Non riusciamo ad avere rapporti

Buongiorno. Io e mio marito siamo sposati da un anno e malgrado vari tentativi non riusciamo ad avere rapporti sessuali. In pratica è impossibile la penetrazione. E' invece possibile con un oggetto di piccola circonferenza, come una penna, anche per svariati centimetri, ma ho grosse difficoltà a trovare "l'entrata",sento un fastidio doloroso proprio all'ingresso, come qualcosa che graffia. Poi una volta dentro nessun dolore! Tempo che il mio sia un problema di origine psicologica!Non ho ancora effettuato visite ginecologiche e ho paura ad andare, perchè temo che il medico non riesca a visitarmi e mi prenda per matta.
Da cosa può dipendere questa mia difficoltà?
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Attivo dal 2008 al 2011
Psicologo
Cara utente, che dirle? Purtroppo senza l'esclusione di problemi di natura organica, non è possibile neanche consigliarle di andare da uno psicologo. Certo il fatto stesso che lei per prima si dica convinta che il problema sia di origine psicologica non esclude che le due cose possano essere associate, ma senza la certezza dell'assenza di un problema fisico non può iniziare alcuna terapia psicologica. E comunque nessun medico la potrà mai prendere per matta. Tutt'al più potrà prendere atto della sua difficoltà e aiutarla, fisicamente o psicologicamente, a superarla.
Nel caso in cui ne senta davvero la necessità, comunque, può iniziare a consultare uno psicologo che l'aiuti innanzitutto a superare il timore della visita ginecologica e ad affrontarla nella maniera più serena possibile, per avere poi gli strumenti adeguati per risolvere il suo problema e vivere una vita sessuale soddisfacente.
[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Desidero ringraziarla (con un pò di ritardo) per la sua risposta Dottoressa. Il mio timore di essere presa per "matta" nasce dal fatto che sono una persona molto ansiosa, e i medici se ne accorgono subito, in particolare l'eventualità di una visita ginecologica mi creerebbe un'ansia fortissima, sinceramente non sono neanche sicura che riuscirebbe a visitarmi!
Grazie ancora.
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Dr.ssa Lara Catanese Psicologo, Psicoterapeuta 93 5
GENTILE utente, mi sento di darle solo alcune informazioni che (sia ben chiaro) non corrispondono ad una diagnosi. Ci sono disturbi detti "da dolore sessuale", che nella donna sono la dispareunia e il vaginismo.
Il vaginismo in particolare è una condizione dovuta ad uno spasmo involontario dei muscoli che circondano l’accesso vaginale, che si verifica ogni volta che si cerca di introdurre un oggetto nella vagina. In alcune donne, perfino l’idea di introdurre qualcosa in vagina può causare spasmo muscolare. La contrazione può variare da una forma lieve, che induce una certa tensione e disagio, fino a forme gravi, che impediscono la penetrazione.
Oltre allo spasmo primario dell’accesso vaginale, le pazienti affette da vaginismo manifestano solitamente anche fobia del coito e della penetrazione vaginale. Questa riluttanza fobica rende i tentativi di coito frustranti e dolorosi.
Nella dispareunia, il coito avviene ma in maniera dolorosa.
Ho voluto darle alcune informazioni, che competono il campo della psicoterapia della disfuinzioni sessuali, perchè potrebbero orientarla meglio nel chiedere un aiuto concreto.
Nel momento in cui una visita ginecologica escluda cause organiche (non tema la visita, lo dica subito della sua difficoltà nella penetrazione, è un problema conosciuto, non la prenderanno certo per matta), vi consiglio un buon psicoterapeuta che si occupa di sessualità. Vedrete che riuscirete ad affrontare con buon esito il vostro problema.

Dr.ssa Lara Catanese
Psicologa-Psicoterapeuta
www.loanopsicologia.it www.nonpartoditesta.it

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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
La ringrazio Dottoressa. Mi ero già informata riguardo il vaginismo, e ritengo improbabile che possa essere il mio problema, dato che (come ho specificato) la penetrazione riesce con oggetti di piccole dimensioni: ho difficoltà a "trovare l'ingresso" e sento come un fastidio che interessa però la zona esterna, poichè una volta dentro non sento nessun dolore e posso anche roteare l'oggetto, non fa male e nessuna traccia di sangue. La fobia del coito non penso di averla, poichè da fidanzata fui io a chiedere a lui di avere rapporti (non riusciti) perchè mi imbarazzava essere ancora vergine (ovviamente non solo per quello!noi ci amiamo).
Io non intendo fare autodiagnosi perchè non sono medico, ma avevo letto qualcosa sulla "vulvodinia" (spero di aver scritto giusto) e mi sembra la cosa più probabile per me. Farò una visita ginecologica e le farò sapere!
Grazie
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Dr.ssa Lara Catanese Psicologo, Psicoterapeuta 93 5
La visita ginecologica, come premesso, è il modo migliore per iniziare ad affrontare il suo disagio.
Le faccio i miei auguri e sarò lieta di ricevere sue notizie in merito.