Avere paura che una persona possa farmi del male

Buonasera gentili dottori. Sono un ragazzo di 30 anni. Premetto che ho sofferto di DOC e che dopo un anno di terapia ero finalmente riuscito a riacquistare serenità. Mi sta seguendo una vostra collega bravissima che mi ha aiutato molto e a cui sicuramente alla prossima seduta racconterò la vicenda che vi vado a descrivere; nell'attesa però chiedo un parere anche a voi.
La tranquillità che avevo da poco riacquistato è stata nuovamente turbata da un evento che mi ha fatto ripiombare in un vortice di paure. Durante un viaggio di lavoro, ho fatto conoscenza di una collega straniera, molto bella. Io sono single, lei è sposata con figli. Ci siamo piaciuti ed abbiamo avuto un avventura. Io credevo che fosse lei la prima a volere che tutto finisse lì; invece nei giorni e nelle settimane a seguire lei mi ha scritto costantemente. Dopo pochi giorni le ho detto che non ritenevo giusta questa cosa in quanto lei ha famiglia. Siamo stati senza sentirci per due settimane, in cui lei mi ha scritto sporadicamente senza che io rispondessi. Dopo due settimane appunto decisi di rispondere, dicendole che mi faceva piacere restare in contatto amichevolmente ma null'altro. Mi sembrava avesse accettato la cosa, ma poi ha iniziato a scrivermi di nuovi messaggi pesanti, dicendomi che è in crisi con il marito (addirittura che lo odia) e che vuole lasciarlo. A questo punto le ho detto che davvero non me la sentivo di affrontare discorsi del genere e le ho chiesto di smettere definitivamente di sentirci, dicendo come scusa che stavo affrontando seri problemi di salute miei e di mio padre al fine di evitare di offenderla ed innescare magari una reazione rabbiosa (quanto io sia stato credibile non so). L'ho bloccata su whatsapp (e glielo avevo anche detto, dicendole appunto che avevo bisogno di un periodo di tranquillità per pensare alla mia salute). Non ci siamo più sentiti da allora (circa una settimana). Però, sono stato colto dalla tremenda paura che il marito possa scoprire questa cosa tramite i messaggi (che chissà se lei ha cancellato) e venirmi a cercare, nonostante la distanza di migliaia di km. È plausibile che persone con posizioni rispettabili possano (scoprendo un tradimento) perdere la testa fino a cercare qualcuno in capo al mondo? Sto iniziando ad avere una paura terribile di questa cosa. Ho iniziato anche a temere che lei possa farsi scoprire di proposito per avere un pretesto per separarsi dal marito. Non so davvero come fare a superare questa paranoia. Sono sicuro che la mia dottoressa mi aiuterà ma chiedo aiuto anche a voi. L'atteggiamento di questa donna mi ha spaventato e adesso ogni cosa mi impressiona, come avere l'impressione costante che qualcuno stia cercando info su di me. Purtroppo ho anche un nome molto particolare, quindi trovarmi su internet è facile. Insomma, sto male e non riesco ad uscire da questo loop. Come posso fare? E soprattutto ritenete possibile un pericolo o la mia paura è immotivata?
Grazie mille e scusatemi il disturbo. Un saluto
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

lo scenario che lei immagina non è poi così impossibile e non lo considererei una "paranoia".

Per sua fortuna il marito della signora abita a migliaia di km e questo rende meno probabile una ritorsione.
Certo è che il comportamento della donna fa pensare che possa essere una persona poco equilibrata e/o che sta cercando una via d'uscita dal matrimonio, magari rifacendosi subito una vita con qualcun altro, quindi non è detto che non possa effettivamente farsi scoprire proprio per allontanare il marito da sè.
Chiaramente il fatto che il marito possa venire a cercare lei dipende da che tipo di persona è, dal suo "tasso" di vendicatività e da quanto potrebbe incolpare lei piuttosto che la moglie scoprendo l'accaduto.
Su tutto questo non sappiamo nulla e le congetture sono quindi inutili.

Essendo lei purtroppo una persona che sta curando un disturbo complesso, che comporta rimuginazione eccessiva, è comprensibile che, avendo fatto qualcosa che può scatenare sensi di colpa, stia pensando ossessivamente alla possibilità di essere punito.
Per come sta reagendo si può presumere che il suo disturbo sia ancora presente e che, magari, si fossero semplicemente attenuati i suoi sintomi:

"La tranquillità che avevo da poco riacquistato è stata nuovamente turbata da un evento che mi ha fatto ripiombare in un vortice di paure".

Se alla prima occasione i risultati sono "crollati" significa che non erano affatto consolidati come lei pensava.

Le faccio presente che per un disturbo come il DOC un anno di terapia è poco, perchè si tratta di un problema piuttosto complicato e, dal punto di vista psicodinamico, dagli importanti risvolti inconsci, che richiedono un lavoro impegnativo sulle cause non coscienti del disturbo e spesso il contemporaneo ricorso a psicofarmaci.
Lei sta assumendo dei medicinali?

Che tipo di percorso psicologico sta effettuando?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Cara dottoressa la ringrazio molto. So che il disturbo da cui mi sto curando richiede tempo ed infatti continuerò la terapia. Ho assunto farmaci (xanax+Zoloft) per un certo periodo, poi sospesi d'accordo con lo specialista. Da mesi ormai mi sentivo meglio, ero riuscito a riprendere tutte le mie attività (il doc era stato molto invalidante per un certo periodo) ed essere di nuovo felice.
Poi questa storia mi ha fatto tornare in crisi. In pratica adesso la mia ossessione è che quella donna o suo marito possano per qualche ragione diventare ossessionati di me. Oltre a temere ritorsioni del marito che possa eventualmente scoprirla, temo anche ritorsioni di questa donna stessa. Come le ho detto, accampando una scusa le ho detto che l'avrei bloccata su whatsapp e ci siamo salutati cordialmente. Lei mi aveva aggiunto su Facebook il giorno dopo la notte dell'avventura ma mi aveva cancellato lei la prima volta che le dissi che preferivo non sentirci più. Adesso, ieri sera, dopo aver scritto il mio consulto, mi è arrivata una sua nuova richiesta di amicizia su Facebook (che non ho accettato e non accetterò). Non ci sentivamo da una settimana e questa richiesta mi ha dato ulteriore sconforto, perché mi ha fatto capire che ancora ci pensa e soprattutto non so come interpretare questa richiesta.
Premetto che non ho subito alcuna minaccia, insulto, o cose simili.
Ciò che mi chiedo però è: se lei (o peggio, il marito, posto che il fatto che l'abbia scoperta è puramente frutto della mia fantasia) volessero avere ritorsioni contro di me, riceverei dei segnali prima? Come agiscono in caso del genere persone che perdono la testa? Ed il fatto che venire a cercarmi qui comporterebbe un lungo viaggio (ed anche una richiesta di visto) potrebbe essere d'aiuto? Intendo, se questa donna fosse colta da un momento d'ora e desiderio di ritorsione, il tempo e la complessità richiesto per un'azione del genere potrebbero riportare alla ragione? Tenga presente che sia lei che il marito sono professionisti in carriera, con un figlio piccolo che sono sicuro che questa donna ami moltissimo. Fino a che punto dovrebbe arrivare una persona per mettere a repentaglio tutto ciò?
Ho davvero paura, paura di essermi cacciato in un guaio. Come posso fare? Come si può vivere con un tale dubbio? (Che potrebbe non trovare mai risposta)
Grazie ancora del vostro supporto
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dopo
Utente
Utente
Ho dimenticato di rispondere alla sua ultima domanda. La terapia che sto seguendo è di tipo cognitivo comportamentale
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ci fa delle domande alle quali non è possibile rispondere, non avendo idea di che persone siano i diretti interessati.
Certamente il fatto di essere distanti migliaia di km e che abbiano un bambino piccolo rende meno probabile che il marito si vendichi.
Lei si limiti a non dare corda alla signora e a non risponderle più per nessun motivo: azzerando i contatti renderà più probabile che desista.

Per quanto tempo ha assunto lo Zoloft?
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dopo
Utente
Utente
Ha perfettamente ragione. Infatti sono deciso a non rispondere più, sperando che ciò non porti a creare rabbia in lei. Infatti la cosa che più mi rode è che dopo due settimane che non le rispondevo ho deciso di risponderle, in primis per evitare che potesse arrabbiarsi, in secondo luogo anche perché inizialmente ero impaurito di gravidanze indesiderate (durante il rapporto si ruppe il profilattico) e volevo accertarmi che fosse tutto a posto. Sarebbe stato meglio non rispondere più e basta e forse adesso sarebbe già tutto passato.
Per staccarmene in modo da non offenderla ho dovuto inventare una storia di problemi di salute, per cui le chiedevo di lasciarmi alla mia privacy. Magari lei mi ha di nuovo inviato richiesta su FB perché le sono venuti dubbi sulla veridicità della cosa.
Quello che mi chiedo (in generale ovviamente, so che non conoscendo i soggetti non si può dare una risposta) è se persone che possano covare sentimenti di ritorsione in questi casi, tendano prima a mandare insulti e minacce o possano agire direttamente.
Come le ho detto, ho un nome e cognome praticamente unico, e soprattutto i miei genitori gestiscono un negozio che prima era intestato a me, e su internet ricercando il mio nome ancora compaiono in prima pagina i riferimenti del negozio con tanto di indirizzo. Rintracciare me o la mia famiglia è quindi facilissimo.
A rendermi scosso è stato soprattutto il fatto che questa donna deve trasferirsi in autunno con la famiglia in un altro continente ed ha iniziato a dirmi che non vuole farlo, che odia il marito, e che sarebbe un incubo andare lì con lui, lo farebbe solo per il figlio. Di contro, mi conforta il fatto che farsi scoprire adultera le comporterebbe non pochi problemi di natura legale nel suo paese, quindi non credo le convenga.
Ma sta di fatto che dopo aver visto che mi ha riaggiunto su Facebook ho adesso più paura di lei che del marito.
Qualora dovessero arrivarmi messaggi rabbiosi, minacce o insulti (che fino ad ora, ripeto, non sono mai arrivati) come dovrei agire? Continuare a non rispondere? Rispondere che chiamo la polizia?
Lo Zoloft l'ho preso per pochi mesi, mi faceva sentire peggio ed il medico lo sospese. Solo grazie alla psicoterapia ho iniziato a vedere risultati. Adesso purtroppo crollati.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Le suggerisco di rivolgersi nuovamente ad uno psichiatra per integrare la terapia farmacologica a quella psicologica. Se il primo farmaco che ha assunto le ha dato effetti indesiderati non significa che non possa provarne un altro, avendone invece dei benefici.

Per quanto riguarda la psicoterapia francamente le suggerirei di cambiare indirizzo: se dopo un anno di TCC i risultati sono stati solo temporanei, e lei è regredito al punto di partenza al primo problema, mi sembra molto probabile che ritentare con la stessa terapia sarebbe inutile.

Riguardo alla donna, probabilmente sta cercando un aggancio con lei per trovare appunto una via di fuga dal marito. E' stata lei a farsi avanti quando avete avuto quella breve storia?
Non è da escludere che abbia pensato di trovare un'alternativa al proprio matrimonio in un rapporto con lei, se poi è diventata insistente e ancora adesso non la lascia in pace.
Quanto tempo fa vi siete conosciuti?
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dopo
Utente
Utente
E' accaduto circa un mese fa, era un convegno di lavoro all'estero. Eravamo in fila insieme all'ingresso, ci presentammo come si fa normalmente tra colleghi, e lei iniziò una conversazione e si sedette vicino a me.
Trascorremmo la giornata insieme, lei mi raccontò di avere famiglia e che in autunno si sarebbero trasferiti in Oceania a lavorare lì. Tutto normale. Lei è una donna molto bella ed ovviamente ciò mi portava a prestarle più attenzione. Ma notai molta attenzione anche da parte sua. A fine convegno dovevamo recarci alla cena organizzata per l'evento, che si teneva vicino al suo hotel. Il mio hotel era più lontano, pertanto lei mi disse che poteva posare la mia borsa nella sua stanza, così da non fare corse. Io accettai, ma capii che era un segnale. Arrivammo al suo hotel, lei prese la mia borsa e salì da sola a posarla in camera sua mentre io la aspettavo giù. Dopo la cena, insieme anche ad altri colleghi, andammo a bere qualcosa e in un locale dove si ballava. Di ritorno, io andai al suo hotel a prendere la borsa, salii in camera sua e di lì tutto il resto. Il giorno dopo, prima di ripartire ci rivedemmo sempre nel suo hotel. Proprio quel secondo giorno mi accennò alla sua crisi di coppia, ma senza toni aspri, e la interpretai come una cosa normale che una donna che sta tradendo il marito possa dire, anche un pò per giustificarsi.
Durante quell'occasione lei fu attentissima che nessuno del convegno ci vedesse e mi chiese ripetutamente di fare attenzione a non farmi notare.
Per questo motivo ero più che convinto che fosse lei la prima a volere chiudere lì la cosa, come una semplice avventura di una notte. Ed infatti ero tranquillo.
I giorni successivi continuammo a sentirci. Ad un certo punto lei iniziò a mandarmi messaggi un pò "piccanti" ed io, colto dai sensi di colpa, fui disturbato da questi e le dissi che data la situazione era meglio chiudere i contatti.
Lei, con un pò di lamentele accettò e mi cancellò anche da facebook. Dopo una settimana mi scrisse che mi stava pensando ma io non risposi.
Dopo un'ulteriore settimana, domenica della scorsa settimana, mi scrisse di nuovo. Parlammo un pò del più e del meno, dopo di che io le dissi che mi avrebbe fatto piacere restare in contatti amichevoli ma che non potevo darle null'altro. Lei fu un pò risentita, ma per un paio di giorni accettò la cosa. In quel frangente trovai anche un pretesto per farmi tranquillizzare circa la paura di gravidanza indesiderata che avevo (e che fino ad allora era la cosa che mi turbava di più). Io le raccontai che in questo periodo avevo problemi di salute e che anche mio padre non stesse bene (cose in parte vere, ma che ovviamente ho ingigantito) e che per questa ragione non riuscivo a stare dietro un rapporto come lei voleva ed avevo bisogno di tempo per me stesso. Si comportava in maniera tranquilla, anche affettuosamente ascoltando i problemi che le raccontavo. Martedì sera della scorsa settimana mi scrisse però un lungo sfogo che mi infastidì parecchio, dove diceva che era turbata dal fatto di cambiare nazione e continente insieme al marito, che ormai il rapporto è logoro, che lo odia addirittura, e che si è resa conto che tradirlo è stato facile per lei. Aggiungeva poi che ha bisogno di sentirsi amata e sentire di piacere a qualcuno. Io ho cercato di farla ragionare, di dirle che probabilmente era solo confusione, ma quando ho visto che lei era ferma sulla cosa, le ho detto che quel tipo di conversazione non mi piaceva e che non sapendo come aiutarla (e poichè le avevo detto che il giorno dopo mio padre aveva un intervento ed io una visita, quindi avevo altro per la testa) era meglio davvero chiudere definitivamente i contatti. Lei mi rispose che le avevo spezzato il cuore e mi bloccò su whatsapp. Il giorno dopo però mi sbloccò; io allora le scrissi, dicendo che era stata una giornata dura, che mio padre aveva avuto delle complicazioni e che invece riguardo alla mia visita dovevo fare ulteriori accertamenti. Che quindi visto il periodo duro che stavo affrontando avevo bisogno di staccare un pò, anche da lei; quindi ho cercato di addossare la responsabilità su di me, sull'avere un periodo difficile, per non offenderla. Lei infatti mi ha risposto garbatamente, che per lei andava bene e ci siamo salutati. Io l'ho bloccata su whatsapp (e l'avevo avvertita che l'avrei fatto per rendere le cose più facili). Da allora non ci siamo più sentiti, ma ieri sono successe due cose che mi hanno messo ansia. La prima: l'organizzatore del convegno ha girato la lista di tutti i partecipanti, dicendo che qualcuno l'aveva richiesta. Quindi ho iniziato ad immaginare mille cose, compreso che questa richiesta l'abbia potuta fare il marito. La seconda: il fatto che ieri sera mi abbia di nuovo inoltrato una richiesta di amicizia su facebook. Perchè l'ha fatto? E' un segnale di qualcosa?
Io ho bloccato lei su whatsapp ma lei non ha bloccato me, quindi io posso vederla. In primis ho notato che mentre prima cambiava ripetutamente foto profilo adesso è parecchio che non lo fa più. Vedendo inoltre a volte i suoi ultimi accessi, vedo che sono normali, nel senso che la sera ha ultimo accesso verso le 23:30/mezzanotte, come una persona che lavora e fa una vita regolare (questo mi da almeno un briciolo di tranquillità che non abbia in atto crisi che non la facciano dormire). Sto cercando di interpretare questi piccoli segnali perchè sono gli unici a disposizione per capire se debba preoccuparmi o meno.
In generale comunque, ok averla bloccata su whatsapp, ma lei non ha cercato altri modi di contattarmi (via sms, con un altro numero, o anche su facebook stesso, mi ha inviato solo la richiesta nuova di amicizia e basta). Quindi la richiesta di amicizia è stata l'unica "bussata" che mi ha fatto.
Questa è la storia completa; ovviamente so che è poco per farle capire la personalità di questa donna (che io in primis non ho capito), ma se da questo quadro riesce a farsi un'idea, mi farebbe piacere se riuscisse a dirmi se questi atteggiamenti debbano farmi o meno preoccupare (o quali dovrebbero essere le circostanze che dovrebbero mettermi giustamente in allerta).
Per quanto riguarda me, parlerò di tutto ciò che sto raccontando a lei con il mio specialista alla prossima seduta e vedremo come fare. Ovviamente so che il problema è ancora presente, mi confortava stare meglio ed aver recuperato una "normalità" di vita (come le ho detto, ci sono stati mesi in cui ero stato quasi completamente invalidato dal doc, quindi vedevo questi progressi come un grande passo avanti).
La ringrazio molto per la sua attenzione ed il suo supporto.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Probabilmente si tratta di una donna instabile, insoddisfatta della propria vita e che cerca un'alternativa. Farle lasciare la borsa nella sua camera, così come anche i comportamenti precedenti, fanno pensare che abbia deciso rapidamente di "puntare" lei nella speranza di agganciarla e far diventare il vostro incontro casuale una possibile alternativa.

Il fatto che le abbia detto che le ha addirittura "spezzato il cuore" quando ha voluto chiudere i contatti, dopo che vi siete visti una sola volta, le fa capire quanto sia probabilmente una persona immatura e magari portata a drammatizzare, a fare scenate per ottenere quello che vuole.

Nel caso in cui il suo scopo sia quello di trovare un'alternativa accettabile al marito e al trasferimento in Oceania penso che se non le darà più corda "punterà" qualcun altro, anche perchè non ha molto tempo per farlo prima di trasferirsi.

Riguardo alla lista dei partecipanti richiesta all'organizzatore, non dovrebbe essere protetta dalla privacy?
Credo che lei abbia il diritto di sapere chi è stato a chiederla.
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dopo
Utente
Utente
Riguardo la lista dei partecipanti, ho pensato di chiedere all'organizzatore chi l'abbia chiesta, ma alla fine credo non sia il caso, sono colleghi stranieri, che ho incontrato solo quella volta, sarebbe una richiesta "curiosa" che potrebbe sembrare strana. Non so, cosa mi converrebbe fare?
Sintetizzando le cose che maggiormente mi preoccupano sono due:
1) da parte del marito, che possa aver avuto dei sospetti e che stia indagando sulla cosa, che possa scoprirla, e venirmi a cercare. Poi mi preoccupa che casomai questa donna decidesse per un colpo di testa di non voler più partire con lui, questo possa innescare reazioni pericolose.
2) da parte della donna, ho paura che anche lei stessa possa avere delle reazioni, sentendosi rifiutata o non so che altro. Sicuramente come dice lei è molto instabile e cerca una via d'uscita. Da come mi ha detto lei non le era mai capitato prima di tradire (vai poi a sapere se è vero). Che aveva richiesto il divorzio dal marito l'anno scorso ma poichè non c'era accordo a divorziare tra i due, la procedura avrebbe richiesto anni. Insomma, davvero non so cosa possa passarle per la testa.
Ciò che mi chiedo è, per quale motivo una donna molto bella ed ancora giovane, colta, con un'ottima carriera, che sicuramente potrebbe avere tanti corteggiatori, debba fissarsi proprio con me, che le ho detto mille volte che non posso darle ciò che vuole. Se vuole davvero cambiare vita, credo che avrebbe una fila di uomini pronti a fare carte false per lei. In più, come è possibile che con un figlio (che lei ripetutamente mi ha detto di amare enormemente) una donna possa andare ad imbarcarsi in una situazione del genere? Potrei capire se io le dessi corda, ma visto come si sono messe le cose, mi sembra assurdo che una donna (al di là del conflitto con il marito) non riesca a dirsi "ora devo pensare a mio figlio".
Mi scusi molto dottoressa, è che questa cosa mi ha gettato nello sconforto totale. E' stata totalmente inaspettata. Le ripeto, forse sono io a vedere cose esagerate (come le ho detto non ho mai ricevuto insulti o minacce, la peggior cosa che mi è stata detta è stata "mi hai spezzato il cuore"), forse è normale che dopo così poco tempo questa donna ancora infatuata cerchi di ristabilire un contatto in qualche modo e che il tempo farà passare tutto. Però ho tanta paura e non so come gestirla. Da un lato perchè non so se, in caso di pericolo, potrei ricevere prima degli avvertimenti o trovarmi direttamente sotto casa qualcuno (lui o lei) che ce l'abbia con me. E potrei non saperla mai questa cosa. D'altro canto come le ho detto su internet sono facilmente reperibili miei recapiti, o meglio soprattutto l'indirizzo dei miei genitori, e la mia paura maggiore è proprio che qualcuno possa andare a dare fastidio a loro.
E pensare che lì per lì ero felicissimo di ciò che era successo; il mio disturbo mi aveva reso non capace di avere relazioni con donne e quando lì mi sono trovato con una donna molto bella che voleva me è stata una sorta di liberazione. Che però adesso mi ha portato ad avere questi timori.
Ho tanta paura e non so cosa fare per trovare di nuovo serenità.