facilitato dinamiche familiari che hanno lasciato il segno e interferiscono tuttora nel rapporto con tua sorella.
In tutti questi anni non hai mai avuto la possibilità di condividere e metabolizzare le tue esperienze ma questo non ha impedito alla sofferenza di continuare a sedimentarsi dentro di te.
Ora questo dolore chiede a gran voce uno spazio d'ascolto, che necessita di una relazione d'aiuto nella quale tu possa elaborare emozioni e vissuti che, diversamente rischiano di implodere dentro di te.
La figura di riferimento è quella dello psicologo-psicoterapeuta,se non hai la possibilità di rivolgerti ad uno specialista privato puoi prendere contatti direttamente con il Consultorio Familiare della tua ASL di appartenenza e prenotare un colloquio psicologico.
Non è mai troppo tardi per iniziare a prendersi cura di sé ma rinviare ancora renderebbe solo tutto più faticoso.