Pensieri negativi e causa della mia sofferenza

Buongiorno dott./dott.ssa,
Mi reputo un ragazzo socievole, abbastanza di bell'aspetto e non ho mai avuto problemi con la mia famiglia. Diciamo che vengo considerato "un bravo ragazzo". Conosco i miei pregi ma conosco pure i miei difetti. Sono un ragazzo che pensa molto, rimugino parecchio. Forse uno dei miei difetti più grandi.
Da sette mesi sto con una ragazza. È stata da subito una relazione un po' strana, ci siamo conosciuti in discoteca. Io ho spesso avuto dei dubbi su alcuni suoi atteggiamenti e modi di fare però mi sono detto di volerla conoscere meglio. Così ho fatto, e consoscendola meglio ho capito che è una ragazza d'oro. Tuttavia a volte i miei dubbi si ripresentano e non mi fanno gioire a pieno della relazione. Circa due mesi fa ho avuto un crollo psicofisico. Dopo una cena a casa sua, dove conobbi i suoi genitori, andai a letto e non riuscivo ad addormentarmi, pensavo, rimuginavo, ero ansioso finché non iniziai a sudare freddo. Mi diverto alzare e mi misi a piangere perché non riuscivo a capire cosa fosse. Non mi era mai capitato. Ipotizzai il giorno dopo fosse dovuto allo stress che avevo fornteggiato la sera prima, incontrando i suoi (anche se durante la cena mi sentivo abbastanza tranquillo). Fatto sta che da allora alterno settimane in cui sto bene, non rimugino, a settimane in cui rimugino e sto male. Mi sento anche insoddisfatto con me stesso, da settembre ad ora non sto seguendo nessuna lezione perché ho concluso le lezioni, ho cercato il mio tirocinio che con difficoltà ho trovato. Ma a parte questo non ho fatto nulla. E forse questo mi sta distruggendo. Penso che andrà meglio quando inizierà il tirocinio e vado avanti. Tuttavia è da alcuni giorni che mi sono messo nuovamente a pensare e sto ipotizzando di essere a rischio di depressione. La cosa che mi turba è che non riesco a capire la causa del mio malessere e della mia non serenità. Mi sono chiesto se sto sbagliando a stare con questa ragazza o se è l'insoddisfazione del momento a provocarmi ciò . Da alcuni giorni la situazione è veramente peggiorata, ho meno appetito, la notte mi sveglio ansioso e mi chiedo il perché di questa situazione. È come se questi pensieri non mi abbandonassero più, anche quando cerco di distrarmi continuo a pensarci. Continuo a vivere come vivevo prima, ripetendomi che è solo un periodo, però è come se questo periodo non finisse più. Voglio stare sereno con me stesso, con la mia ragazza 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Non voglio più alternare momenti di serenità a momenti di depressione. Avete qualche consiglio da darmi?
Cordialmente,
A
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Dr. Antonio Di Carlo Psicologo 45 14
Buonasera A.,
Lei si sente innamorato della sua ragazza?
La situazione che descrive sembrerebbe nascere (o comunque diventare più acuta) in seguito alla cena con i genitori. Questo evento potrebbe averla messa in agitazione perché si sente stretto in un rapporto che, per quanto all'apparenza sia ideale ("un bravo ragazzo" e "una ragazza d'oro", sue definizioni), forse non lo è realmente per lei? C'è forse un conflitto tra quello che lei prova e quello che lei ritiene sia giusto per la sua vita affettiva? E quindi torno alla prima domanda: lei si sente innamorato della sua ragazza?

Dr. Antonio Di Carlo, Psicologo Clinico e della Salute
Riceve a Pescara su appuntamento.
https://antoniodicarlopsicologo.wordpress.com/

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dopo
Utente
Utente
Penso di sì. Le spiego. Altaleno da momenti in cui mi sento innamorato della mia ragazza a momenti in cui noto di piu i suoi difetti (difetti che reputo comunque trascurabili, so che i suoi pregi superano di gran lunga i difetti). Tuttavia ci penso e ne soffro.La scorsa settimana ero pronto a dirLe Ti amo per la prima volta negli ultimi giorni non lo sono più . Forse mi disturba il peso di una relazione seria?
Cordialmente,
A
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Dr. Antonio Di Carlo Psicologo 45 14
La domanda che mi pone è in parte implicitamente quella che le ponevo anche io. Sente paura all'idea di legarsi a lei? Vedere i genitori potrebbe così rappresentare un tassello in più di agitazione, come se lei si rendesse conto di non stare bene con la sua ragazza ma sarebbe impensabile ammetterlo ora, proprio dopo aver conosciuto la sua famiglia, proprio dopo un passo piccolo, eppure allo stesso tempo importante.
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dopo
Utente
Utente
Non penso di averne. Perché nei momenti più sereni ho pianificato anche cose da voler fare con lei. La paura nasce quando mi chiedo se continuerò ad altalenare da momenti in cui tutto sembra bello ad altri in cui inizio a pensare ai suoi, ripeto, difetti trascurabili( es: la sua R parmigiana,)...comunque noto che lei si è soffermato molto sul rapporto con la mia ragazza. Quindi esclude che la mia sofferenza sia dovuta ad un periodo abbastanza vuoto di soddisfazioni?
Cordialmente,
A