Problemi studio universiatrio

Buonasera,
sono un ragazza di 33 anni che dopo 7 anni dalla laurea triennale, a settembre 2016 si è iscritta alla laurea magistrale. Ho problemi con lo studio, siamo a luglio e io in quest'anno ho dato solo mezzo esame.
Lavoro e studio e quindi mi è difficile seguire le lezioni. Tra quattro giorni ho un esame ma non ho studiato tanto. Non riesco a memorizzare: studio una cosa e il giorno dopo me la dimentico... non so cosa fare!! Non riesco a concentrarmi. Mi metto a studiare e posso stare tutto il giorno sul libro ma non riesco a memorizzare ciò che studio.
Negli ultimi anni ho avuto una serie di problemi, che forse adesso piano piano si stanno risolvendo, ma la mia mente è sempre piana di pensieri.
Sono un insegnante precaria e ho finito a fine giugno di lavorare, quindi adesso sono un po' più tranquilla e pensavo di riuscire a studiare meglio ma niente. Sono arrivata a ridosso dell'esame che so poche cose e neanche bene.
Sono molto triste e demoralizzata, non so come fare. Sono andata anche al servizio di psicologia della mia Università e una psicologa mi ha consigliato di andare in biblioteca a studiare e di non stare a casa. L'ho fatto e qualche miglioramento c'è stato ma io comunque non riesco a tenere in mente ciò che studio.
Ho bisogno di qualche consiglio.
Grazie per l'aiuto.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signorina studiare alla sua età è difficile particolarmente se non si ha il tempo libero da dedicarsi. Ovviamente se ha poco tempo (non so quale facoltà) non può fare più di un esame a sessione, anche se essendo fuori corso dovrebbe poter afferire ad appelli durante l'anno. Io le consiglio di prendere il libro che deve studiare, valutare il tempo a disposizione (giorni della settimana) prima della data dell'appello, dividere in tre lotti il tempo. Quindi divide le pagine per i giorni realmente disponibili (non contando i sabati e le domeniche). Dal calcolo le deriva quante pagine dovrebbe studiare al giorno per fare almeno tre volte il programma ed avere quindi il tempo per avere una ragionevole padronanza della materia. In questo modo vede se ce la può fare. Avendo spezzettato il tempo ed le pagine, si rende conto se riesce ad andare avanti. alla fine della settimana se ha raggiunto il suo obiettivo fa festa se no recupera. Per migliorare la concentrazione metta della musica classica a basso volume nella stanza dove studia, in questo modo si isola dal mondo esterno. metta il telefono in una altra stanza spento, così nessuno può cercarla e distrarla. lei ha un grande obbiettivo, laurearsi e quindi non può demoralizzarsi, deve farsi forza per riuscire. Fare quello che lei fa alla sua età implica una grande volontà di riuscire e quindi deve per forza riuscire. Cari saluti
gerunda

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la celere risposta.
Frequento la laurea magistrale in Filologia moderna (facoltà umanistica). Non sono fuori corso, al momento, dopo la laurea triennale non volevo più studiare anche perchè non sapevo bene cosa volessi fare. Mi sono presa 7 anni per pensarci, durante i quali ho sempre lavorato e l'anno scorso ho deciso di iscrivermi alla magistrale che mi consentirà poi di insegnare, altrimenti sarei precaria.
Ho già intrapreso il primo anno con forti preoccupazioni pensando già se sarei riuscita a studiare ecc..., oltre ad avere dei problemi in famiglia, e lavorando. Un clima non proprio sereno per studiare.
Forse pensavo di riuscire a dare 2 o più a sessione ma mi sono resa conto che non riesco!! E questo mi fa sentire triste. Non mi sono organizzata bene e ho fatto un bel pasticcio!!
Proverò a dare un esame settimana prossima... sperando di passarlo.
Davvero studiare con musica di sottofondo aiuta? Pensavo che bisognasse eliminare tutte le fonti di distrazione come musica, telefono, tv ecc... Io studio sempre senza musica, tv e il telefono... ecco si dovrei proprio sotterralo!!
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signorina certamente telefono e tv devono essere eliminati se vuole concentrazione. la musica le serve per eliminare i rumori di fondo che possono attrarre la sua attenzione fuori dai libri. Lei deve fare programmi realistici sulla base del tempo che ha e rispettare rigidamente i tempi che si è dati. Se non fa così non ne esce ed è un peccato perchè le ripeto l'obbiettivo che lei ha è fondamentale per il suo futuro. ha sbagliato una volta abbandonando, non può sbagliare una seconda volta. non c'è spazio per una terza volta. I treni non passano tante volte. E' evidente che deve fare un grande sacrificio, ma il fine per cui lo fa lo merita.
Non si distragga oltre neanche con me e vada avanti. cari saluti. gerunda
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

durante gli anni del corso di laurea triennale lavorava già o ha iniziato dopo aver conseguito il titolo?
Glielo chiedo perchè, se si è iscritta all'università subito dopo il diploma, ha impiegato diversi anni per ultimare il primo livello di studi e vorrei sapere se questo è da addebitare a mancanza di tempo o ad altre difficoltà, comprese quelle nello studio.

Per quanto riguarda le difficoltà mnestiche, queste dipendono da svariate cause e a volte è la mancanza di motivazione sufficiente a studiare a provocarle, così come le presenza di preoccupazioni che richiedono l'utilizzo di quelle energie psichiche che potrebbero essere impiegate nello studio.

Nella vita quotidiana ha qualche difficoltà a memorizzare o ricordare informazioni oppure il problema si verifica solo quando ha davanti a sè un testo universitario?
Ha notato la presenza di altre difficoltà cognitive, come ad esempio di un calo dell'attenzione?
Il suo sonno notturno è sufficiente e ristoratore?
Assume qualche farmaco?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Dopo il liceo, mi sono iscritta a scienze infermieristiche ma nonostante avessi superato alcuni esami a fine anno avevo lasciato perchè non mi piaceva e così ho lavorato per un anno.
L'anno dopo ancora ho passato il test d'ingresso per la laurea in Scienze delle comunicazione e in questi anni ho sempre lavorato perchè avevo un piccola ditta artigiana insieme ai miei due fratelli e io mi occupavo della parte amministrativa. Questa ditta nel corso degli anni è stata sempre motivo di preoccupazione in famiglia infatti a fine 2016 abbiamo chiuso ma purtroppo ancora adesso ci sono parecchi problemi da risolvere. Ci sono anche dei problemi in famiglia.
Ho sempre avuto una buona memoria, nella vita quotidiana non ho avuto problemi a memorizzare, mi ricordo abbastanza bene le cose, ma negli ultimi mesi anche quando leggo un articolo di un giornale, se mi chiedessero cosa ho letto non saprei bene rispondere. E quindi studiare un testo universitario mi risulta molto difficile.
Calo d'attenzione non saprei dirle perchè svolgo sempre le cose devo fare, e faccio anche tante cose per i miei famigliari. Io mi sento la "testa pesante" piena di cose da fare e da pensare, come se non ci fosse spazio per apprendere le cose da studiare.
Di notte dormo ma quando mi sveglio sono già stanca.
A parte qualche farmaco naturale per la stanchezza e lo stress (che non sono serviti a niente) non prendo niente.
Grazie per la sua attenzione.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"mi sento la "testa pesante" piena di cose da fare e da pensare, come se non ci fosse spazio per apprendere le cose da studiare"

E' possibile che si trovi in uno stato di sovraccarico cognitivo ed emotivo che inficia la sua capacità di memorizzare e rievocare.
Di conseguenza se ha questioni "più urgenti" delle quali occuparsi le sue risorse psichiche sono impiegate in quelle attività e lo studio viene dopo il resto.

Analizzando oggettivamente la situazione può dire di non avere modo di delegare o condividere maggiormente il peso dei problemi con gli altri?
Il fatto che si occupi di molte cose anche per i suo familiari è frutto di una scelta o un obbligo senza alternative?
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dopo
Utente
Utente
"Analizzando oggettivamente la situazione può dire di non avere modo di delegare o condividere maggiormente il peso dei problemi con gli altri?
Il fatto che si occupi di molte cose anche per i suo familiari è frutto di una scelta o un obbligo senza alternative?"
I miei sono un po' anziani, alcune cose non riescono più a fare o si dimenticano e quindi provvedo io. Mio fratello, che ha 2 anni in meno di me, per lavoro è sempre in giro per lavoro e quindi non mi può aiutare più di tanto; mentre l'altro più grande ha bisogno di aiuto anche lui poi in questi mesi, avendo chiuso l'attività è rimasto senza lavoro, e quindi eravamo tutti abbastanza preoccupati. Adesso in questi mesi ha trovato lavoro che sembra poi continuare anche in futuro, speriamo. Almeno una preoccupazione in meno.

"E' possibile che si trovi in uno stato di sovraccarico cognitivo ed emotivo che inficia la sua capacità di memorizzare e rievocare.
Di conseguenza se ha questioni "più urgenti" delle quali occuparsi le sue risorse psichiche sono impiegate in quelle attività e lo studio viene dopo il resto."
Cosa dovrei fare? Mi può dare qualche consiglio...
Sto pensando di andare da uno psicologo ma non so se è la strada giusta, non so se mi può aiutare per risolvere i problemi di concentrazione...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
La prima cosa da fare, come le dicevo, è analizzare oggettivamente la situazione e cercare di capire se non c'è qualche incombenza nella quale può farsi sostituire o aiutare da altri per alleggerire il carico.
Ci pensi con calma perchè può realizzare di essersi caricata di troppi pesi e rendersi conto che, in fin dei conti, ci sono persone che possono farsi carico della propria parte e non lo stanno facendo.

Uno psicologo la potrebbe aiutare sicuramente anche in questo, a fare cioè chiarezza sulla situazione e a trovare nuove soluzioni che potrebbero esistere ma non esserle venute in mente.

Se si rivolgerà ad un mio collega che si occupi anche di neuropsicologia potrà inoltre sottoporsi a test neuropsicologici per valutare obiettivamente il possibile deterioramento della performance cognitiva, a partire da quella mnestica.
A volte le persone sono convinte di "funzionare" molto peggio di quanto in corrisponda alla realtà e i test servono a riportare la percezione dello scadimento della performance cognitiva alla giusta dimensione (o a rilevare un quadro realmente patologico).
E' possibile inoltre effettuare in seduta esercizi di stimolazione cognitiva che aiutino a migliorare ad esempio la memoria, come nel suo caso.
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dopo
Utente
Utente
"Se si rivolgerà ad un mio collega che si occupi anche di neuropsicologia potrà inoltre sottoporsi a test neuropsicologici per valutare obiettivamente il possibile deterioramento della performance cognitiva, a partire da quella mnestica.
A volte le persone sono convinte di "funzionare" molto peggio di quanto in corrisponda alla realtà e i test servono a riportare la percezione dello scadimento della performance cognitiva alla giusta dimensione (o a rilevare un quadro realmente patologico)."
Spero di non aver anche problemi cognitivi adesso. Mi manca solo questo!!
Quando studiavo per la triennale, nei periodi che ero tranquilla e senza preoccupazioni, in alcuni esami, anche difficili, ho preso voti alti mentre nei periodi pieni di problemi i miei voti erano scarsi.
E' vero che sono passati 7 anni dalla mia laurea triennale e che la magistrale è più impegnativa, ma spero di non avere problemi cognitivi.

"La prima cosa da fare, come le dicevo, è analizzare oggettivamente la situazione e cercare di capire se non c'è qualche incombenza nella quale può farsi sostituire o aiutare da altri per alleggerire il carico".
Sono forse i miei genitori che non riescono a fare le incombenze perchè mi sembra che alcune cose potrebbero cavarsela ma senza di me non riescono.
Grazie per le risposte, parlare con Lei mi fa sentire meglio.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non si spaventi per i termini tecnici: la memoria è una funzione cognitiva e quindi, se è presente un calo nella performance, si parla di scadimento della performance cognitiva in quell'area.
Se si sottoporrà a test che valutino questa funzione chiarirà se è solo una sua impressione quella di non riuscire a memorizzare o se è presente un reale calo, al di là di quella che può essere l'influenza del sovraccarico cognitivo di questo periodo.

Per quanto riguarda i suoi genitori, se le sembra che approfittino della sua disponibilità inizi a non occuparsi più di ciò di cui possono occuparsi loro.
Ha probabilmente un gran bisogno di alleggerire il carico, e magari di imparare a dire qualche no in più.
[#11]
dopo
Utente
Utente
"Se si sottoporrà a test che valutino questa funzione chiarirà se è solo una sua impressione quella di non riuscire a memorizzare o se è presente un reale calo, al di là di quella che può essere l'influenza del sovraccarico cognitivo di questo periodo."
Se fosse presente realmente un calo... ci sono rimedi?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Sì, come le dicevo esistono esercizi di stimolazione cognitiva e basati su mnemotecniche che potrebbe svolgere in seduta e poi a casa, su indicazione dello psicologo.

Il suo non è plausibilmente un caso di demenza e quindi di deterioramento organico (a meno che non assuma droghe o farmaci particolari o che abbia subito un trauma cranico), quindi parliamo di una funzione che può allenare e migliorare senza che la questione si configuri come la terapia di una patologia, che difficilmente insorge alla sua età.
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dopo
Utente
Utente
"Il suo non è plausibilmente un caso di demenza e quindi di deterioramento organico (a meno che non assuma droghe o farmaci particolari o che abbia subito un trauma cranico), quindi parliamo di una funzione che può allenare e migliorare senza che la questione si configuri come la terapia di una patologia, che difficilmente insorge alla sua età."
Non penso sia il mio caso, lo spero.

"Sì, come le dicevo esistono esercizi di stimolazione cognitiva e basati su mnemotecniche che potrebbe svolgere in seduta e poi a casa, su indicazione dello psicologo."
Questi spero che mi possano aiutare.
E' un po' tutto l'insieme problemi vari, preoccupazioni e poi dopo 7 anni, ritornare sui libri, lavorando, non è proprio facile.
Mi ha sollevata perchè pensavo di avere qualche problema grave e che non ci fosse soluzione. Ero un po' triste in sto periodo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ovviamente da qui non posso dirle nulla di certo, ma è probabile che sia "semplicemente" in sovraccarico.

Anche il fatto di riprendere a studiare a distanza di diversi anni dalla laurea triennale e lavorando non è semplice e richiede sicuramente più impegno e più risorse cognitive rispetto a quante gliene siano servite quando ha iniziato l'università, aveva 20 anni e studiava solamente.
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dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte.
A fine agosto, ho preso appuntamento con una psicologa... vedremo cosa mi dice.
Le farò sapere.
Grazie ancora. Buon week end...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Benissimo, mi aggiorni su ciò che le dirà.
Buon weekend anche a lei,
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