Abbuffate

Premetto che ho sempre avuto problemi di peso. Due anni fa ho perso circa 20 kg e da quel momento il mio rapporto con il cibo è stato amore-odio. Pochi mesi fa mi sono trasferita all'estero da sola. La mattina, specialmente tra le 11 e le 12 - orario in cui mi annoio maggiormente, parte la mia abbuffata. Sono pienamente consapevole che mangio senza sosta quando sono a casa da sola e quando mi annoio.
Il problema principale è che non riesco a calmare questa fame improvvisa che mi assale. A livello emotivo, nel corso di questi ultimi mesi, non sento nessun tipo di emozione. A volte sento di essere felice o nostalgica, ma sono totalmente disinteressata alla mia persona. Non ho nessuna voglia di fare sport, di mangiare bene, di dormire bene, di bere abbastanza acqua, non mi preoccupo dell'eventuale peggioramento di salute; tutte cose che mesi fa mi importavano. Sto vivendo in un ambiente molto positivo per me, di grande crescita, quindi tutto ciò non deriva tanto dall'ambiente in cui mi trovo e dalla nuova situazione che sto vivendo.
Non so più come motivarmi e come riportare l'autocontrollo. Adesso che ho messo per iscritto il mio "problema", mi rendo conto che le abbuffate sono una conseguenza di un disagio che sto provando, ma di cui purtroppo non riesco a trovare da sola una soluzione.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

queste problematiche sono difficili da trattare autonomamente.
Tu parli di fame in un primo momento, ma probabilmente non si tratta davvero di fame o non sempre, proprio perché le abbuffate di olito sono una delle strategie disfunzionali che alcune persone mettono in atto per cercare di risolvere un disagio.

Il primo step è mettere a fuoco questo disagio e capire poi come superarlo. Anche le emozioni che non riesci a leggere sono parte del problema.

Se parli bene la lingua del paese in cui vivi, ti suggerisco di affidarti ad uno psicologo psicoterapeuta di persona, perché non puoi trovare una soluzione on line.

Le cure ci sono, ma devi affrontare il problema direttamente.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, avrebbe bisogno , penso, di un supporto psicologico per essere aiutata a chiarirsi i sentimenti e la passività di questo periodo.. Forse è possibile farlo anche nella struttura in cui si trova ora.. Intanto, provi a scrivere ogni giorno un diario, per .. raccontarsi.. riflettere sulle situazioni e sulle emozioni che prova o non prova.
Prenda contatto anche con il medico, che certamente questa struttura ha , per verificare la sua situazione fisica.
Quanto tempo resterà ancora lì, all'estero?..
Ci riscriva , se crede, molti auguri..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie mille dottoressa per la sua risposta. Ho cominciato a scrivere un diario, ma non riesco a trovare risposte al mio problema. Purtroppo mi trovo in una situazione anomala perché non riesco a trovare aiuto. L'unica è rivolgermi a qualche specialista online e sborsare soldi su soldi per risolvere questo problema. Ora non posso davvero permettermelo, spero solo che la situazioni con il tempo si sistemi.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Esistono servizi pubblici che erogano prestazioni specifiche per i suoi disturbi al solo costo del ticket se dovuto.

Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

i problemi non si risolvono magicamente col tempo: se non ha le risorse necessarie, concordo con l'idea di rivolgersi in una struttura pubblica adeguata.

Cordiali saluti,
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Le consiglierei di accedere ad un Centro SPECIFICO per i problemi alimentari, che l'Azienda Sanitaria ha istituito in ogni provincia, anche nella Sua, quando tornerà in Italia.
Sono dotati di una equipe multiprofessionale, che si occupa di alimentazione/dieta, di supporto psicologico ed eventualmente farmacologico ed altro, a 360 gradi.

Questa è la modalità più completa affinche il desiderio di controllare il cibo o di scendere di peso non strabordi in forme di magrezza eccessiva, in carenze alimentari ecc., lasciando però inalterati i problemi interiori; quelli che stanno alla base dei disturbi alimentari.

In alcune regioni è stato costituito anche uno "sportello di ascolto giovani" per i disturbi alimentari, dove psicologi e psicoterapeuti offrono la loro consulenza e si fanno carico di queste problematiche, avendo come obiettivo principale, soprattutto tramite una rilevazione precoce dei sintomi ed una corretta informazione agli adolescenti, la prevenzione, la riduzione del rischio di aggravamento e di cronicizzazione del disturbo. Lo sportello giovani è rivolto a tutti i ragazzi dai dodici anni in su, senza limite di età superiore.

Lei si chiede "come mai"?
Possiamo ipotizzare che Lei sia sottoposta ad un surplus di stimoli (positivi) che cerca di "digerire" assieme al cibo?

Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/