Sensi di colpa, fine di una relazione.

Buongiorno dottori, ho 25 anni, e mi trovo a vivere un incubo. Sono stato fidanzato da quando avevo 17 anni avevamo tre anni di differenza. Lei mi ha lasciato dicendomi di non amarmi più.
I primi 3 anni della relazione sono stati a distanza, io ho vissuto praticamente con il telefono, non godendosi la vita, era una sorta di dipendenza la mia...successivamente si trasferì vicino la mia città. Da 2 anni è mezzo io sono in crIsi con gli studi, confuso sul mio futuro. Credo che tutto ciò abbia portato alla fine della relazione con la ragazza che amavo tanto...Mi sento terribilmente in colpa...Lei mi chiedeva serietà, progettualità...ed io trascuravo me e lei...
Solo dopo che mi ha lasciato ho capito che Lei era quella con cui avrei voluto passare la mia vita, avendo un lavoro e una laurea.
Sono in stato di shock perché sento di aver sabotato il rapporto, e la botta finale l ho presa 4 giorni fa' dopo che l'ho vista manonimi nella mano con un altro ragazzo..E lei mi ha detto che ha intenzione di frequentarsi.Mi sento una nullità era perfetta, mi dava mille attenzioni, mi amava alla follia, l'ho fatta soffrire...é ora vorrei solo morire....non so' più come andare avanti.
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Dr. Matteo Marangoni Psicoterapeuta 2
Buongiorno,
la descrizione di ciò che ha vissuto presenta diversi punti in cui lei salta passaggi fondamentali, mi spiego:
- l'iniziale storia a distanza (via telefono) permette spesso di creare una sorta di equilibrio in cui le persone coinvolte però continuano le loro vite in funzione di una storia d'amore per lo più immaginata..
- infatti quando la sua storia è diventata più concreta, grazie alla vicinanza, l'equilibrio è presto diventato uno squilibrio
- perciò quando la storia si è fatta concreta è come se fosse iniziata per la prima volta e come tale sono emerse le richieste e le evidenze che prima erano rimaste sopite, fra queste i bisogni di progettualità
- ora le chiedo, se la ragazza che ora lei definisce "quella giusta" fosse davvero stata quella giusta, non crede che se ne sarebbe accorto durante i 2 anni trascorsi a stretto contatto? Se la ragazza fosse stata davvero interessata a lei, non crede che l'avrebbe aiutata a trovare chiarezza piuttosto che porsi da persona esterna in attesa di vedere se le cose si sistemavano da sole?
Nella sua descrizione, nelle ultime righe lei si sta raccontando come unico problema della rottura e descrive la sua ex-ragazza come perfetta (col senno di poi) per delle caratteristiche che sono invece delle dimostrazioni di affetto..
La realtà probabilmente è un'altra, ne prenda consapevolezza e provi a pensare che probabilmente non era la ragazza giusta, che lei, pur volendolo, alla fine probabilmente non è riuscito a sbloccare la situazione degli studi e della progettualità proprio perchè la persona che aveva accanto non era quella giusta. Prima ne prenderà consapevolezza e prima ne uscirà a testa alta. E' comunque stata una storia da cui trarre degli insegnamenti. Ma non se ne faccia una colpa. Anzi, utilizzi ciò che non ha funzionato per diventare una persona migliore e per darsi la possibilità di incontrare la reale metà del suo cuore. Prima si staccherà da questa vecchia situazione e prima potrebbe accorgersi che la nuova ragazza probabilmente non è così lontana, nè nel tempo, nè nello spazio e la sta già aspettando.
Cordiali saluti
Dr Matteo Marangoni
San Michele al Tagliamento, Portogruaro, Eraclea (VENEZIA)

Dr Matteo Marangoni Psicologo
Psicoterapia e Mindfulness