Timore del giudizio altrui e problemi a mangiare in pubblico

Buongiorno, vi scrivo perché su questo sito l'anonimato è molto ben mantenuto e soprattutto so che rispondete in fretta, e di questo vi ringrazio in anticipo.
Il timore del giudizio altrui lo ho sempre avuto, ho sempre avuto paura di mostrare che ho un lato debole e forse non sono la persona forte che vorrei essere, ho sempre visto tutti gli altri intorno a me ad aspettare di vedermi debole per ridere di me e isolarmi, farmi oggetto di scherno (pur sapendo che anche loro non sono perfetti anzi). Ultimamente questo problema si è riacutizzato, portandomi a avere attacchi di panico.
Essi sono legati soprattutto al cibo, soprattutto quello fuori. Ho sempre sofferto di allergie alimentari e non (altra "debolezza" di cui mi sono sempre vergognata, ma quanta gente allergica c'è oggi?) e da piccola ero inappetente, quindi sono sempre stata conosciuta come quella che "mangia poco" pur essendo la mia altezza e il mio peso (e il mio aspetto fisico) assolutamente nella norma, anzi sono spesso anche considerata una bella ragazza. Conosco bene i problemi di stomaco come gastrite e reflusso (so bene che possono anche essere di origine ansiosa) anche se per ora non ne sto soffrendo tanto (sono emetofobica ma non eccessivamente e comunque lo sono da sempre). Non ne soffro tranne che quando sono fuori casa a mangiare! Penso che tutti sono li a osservarmi, pronti a prendermi in giro, penso ai soldi che spendo, al cibo che esce dai miei "comfort"e magari che non digerisco.. tutto finisce con un blocco che mi impedisce di mangiare. Solo a casa non mi sento osservata (soprattutto se proprio da sola) e mangio, e pure tanto!!
Ho tanti amici che mi vogliono bene, questo si. Anche se a volte dubito anche di loro, della loro buona fede. A volte rinuncio ad andare dal medico o in farmacia, anche se necessario, perché penso che pure loro possono dire "arriva ancora sta qua, ahahaha" come per prendermi in giro. Per non parlare di andare da uno psicologo competente che mi ascolterebbe, cosa penserebbe di me la gente che mi conosce? Paradossalmente, sono anche studentessa di medicina, il mio lavoro sarà aiutare gli altri ma mi vergogno a chiedere aiuto per me. Finora questa cosa riuscivo a gestirla ma ora no! A volte temo anche di essere una persona in apparenza "normale", ma che in realtà è matta da legare. Che prima o poi scoppierà e da persona repressa diventerà perversa. In realtà questo aiuto volevo chiederlo da tempo ma sempre per il problema del timore del giudizio non mi sono mai decisa fino a oggi.
Voglio cambiare e essere spensierata come le persone della mia età.
Grazie mille.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(...) Per non parlare di andare da uno psicologo competente che mi ascolterebbe, cosa penserebbe di me la gente che mi conosce?(...)
questo è il primo ostacolo che deve superare. probabilmente stiamo parlando di fobia sociale e come studentessa di medicina sa che la "malattia" fisica o psicologiche che sia non si cura con il fai da te!
Andare dallo specialista sarebbe la prima esperienza correttiva, la darebbe la possibilità di vedere, sul campo, che nulla e nessuno la giudicherebbe (anche perchè sono cose private e non le sbandiererebbe di certo a tutti)
inoltre l'aiuterebbe a mettere in atto azioni più funzionali in grado di farla uscire da questa situazione.
Continuare a vivere come vive o affrontare uno psicologo con la possibilità di uscirne e vivere più serena?
Questa è una scelta.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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dopo
Attivo dal 2016 al 2018
Ex utente
Un consiglio almeno per mangiare più tranquillamente? In attesa magari di parlarne con qualcuno. Probabilmente questo mio blocco (che si manifesta solo in alcune situazioni e in altre meno) non è dovuto all'emetofobia (sennò dovrei averlo anche a casa) quanto al timore del giudizio. Inoltre mi disturba mangiare in mezzo alla confusione e al baccano, quello mi blocca proprio.
Magari un consiglio pratico per stare tranquilla?