Ansia. Paura. Insonnia.

Ho sofferto di pensieri ossessivi sin da quando ero piccola.E' come se avessero una data di tempo prestabilita per tornare all'attacco (più precisamente ogni 2/4 anni).Tali pensieri occupano la mente per gran parte della giornata,anche di notte quando mi sveglio da un momento all'altro.In passato i pensieri riguardavano la paura di fare del male ai miei cari, la paura di fare del male a me stessa, paura della morte,delle malattie.Dopo due anni sono tornati nuovamente a farmi visita.La causa scatenante a tali pensieri fu dovuta ad una rivelazione che feci a mia madre sulla mia verginità.Le confessai di non esserlo più e di averla persa con il mio attuale ragazzo che amo alla follia e con la quale sto da 1 anno e 9 mesi.Mi rendo conto che i sensi di colpa mi assediarono,anche perché fui costretta a dirle una bugia.La mia prima volta fu a 18 anni con un mio ex. Successe solo una volta, ma a lei non dissi mai nulla, nonostante abbiamo un bel rapporto. Dopo questa vicenda, che mi scosse particolarmente, i pensieri mi fecero nuovamente visita. All'inizio avvertivo quella forte ansia dentro me stessa che quasi quasi era come se mi spingesse a confessarle tutto,a causa del senso di colpa. Poi tale ansia mi abbandonò e i pensieri riguardarono l'ossessione di voler ricordare ogni singolo dettaglio del passato di vecchie relazioni o azioni. Dettagli inutili, adesso che ne sono consapevole. Successivamente, si aggiunsero scene di abuso mentale immaginarie,terrore di essere diventata omossessuale solo perché una mia collega ha instaurato un rapporto confidenziale di amicizia con me.Da allora,continue compulsioni mentali e controlli fisici generici.E' terribile.Mi rendo conto che più si ha paura di qualcosa,più la paura stessa è come se assumesse corpo facendo aumentare l'ansia.Ho pianto diverse volte, mi sono tirata su e facevo di tutto pur di far finta di niente.Anche adesso.Se mi vedeste sembro la persona più tranquilla del mondo,ma non lo sono.Diciamo che so fingere bene e sto imparando a gestire ciò che più mi tormenta.Tali pensieri ossessivi omosessuali fecero scattare pensieri riguardanti l'amore che nutro per il mio ragazzo,con annesse domande mentali ininterrotte:"e se non ti mancasse? E se non lo amassi? E se non volessi farci più l'amore? Seguita da una spinta di "no" a causa della vocina mentale. Altre domande mentali ripetute dalla stessa vocina e fatte in prima persona per aumentare l'ansia e i dubbi:"Ho voglia di conoscere e fidanzarmi con altre persone.Mi secca sentire sempre la stessa persona.Potrei stare senza lui?" Ho pianto tantissimo per aver pensato cose che non mi appartengono,perché lo amo e non mi immaginerei accanto a nessun altro, ma intanto quella vocina fa passare tutto per vero ed io sto male. Ho iniziato a lavorare da poco,lavoriamo nella stessa zona pertanto ci vediamo ogni giorno.Quando fui assunta, ero stra felice di poterlo maggiormente. Poi nacquero questi pensieri omosessuali e da relazione e fu la fine...