Ansia,noia,mancanza di autostima e di una propria identità

Buon pomeriggio a tutti,cercherò di essere breve e coincisa. Sono una ragazza di 27 anni, ansiosa,insicura,mancante di autostima,procrastinatrice. Non riesco a finire l'università, mi sento completamente demotivata e procrastino di continuo. Ogni volta che apro un libro faccio fatica a concentrarmi e a memorizzare e finisce sempre come una perdita di tempo. Quando ho iniziato l'università ero decisa e purtroppo (essendo anche pigra) mi sono crogiolata nell'avere ottimi risultati con poco impegno, vivendo i miei anni da fuorisede come un'adolescenza mancata,una sorta di liceo. Scappavo - e scappo- da una situazione famigliare logorante - madre instabile psicologicamente a figura del padre assente - nonchè alcolizzato,che ha sempre pesato su di me generando un loop di sensi di colpa. Non ho costruito me stessa durante il liceo, non ho avuto interessi particolari, ho spento il cervello,riattivandolo troppo tardi. Ho vissuto dei momenti che chiamo "depressivi" (sebbene in realtà non so se lo siano) che per più di due anni hanno invalidato la mia vita (non riuscivo ad avere una relazione,a studiare, tendenza ossessivo-compulsiva quale tricotillomania,panico e ansia da prestazione - non riuscivo ad entrare in copisteria a fare una fotocopia) trovando l'unica via di fuga nell'alcol. Quel periodo terribile è apparentemente passato, ma è come se fosse latente e riafforasse di tanto intanto. Ciò che mi pesa di più e non riuscire negli studi, adoro ciò che studio ma è come se non avessi voglia di impegnarmi, ma non ci riesco e penso che ormai è troppo tardi e sono inesorabilmente vecchia e in ritardo. Ho perso il mio treno e non potrò più salirci sopra. Mi ritrovo senza un futuro concreto, senza sapere chi sono, cosa mi piace fare davvero, sono tutti pieni di esperienze mentre io manco delle cose più naturali del mondo e ciò mi fa sentire terribilmente immatura. A tratti mi sento una 27 enne e a tratti una 15 enne e non so come fare. Mi sento a livello cognitivo anche molto stupida ed è per questo che non ho risultati, inferiore rispetto agli altri tant'è che basta una qualsiasi critica per far dubitare di me stessa. Ovviamente questo si ripercuote anche sulle relazioni personali, sopratutto amorose. Non voglio nessuno al mio fianco già di per sè e in più credo che se trovassi qualcuno,questo mi spoglierebbe della mia maschera e verrebbe concretamente fuori che non valgo nulla. Generalmente non riesco a farmi valere nelle relazioni,sempre insicura di ciò che dico e faccio e va a finire che se qualcuno fa la voce grossa inevitabilmente soccombo(anche se rispetto a qualche anno fa sono notevolmente migliorata). Vorrei non porre sempre gli altri dinanzi a me,concentrarmi su me stessa e sopratutto cercare me stessa.Se devo parlare di cosa mi piace più di tutto non so rispondere. E' come se vivessi in superficie. Chiedo il vostro aiuto non potendo consultare uno specialista,sebbene mi stia informando sul consultorio. Mi dispiace per la confusione,buona giornata
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

il nostro consulto orientativo non sostituisce per nulla il ricorso di persona ad uno psicologo, soprattutto in situazioni complesse come quella che sta descrivendo.

Considerando sia la sua vita familiare:

"Scappavo - e scappo- da una situazione famigliare logorante - madre instabile psicologicamente a figura del padre assente - nonchè alcolizzato,che ha sempre pesato su di me generando un loop di sensi di colpa"

sia i vari sintomi che ha presentato nel tempo non posso che risponderle che è necessario ed urgente che lei prenda un appuntamento al consultorio familiare o, meglio ancora, al centro di salute mentale.

In tal modo otterrà sia una diagnosi - e quindi una valutazione della situazione nel complesso - sia una proposta terapeutica appropriata, psicoterapeutica e/o farmacologica.

Si informi e mi aggiorni quando vuole.
Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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