L'ansia si sta prendendo la mia vita

Questa è una di quelle notti in cui non riesco proprio a dormire e allora penso alla mia vita e al futuro che sarà.
Ho 23 anni e vivo con mio nonno di 85 perché i miei genitori sono morti per problemi di droga. Ho da sempre problemi di ansia, che mi hanno portato a prendere molti farmaci negli anni. Quello del momento è Lyrica, 600 mg al giorno. In generale i farmaci mi hanno spesso procurato problemi di sonnolenza, difficoltà di concentrazione, problemi di memoria, che hanno rallentato notevolmente la mia carriera scolastica. Attualmente sto frequentando il quinto anno di un istituto alberghiero. Il Lyrica mi sta aiutando molto, ma mi crea anche qualche difficoltà seria. Ho preso molti chili, spesso mi sento molto stanco, con i muscoli che mi fanno male e a volte ho capogiri che mi fanno perdere l'equilibrio. Tra peso, fumo e pillole anche le mie erezioni sono molto difficili.
A tutto questo si aggiungono anche un tic agli occhi parecchio evidente e uno della bocca, con cui faccio un rumore strano a basso volume.
Ho deciso di scrivere qui perché non ce la faccio proprio più.
Vorrei chiedere se ritenete il Lyrica adatto e se ci sono altri farmaci con meno effetti collaterali.
Vorrei sapere se dall'ansia si può guarire o bisogna imparare a convivere.
Vorrei provare a immaginare il futuro che mi aspetta, ma non sono sicuro di averne uno.
Mi sembra che l'ansia si stia portando via la mia vita e nessuno abbia ancora capito come fermarla. Mi sento solo e debole, sfinito.
Grazie
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazzo,
la storia traumatica che accenni è evidentemente responsabile del tuo disagio che non andrebbe affrontato solo dal punto di vista farmacologico ma con un intervento terapeutico integrato che includa un percorso di psicoterapia.
Nella tua richiesta non accenni a questa possibilità, tuttavia ti consiglio vivamente di prenderla in considerazione, potrebbe davvero fare la differenza in termini di efficacia unitamente ad una terapia farmacologica adeguatamente prescritta e monitorata nel tempo dallo psichiatra.
L'elaborazione delle esperienze traumatiche e dei lutti che hai vissuto richiedono la possibilità di instaurare una solida alleanza terapeutica con gli specialisti che ti prendono in carico, quindi qualora dovessi avere delle perplessità a riguardo hai tutto il diritto di parlarne in modo e esplicito e diretto con lo psichiatra.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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