Seno piccolo, depressione, abuso di cibo, assenza vita sessuale

Salve,

Sin da piccola ho problemi del peso e problematiche affettive.
Solo nell’età 24-27 anni sono riuscita di raggiungere una forma fisica sportiva che mi piaceva. Poi per le crisi amorose ho avuto per circa due anni la bulimia ed il mio peso è aumentato. Grasse coscioni, pancia, braccia grosse, in più il seno della prima taglia.

Più di due anni non ho nessun contatto fisico con un ragazzo. Non mi innamoro e mi vergogno di spogliarmi per il fisico ridicolo.

Spesso abuso del cibo, però per fortuna non vomito più, però non riesco a controllare le abuffate. Quando ho mangiato mi accordo delle quantità.

Vorrei dimagrire, aumentare la taglua del seno, poi innamorarmi e spogliarmi finalmente senza imbarazzo.

Mi sento anche molto sola. I genitori sono separati dai miei 10-12 anni, la mia mamma nega ogni mia problematica o difficoltà, dice cose strane, non accetta mai mai mai i miei sentimenti, dolori ed emozioni, non mi comprende.
Però lei è strana di se, ha qualche problema psicologico grave, penso. Lei mi ama, si. Però non ama se stessa, la sua apparenza è terribile, come tanti modi di fare e di dire.

La vorrei aiutare pure, ma non mi ascolta, si mette a discutere con me, negare realtà.

Non si cura assolutamente del suo aspetto fisico. Pesa 100 kili, ha la testa enorme, pancia, cosce... quando la vedo grassa mi innervosisco e poi dopo qualsiasi delusione e nervosismo mi abuso del cibo.

Una volta un ragazzo che ci piacevamo molto mi ha chiesto se sono assessuale, perche io evitavo l’intimità. Siamo litigati, poi abbiamo fatto pace, adesso è fidanzato con una altra.

Per favore, datemi qualche consiglio per migliorare il mio modo di essere e di pensare.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

questa sofferenza e tutte queste problematiche devono essere prese seriamente e trattate. Ha fatto bene, in prima battuta, a scrivere qui per poter ottenere un primo parere, per quanto limitato in quanto on line e senza conoscerLa.

Il cibo è vita e spesso è utilizzato non solo come nutrimento. Ma se spesso è usato come sedativo, come ansiolitico, antidepressivo, ecc..., allora c'è un problema.

In psicoterapia è possibile apprendere strategie diverse e più funzionali, con la ricaduta su un fisico diverso, che possa piacere e aumentando l'autostima.

Ci ha mai pensato di rivolgersi direttamente ad uno psicologo psicoterapeuta?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Gentilissima dottoressa Pileci,

grazie per la sua risposta!

Si, dal 2015 e circo un anno e mezzo ho fatto la psicoterapia. Mi sono molto cambiata in meglio, ma tantissimo e questa prattica mi stava molto aiutando. È stato un periodo bellissimo, mi sentivo felice, serena, in gamba, solare, forte, bella.

Poi ho cambiato il paese di residenza e mi sono ritornata in famiglia. È stato tragico questo passaggio, nuove abuffate e tutto ciò descritto sopra. Poi vedendo al lato suo la mamma che soffre... mi fa perdere ogni speranza per un futuro bello e per una relazione amorosa felice, mi discoraggia, mi butta tantissimo giù.

Il problema è che vivendo in un’altro paese non mi fido qui di nessun specialista. In più non c’è tanta scelta come in Italia.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"la mamma che soffre... mi fa perdere ogni speranza per un futuro bello e per una relazione amorosa felice, mi discoraggia, mi butta tantissimo giù."

Gentile ragazza,

noi non possiamo vivere in balia degli altri e quindi credo tu debba prendere la decisione di essere forte e felice indipendentemente da ciò che fanno o pensano gli altri.

In psicoterapia che cosa hai appreso di utile per gestire queste problematiche specifiche quali le abbuffate?
[#4]
dopo
Utente
Utente
Intendevo le abuffate dei dolci o se non ci sono i dolci di qualsiasi cibo che trovo in cucina.

Essere forte e felice.. Come posso riuscire a farlo? A cambiarmi? Dove trovo le forze?
Non riesco restare indifferente alla sofferenza della mamma, mi sento un dovere mio di aiutarla, di assisterla, di starla vicina, anche se non c’e la faccio da sola.

Grazie alla psicoterapia precedente ho superato una depressione reattiva (per una precedente difficile storia amorosa duratura, che in realta è stata una forte dipendenza affettiva), ho molto moltissimo alzato la mia autostima e fiducia in me (riguardo il mio approccio relazionale con tante persone), ero serena, ho diminuito molto l’ansia, ho imparato di capire me stessa e di avere la mia opinione su tutto (prima duplicavo o il mio ex ragazzo oppure la mamma), ho ridotto parecchio e poi ho superato per circa 1 anno la bulimia, in ogni caso riuscivo gestire l’incontrollabile voglia di saziarmi e di relassarmi in seguito.
Mi sentivo adeguata, felice, serena, che prima della psicoterapia non ho mai mai mai avuto questo bellissimo stato d’anima.

Vedendo la mia mamma che si è lasciata molto andare mi innervosisco, ho paura di diventate uguale, grossa, strana ed infelice, poi mi pentisco perché è mamma, la persona più cara.. e mangio... molto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Ma proprio perchè adesso ti senti più debole, è importante riacquistare la forza che ti manca. Altrimenti come potresti stare accanto alla mamma se entrambe siete fragili?

Credo che tornando in terapia potrai nuovamente lavorare sugli obiettivi terapeutici.

Cordiali saluti,
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Utente
Utente
Grazie per il Suo supporto, dottoressa!

Si, una soluzione nella terapia la vedo, cercherò in qualche modo di poter continuarla.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Ne sono felice!

Se ti fa piacere, aggiornami quando vuoi!

Buona giornata,
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Utente
Utente
D’accordo, dottoressa!!

Buona giornata anche a Lei!!
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Utente
Utente
Dottoressa Pileci, buona sera!!

Sto avendo qualche miglioramento interiore.

Io da una settimana circa come )con tanta, ma tanta forza di volontà e tanto sforzo iniziale) mi sono messa a dieta (alimentazione equilibrata, fatta da una professinista) abbinata ad un'allenamento in palestra adatto a me.

In una settimana ho perso 3 kili, con la plicometria essi sono circa 500 grammi di grasso corporeo ed altri 2,5 kg sono i liquidi in eccesso. Lo dico per confermare che non sto facendo le cose mirate, con molta coscienza, studiate e non drastiche.

E stiamo andando avanti con lo scopo di farmi perdere altri 3 kili nel prossimo mese, e migliorare la mia qualità corporea. Che il mio normopeso sarebbe intorno ai 56 kili.

Allora... Già mi vedo quasi bene, anzi è cambiato il mio stato d'animo. Mi sento più sicura di me, mi vedo di nuovo

(come nel lasso del tempo quando facevo la psicoterapia ed ero serena e potevo dedicarmi a me stessa al 100%).

meglio di tutte le ragazze in palestra.

Perchè mi sono abituata di avere una fisicità molto atletica e le proporzioni perfette (con la taglia del seno sono sfortunata, indosso un regiseno al massimo di push-up per bilanciare le proporzioni). Ho deciso che della mastoplastica adittiva mi posso informare, ma se un giorno lo farò questa sarà una ultima cosa da risolvere per il momento.

Più di tutto non vorrei mai più avere il disturbo alimentare. L'ultima "mangiata" e vomitata e' stata a Dicembre, penultime forse 4-5 ad Ottobre, le altre precedenti a Febbraio 2017. Devo avere forza e vincere tutto.


Comunque... :-D In questi giorni che mi sono tranquilizzata (anche grazie a Lei, perchè mi ha fatto ricordare tutte le mie specifiche cose e vittorie della psicoterapia precedente)
e ho capito che mi piace molto un uomo.

L'ho conosciuto in palestra ancora l'anno scorso, però ero troppo e troppo depressa da dedicarmi ai miei sentimenti.

Io anche piaccio a lui, come generalmente piaccio a tutti (solo a me stessa spesso non piaccio purtroppo, purtroppo sono troppo rigida con me ed esigente ed insicura di me, però con i maschi faccio lo stronza).

Lui è uno professionista di boxe, molto stimato dalle persone, altissimo, un fisico statuario, le spalle larghe, la shiena ed i glutei forti. Ci stiamo conoscendo, anche se capisco che la sua attrazione per me diventa forte ed irrisistibile.

Sembrano di coincidere tutti i tre sensi: visivo, olfattivo, mi piace la sua voce, sto imagginando come sarebbe a baciarlo.

Però... Sono indecisa se continuare a fantasticare e conoscere lui e forse col tempo di avere un rapporto più
intimo anche. (A proposito quando sto in palestra nella sua compagnia non mi sento difettosa e brutta ecc., mi sento al top e la migliore.)

Sono indecisa perchè ho paura della delusione, perchè lui dopo un arco di tempo potrebbe cambiarse e diventare una persona molto fredda ed indifferente con me.

Un'altro fattore è che lui è più grande intorno ai 15 anni di differenza possono essere, penso. Perciò io già capisco che con questa differenza d'età non può essere un potenziale uomo della mia vita o padre dei miei figli o il mio marito. E non mi sto innamorando di lui, ma provo una forte attrazione sessuale. Non so se mi conviene di soddisfarla?

Forse, si, la vorrei soddisfare, ma probabilmente sarebbe una storiella corta, perchè voglio un fidanzato coetaneo oppure 3-5 anni meno di me.

E se un giorno arriverà che mi troverò nel letto con questo uomo? Chi sarò io? Mi scusi il termine, sarò una tr**a?
Perchè mi attraie, ma non voglio avere una storia vera con lui per il motivo d'età prima di tutto?
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