Problemi relazionali

Salve,
Il problema che mi sta occupando le giornate è il tipo di 'relazione' che ho instaurato da appena 5 mesi con questo ragazzo che fin dall'inizio mi ha avvertito di avere un problema nelle relazioni di coppia ( lui ha 37 anni e le sue relazioni sono state molte e di brevissima durata). Pur sapendo questo mi sono lanciata ( forse proprio per questo, prendendola un po come una sfida). Mi sono resa conto, purtroppo solo adesso, nel momento in cui i miei sentimenti verso di lui sono diventati più profondi, di non saper gestire bene questo rapporto. Lui mi racconta di vedere continuamente ragazze in giro e pensare a come sarebbe fortunato a stare con una di loro e di aver capito che non riesce a trattare bene le ragazze con cui sta. In sostanza la parola chiave è "tu non sei abbastanza". Io, soprattutto per molti problemi legati all'autostima ci sto malissimo ogni volta e purtroppo il bene che mi dice di volermi diventa piccolo piccolo a confronto con tutte queste problematiche. Ora il problema grande è che io non capisco bene cosa abbia realmente in testa e di conseguenza faccio fatica a sentirmi utile nel poterlo aiutare, e allo stesso tempo mi chiedo se c'è qualcosa che non vada in me nel cercare a tutti i costi di tenere in piedi questa relazione che mi fa stare malissimo (ma in cui ho trovato una persona che sento molto vicina e giusta per me). Dove sto sbagliando?
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

non si può dire che questo ragazzo non sia stato chiaro con lei fin da subito:

"fin dall'inizio mi ha avvertito di avere un problema nelle relazioni di coppia ( lui ha 37 anni e le sue relazioni sono state molte e di brevissima durata)".

Di conseguenza immagino che per lei abbia rappresentato effettivamente una sfida allacciare un rapporto con lui sperando di riuscire a essere quella che lo avrebbe fatto cambiare.
Tale "sfida" può essere legata alla sua carenza di autostima perché chi crede poco in sé stesso finisce inconsapevolmente con il ritrovarsi in situazioni impossibili, destinate al fallimento, che confermano lo scarso valore che pensa di avere.

Il problema è che lei lo considera ancora una persona da aiutare a cambiare:

"Ora il problema grande è che io non capisco bene cosa abbia realmente in testa e di conseguenza faccio fatica a sentirmi utile nel poterlo aiutare"

mentre lui non ha nessuna intenzione di essere diverso da quello che è. In caso contrario si sarebbe fatto aiutare da uno psicologo, cosa che non è avvenuta, e non sarà certo lei a "guarirlo".

Non so perché sia stata attratta da una persona simile né se le fosse già successo in precedenza, ma le consiglio di leggere un libro che potrà fornirle tanti spunti di riflessone: "Donne che amano troppo", di R. Norwood.

Se non riesce a lasciarlo significa che, dal punto di vista psicodinamico, è inconsciamente attratta da qualcosa che lui le permette di vivere e sarebbe bene capire di cosa si tratta.
Inizi a rifletterci da sola e, se non arrivasse a nulla, si rivolga ad uno psicologo preferibilmente di orientamento psicodinamico/psicoanalitico.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it